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 Il decreto legislativo 103/95 e le autorizzazioni generali

Segnalazioni
Aggiornamento 15.06.2000

Subject: "Iura novit curia", ma il Prefetto non lo sa
15.06.2000

Storie di ordinaria burocrazia.
Dopo due anni dall'accertamento di una presunta violazione del famigerato DLgs 103/95, sempre in rapporto alla nota questione comunicazione/ autorizzazione, e la sentenza del Tribunale di Udine che rimette ordine in questa annosa vicenda, la Prefettura di Rimini emana un'ordinanza ingiunzione che sembra ignorare tutto il dibattito in corso, riconfermando la sanzione di oltre L.10.000.000 ad un provider "reo" di avere effettuato la sola comunicazione.
All'università insegnano che "iura novit curia", ma sempre più raramente il detto si rivela in linea con i tempi
Andrea Monti

Subject: Ispezione Ministero Comunicazione/Polizia Postale del 12/01/2000
Date: Thu, 13 Jan 2000 11:56:34 +0100
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To:


Salve, ho letto sul vostro sito le posizioni da voi espresse sul problema dichiarazione o autorizzazione per gli Internet Provider e credo possa essere utile informarvi sull'esito dell'ispezione congiunta Ministero Comunicazioni/Polizia Postale che abbiamo "subito" ieri (12/01/2000).

L'amara conclusione e' stata la seguente:
siamo in possesso di dichiarazione, offriamo solo connettivita' su linee commutate, ma poichè per connetterci ad internet verso il carrier utilizziamo i CDN e poiche' abbiamo anche un POP (nostra sede secondaria con tanto di contratto di affitto esibito) collegato con un CDN punto-punto ne conseguono i provvedimenti sotto elencati:

1) Annunciata chiusura (solo oralmente) dei nostri CDN (entro 10/15 gg che dovrebbe essere il tempo necessario per rendere esecutivo il provvedimento).
2) Multa di 10.000.000 (2 volte il minimo della pena che va da 5.000.000 a 30.000.000) (verbalizzata)
3) Riapertura ad autorizzazione ottenuta , per la quale non si quantificano
i tempi per ottenere la medesima

Ci salviamo per puro caso perche' abbiamo un AS multi homed e abbiamo due connessioni una verso xxxx e l'altra verso xxxx (quella verso xxxx non verra' toccata perche' acquistata attraverso un "gruppo d'acquisto" ed intestata ad un'altra societa' che invece e' in possesso dell'autorizzazione) pertanto si prospetta la chiusura dei "soli" CDN a noi intestati ovvero quello punto-punto e quello verso xxxx.

Chiaramente per qualsiasi altro provider nella situazione classica di una sola linea e in possesso della dichiarazione un provvedimento come quello a
noi inflitto significherebbe chiusura certa della propria attivita'.

Abbiamo provato a contattare il Ministero ci hanno detto che secondo la loro interpretazione (non so se e' una posizione ufficiale che scaturisce da qualche circolare o se e' l'opinione della persona con cui siamo riusciti a parlare) l'autorizzazione occorre per la connessione punto-punto tra le nostre due sedi mentre per quanto riguarda il CDN verso interbusiness non e' dovuta (il provvedimento annunciato nell'ispezione di ieri riguarda invece sia il CDN punto-punto che il CDN verso xxxx).

Stiamo valutando anche l'escamotage di fare una voltura dei nostri contratti verso l'altra societa' che invece e' "autorizzata".

Ringrazio per l'attenzione (considerata la "disperata situazione" in cui ci troviamo qualsiasi eventuale suggerimento e' ben accetto)

Cordiali Saluti

Subject: Articolo 3 d.lgs. 103/95
Date: Mon, 13 Sep 1999 08:22:15 +0200
From:
To: 

Siamo un piccolo provider operante nella provincia di xxxx con due POP uno locato a xxxxx(principale) l'altro a xxxxx collegati fra loro da una CDN a 64k.
In data 8 aprile 1999 abbiamo spedito al Min.PTT e Telecomunicazioni la ns.
dichiarazione;
In data 10 giugno 1999 abbiamo ricevuto una visita di ispezione nella ns. sede di xxxxx da parte dell'ispettorato territoriale del min. delle telecomunicazioni;
Il giorno 21/06/1999 ci venive recapitato un verbale di accertamento che per violazione dell' articolo in oggetto e ci venva elevata una ammenda di 10.000.000;
Il giorno 19 luglio 1999 abbiamo presentato una memoria difensiva al
medesimo ispettorato. Il giorno 10 settembre veniamo a conoscenza per vie amichevoli che la Telecom su richiesta del medesimo ispettorato si appresta a tagliarci la CDN che collega xxxxx a xxxxx, mettendoci così nella condizione di non poter fornire il servizio a tariffa urbana ai circa 150 utenti di tale area.
Abbiamo investito della cosa uno studio legale e ci prepariamo a chiedere provvedimento di urgenza al pretore e se richiesto o necessario un ricorso al TAR; Il ns. studio legale si trova in difficoltà perchè non siamo riusciti a trovare letteratura giudiziale in merito nè precedenti casi o giudizi epressi sull'argomento.
Qualcuno può indicarci o metterci in contatto con colleghi che si trovino od abbiano già affrontato situazioni simili?
Grazie

Subject: Multa 10.000.000!
Date: Fri, 20 Aug 1999 11:18:04 +0200
From:
To: 

Egregio dott. Cammarata

Sono un piccolo ISP della provincia di xxxx. attivo da novembre 1998.
ad aprile 1999 vengono cortesemente a Visitarmi tre persone della Polizia postale.
dopo aver esaminato l'incartamento che avevano richiesto, mi elevano una multa dell'importo di l. 10.000.000 perche ho un utente collegato in CDA(analogica!)

A causa di questo verbale, e visto il mio giro di affari sono costretto a Chiudere !!!!!

premetto che la fornitura della linea dedicata per l'accesso ad internet mi e' stata fornita da infosrada, e non ero a conoscenza della legge (D.Lgs 103 commi 2 e 3).

Come posso fare per limitare i danni?
Posso fare ricorso ? entro quanto tempo dalla data di contestazione? Come faccio a fare ricorso?
Ho possibilita' che il ricorso venga preso in considerazione?
Ho cercato qui a napoli un ' Avvocato competente della materia ma, visto il periodo Non ho trovato granche'.

il giorno 23 agosto fa un mese dalla data di contestazione del verbale.

Subject: DL 103/95
Date: Tue, 20 Jul 1999 16:46:33 +0200
From:
To: 

Siamo degli ISP e vorremo ottemperare a quanto previsto dal DL 103/95
Però telefonando ai Ministero delle Comunicazioni nessuno è stato in grado di darci direttive giuste su come formulare correttemente la domanda.

A tal fine mi rivolgo a Voi per ottenenre ciò in previsione che è intenzione di quasta aziende ottemperare a ciò entro e non oltre il 27-07-1999

A tal proposito :
- utilizziamo collegamenti sia commutati che diretti

Dare siegazioni giuste ed appropiate su :
- trasmissione dati e commutaziuone di pacchetto
- trasmissione dati e commutaziuone di circuito
- Trasmissione dati
- semplice rivendita
- gruppi chiusi
- apparati

Tenendo presente che non tutti hanno proprietà adeguate per la comprensione di quanto suddetto e che effettivamente potenzialmente possiamo offrire tutto ciò.

Subject:
Biblioteche e DL 103/95
Date:
Thu, 2 Apr 1998 00:57:55 +0000
From:
...
To:


Recenti notizie pubblicate sui giornali (per. es Sole 24 Ore 10
febbraio) informano di multe giunte a bar che offrivano accesso ad
Internet. Da altre informazioni fornite nella mailing list dei
bibliotecari italiani anche alcune biblioteche hanno ricevuto
multa per non avere effettuato la notifica.
Il punto 18 della vostra faq esclude la legittimita' di tali multe e
invita a contestarle. Poiche' questa situazione ha creato grave
sconcerto nel mondo delle biblioteche italiane (moltissime ormai
offrono accessi ad Internet all'utenza, sia gratuiti che a
pagamento), ci si chiede se quella del punto 18 sia solo una vostra
interpretazione o se e' basata anche su chiarimenti forniti dal
Ministero delle Poste o altra autorita' pubblica.
Insomma quali sono gli strumenti concreti che le biblioteche
(anche riunite fra loro) possono attivare per evitare il
moltiplicarsi delle ispezioni, dei verbali, delle contestazioni con
relative insostenibili spese?
Ringraziandovi anticipatamente, vi chiedo anche il permesso di
pubblicare eventuale vostra risposta sulla mailing list dei
bibliotecari italiani, aibcur@icineca.cineca.it

cordialmente

Subject:
decreto legislativo 103/95 per ISP
Date:
Mon, 30 Mar 1998 19:30:06 +0200
From:
...
To:


Salve,
gradirei avere un parere sul caso seguente, relativo alla DL 103/95

Premetto che la nostra societa' opera in ... dal 1995 come ISP gestendo
un punto di accesso pubblico ad Internet mediante linea dedicata. Il nostro
mandato non e' quello di offrire servizi di tipo "entertainment" (tipo
Cybercafe' per intenderci), ma di offrire servizi e formazione ad utenza
professionale.

La nostra commercialista ci ha appena passato un ritaglio tratto da "Il
Sole 24ore" di cui le allego uno stralcio.

"Internet per i clienti: senza autorizzazione dieci milioni di multa"

....La polizia amministrativa di Firenze ha elevato una multa di 10
milioni al titolare di un bar che offriva ai suoi clienti l'accesso in
rete, oltretutto gratuitamente, per aver fornito servizi di
telecomunicazione (in questo caso Internet) senza aver adempiuto alle
indicazioni previste nel decreto legislativo 103/95.

Il provvedimento, adottato per recepire la direttiva 90/388/Cee relativa
alla concorrenza nei mercati dei servizi delle telecomunicazioni,
pervede, infatti, per chi vuole offrire questo tipo di "prestazioni" la
necessita' di richiedere l'autorizzazione al ministero delle
Comunicazioni e, sulla base del silenzio-assenso, il via libera
automatico in caso di mancata risposta da parte delle autorita'
Ma la sanzione prevista per chi non adempie e' pesante: si va dai cinque
ai trenta milioni i multa.

Il titolare del bar ha scoperto, andando in Posta, che basta una
semplice autodichiarazione da inviare al ministero, cui puo' anche o no
seguire risposta, per rimanere tranquilli..."

Essendo titolari di una linea dedicata dal 1995, a suo tempo provvedemmo
alla richiesta della relativa autorizzazione e al relativo versamento
(20000 lire su
libretto postale!).

Pertanto mi domando se con tale versamento dobbiamo ritenerci in regola con
la legge o e' necessario un ulteriore adempimento alla base della normativa
citata.

Grazie dell'attenzione

Cordiali saluti

Subject:
Internet in biblioteca
Date:
20 Mar 1998 11:31:28 GMT
From:
...


Pongo un quesito di interesse generale per la comunita' dei bibliotecari (e
non solo).
Offrire agli utenti della biblioteca pubblica (o dell'Ufficio Informazioni
di un piccolo o grande Comune), come capita ormai sempre piu' spesso,
l'accesso (senza la mediazione del personale) a servizi telematici (internet
o reti civiche), a cui si e' regolarmente abbonati tramite un provider, puo
'rientrare nel campo di applicazione del D.Lgs 103/95 ?

Grazie e cordiali saluti

Subject:
Dls 103/95 per le Biblioteche
Date:
Thu, 19 Mar 1998 14:27:53 +0100
From:
...
Organization:
...
To:


Sperando che altre biblioteche pongano la medesima domanda e che quindi
questa mia diventi una FAQ cui Interlex possa valutare opportuno
rispondere chiedo:
Vi è notizia su "Il Sole 24ore" del 10 marzo 1998 che un bar è stato
multato per aver messo a disposizione Internet al pubblico. Dalle lista
di discussione dell'Associazione Italiana Biblioteche -AIB-CUR" si è
saputo che anche una biblioteca è stata multata: dagli articoli di
Interlex riguardo al Dlgs. 103/95 pare che siano soggetti a disciplina
solo gli "Internet provider", mentre dalle sanzioni pare che debbano
richiedere autorizzazioni (o dichiarazioni?) anche chi, avvalendosi di
un abbonamento con un provider, mette Internet a disposizione del
pubblico, fra l'altro, non a fini di lucro....
Grazie per l'eventuale attenzione che presterete a questo argomento
Distinti saluti

Subject:
Internet cafe'
Date:
Tue, 17 Mar 1998 15:31:20 +0100
From:
...
To:


Sono il titolare di un Internet cafe'. Ho letto un'articolo sul Sole 24 ore riguardo una multa notificata ad un mio collega di Firenze. Mi sono letto la legislazione che ho trovato sul Vostro sito ma sinceramente ho ancora molti dubbi. Io offro il servizio Internet ai miei clienti per consultare l' E-mail, per fare ricerche e per dialogaree nei vari siti chat. Cosa devo fare per mettermi in regola ? La dichiarazione, l' autocertificazione o cos'altro.
Grazie per la disponibilita'

Subject:
Cybercafé e D.lgs.103/95
Date:
Tue, 10 Mar 1998 14:44:27 +0100
From:
...
To:


E' di oggi la notizia (vedi Il Sole 24 Ore del 10/03/98, p. 25) di un Cybercafé di Firenze multato (Lit. 10.000.000) per non aver richiesto l'autorizzazione al Ministero delle comunicazioni ai sensi del d.lgs. 103/95.
Il proprietario del Bar, inoltre, era tranquillo in quanto ne' il proprio ISP (ulteriore segnale della scarsa informazione e sensibilizzazione alla tematica della legislazione delle telecomunicazioni) ne' il Comune avevano accennato all'autorizzazione.

Cordialmente

Subject:
Contributo per le autorizzazioni
Date:
Sun, 22 Feb 1998 20:48:03 +0100
From:
...
To:


Salve, sono l'amministratore di una società che effettua connessioni internet. Vorrei sapere fisicamente a chi bisogna dare il contributo di Lit. 1.000.000
per il rilascio dell'autorizzazione ai sensi del D.L. 103/95, in quanto l'Art.4 del D.M. del 5/9/95 letteralmente cita:
..............

Subject:
Reti civiche e DPR 103/95
Date:
Thu, 19 Feb 1998 12:17:37 +0100
From:
a...
To:


Egregio dott. Cammarata

seguo con molta attenzione i suoi interventi in MC Microcomputer nella
sezione Informatica e società. Voglio innanzitutto manifestarle tutta la
mia stima e gratitudine per la completezza e l'importanza che rivestono isuoi contributi come riferimento prezioso per chi, con fatica e a piccoli
passi, cerca di instaurare una nuova e più agile interfaccia di
comunicazione bidirezionale con i cittadini grazie all'esperienza della
Rete Civica Comunale.
Nel nostro caso particolare, pur appoggiandoci a una impresa di servizi,
gestiamo presso i locali del CED oltre ai servizi Web anche quelli di
access provider, offrendo ai cittadini pieno accesso a Internet + email alcosto di L.120.000 annui. Tale modalità di servizio è definita grazie ad un opportuno regolamento comunale che definisce i criteri di recupero di parti dei costi mediati dal criterio dei servizi a domanda individuale.
A questo punto alcuni quesiti:
-Vale nel nostro caso quanto previsto dal DPR 103/95 e successivo DPR
318/97? Ovvero si applica quanto previsto in particolare all'art.3 del DPR
103/95 per "l'offerta" di servizi di telecomunicazione, in questo caso,
evidentemente non a scopo di lucro?
E ancora, grazie a un accordo territoriale tra i comuni e il Consorzio... (Ente di diritto no profit comprendente anche i Comuni dell'area), verranno utilizzate delle connessione dirette verso un nodo di accesso territoriale (Rete civica comprensoriale).
-Il consorzio ... sarà sottoposto a quanto previsto dalla normativa
suddetta fermo restante le finalità evidentemente non lucrative ma
finalizzate al recupero di parte dei costi tra gli aderenti (Enti pubblici
e imprese) al Consorzio telematico?
-Si può definire "solo uso interno" il rapporto [cittadini - Comune], [Ente - Consorzio] - [Consorzio - imprese servite]?
-Infine di può con sicurezza affermare che trattasi di "offerte" che non
rientrano nell'ambito del mercato ma bensì dei servizi per lo sviluppo
della tanto decantata società dell'informazione?

Dai suoi interventi precedenti pare di si, ma una puntualizzazione in
riferimento alla tipologia particolare degli Enti pubblici e delle reti
civiche sarebbe importante.

Nel ringraziarla per l'attenzione che vorrà accordarci le porgo distinti
saluti

Subject:
Legge 103/95
Date:
Mon, 16 Feb 1998 14:46:37 +0100
From:
...
To:


La nostra società vorrebbe iniziare a fornire al pubblico
abbonamenti a Internet. Vorrei sapere, date le enormi discussioni in
materia, se occorre ancora effettuare la dichiarazione con il pagamento dei 2.000.000, o se in virtù dell'entrata in vigore del DPR 318/97 non occorre la dichiarazione ma solo l'autorizzazione ?

Pregherei se mi poteste rispondere in via personale perchè dalla
lettura di tutti gli studi da voi effettuati mi sembra di non capire se dal 1 Gennaio 1998 è cambiato qualche cosa in materia.


Certi di un vostro riscontro colgo l'occasione per porgervi distinti
saluti.

Subject:
dpr 103/95
Date:
Tue, 27 Jan 1998 22:03:20 +0100
From:
...
To:


scusate il disturbo!
salve sono ... un provider sorpreso dal 103/95, mi spiego:
penso che tanti provider, come me, hanno scoperto questo benedetto dpr,,
pero' fidandomi della telecom e per essa della interbusines sono andato
avanti tranquillo. oggi pero' leggendo il vs. sito, a proposito
complimenti, ho scoperto che della telecom non ce' da fidarsi, loro
dicono:
non si preoccupi lei e' autorizzato da noi, infatti, secondo loro,
quando si e' fatto il contratto con interbusines, il contratto dice che
sono aut. a rivendere accessi e cdn. si tratta del diamante plus, con
rivendita ecc ecc. ora mi chiedo e possibilmente vi chiedo: devo stare
tranquillo o no?
potete dare qualche risposta rivolta a tutti i provider in questa
situazione?
grazie per la cortese attenzione vi saluto.
zanoni
rosario

nb una risposta a tutti sarebbe gradita !!

Subject:
sanzioni ex dpr 103/95
Date:
Thu, 15 Jan 1998 16:27:29 +0100
From:
...
To:


Gentile redazione,
vorrei conoscere quali sono le sanzioni in caso di omessa dichiarazione da
parte di un provider internet ai sensi del dpr 103/95.
Grazie per l'attenzione
Saluti

Subject:
Decreto 420 del 4/9/1995
Date:
Wed, 14 Jan 1998 03:05:31 +0100
From:
...
To:


Chiede se possibile creare una pagina, che penso sia sicuramente di
interesse generale, sul come compilare la dichiarazione e/o
l'autorizzazione e creare una simulazione tipo di come vanno fatte queste dichiarazioni/autorizzazioni.
Sarebbe di il caso di specificare se la dichiarazione/autorizzazione va
fatta per ogni dominio registrato in utilizzo dal Service provider.
Es. se il ISP vuole registrare il dominio posta.it, il dominio ftp.it, il dominio servizi.it ecc, deve fare una dichiarazione per ogni dominio?
Se si, sarebbe bello vedere un fac-simile, compilato di una dichiarazione. (anche perche non sono riuscito a trovarla da nessuna parte)

Se ho ben capito dai Vs. documenti, dovrebbe bastare la dichirazione per un ISP che fornisce accessi via modem, sia su linee analogiche che ISDN, e che fornisce servizi WEB e FTP.

E nel caso venga richiesta da parte di un utente, il collegamento ad Internet tramite linea dedicata (CDA, o CDN) e sufficiente la dichiarazione
o in questo caso e necessaria la richiesta di autorizzazione?

Sarei molto grato se poteste fornirmi queste risposte

Ringrazio anticipatamente

Subject:
Consulenza su DPR 103/95
Date:
Mon, 12 Jan 1998 11:23:33 +0100
From:
...
To:


Egr. Sig. Cammarata,
ho letto con interesse e preoccupazione i suoi articoli su Interlex
riguardo il DRP 103/95 e gli adempimenti per ISP al riguardo.
Siamo un piccolo provider Internet, che non puo' propriamente considerasiun POP di un provider piu' grosso. Ci colleghiamo con dedicata ad un provider piu' grosso che a sua volta entra su Interbsuiness. Rivendiamo accesso esclusivamente su linea commutata anche se prevediamo di metterci in regola per poter rivendere anche accesso su linea dedicata.

NON abbiamo ancora fatto alcuna notifica al Ministero PPTT per semplice
ignoranza della legge 103/95 e vogliamo capire come fare per metterci in
regola, anche in relazione alle nuove disposizioni del DPR 318/97.

In particolare vorrei sapere:
- Se e' il caso di inviare ADESSO una notifica al Ministero;
- Come esattamente va redatta questa notifica (il testo l'abbiamo, alcune
parti sono da compilare in modo che non ci e' del tutto chiaro);
- Quali multe/provvedimenti rischiamo per questo ritardo nella notifica o
per la nostra posizione attuale (esercitiamo l'attivita' da quasi due anni
e, ovviamente, sarebbe un grosso problema essere costretti alla
interruzione del servizio)
- Cosa bisogna fare in previsione di vendere anche connettivita' su linea dedicata (vista la nostra posizione una richiesta di autorizzazione potrebbe comportare, immagino, problemi aggiuntivi) e se le disposizioni
del DPR 318/97 richiedono approcci diversi al problema
- Come facciamo a sapere se la nostra apparecchiatura (Cisco Access Server
5200) e' omologata
Sperando in una sua rapida risposta (anche un semplice e risolutorio: "Non posso fare nulla per voi, mi dispiace"), pur immaginando che abbia ben altro a cui pensare, le porgo cordiali saluti,

Subject:
DPR 420 del 95
Date:
Tue, 16 Sep 1997 17:03:10 +0200
From:
M...
To:


Al fine di regolarizzare la ns. posizione nei confronti del
Ministero delle Poste e Telecomunicazioni in relazione al disposto della
legge 103 del 95, ci è stato consigliato di compilare gli allegati E ed
F del DPR di cui all'oggetto relativi rispettivamente a dichiarazione ed
autorizzazione in sanatoria.
Nella lettura del testo legislativo tuttavia non ho trovato i
modelli di cui sopra.

E' possibile avere chiarimenti più specifici su come bisogna agire
per regolarizzarsi nei confronti della legge di cui sopra (sia con
dichiarazione che con autorizzazione)?

Subject:
AIUTO!
Date:
Thu, 17 Jul 1997 19:01:59 British Summer Time
From:
..
To:


Caro Sig. Manlio,
mi presento, sono ... e ho 27 anni, ho letto i suoi articoli su
netlex riguardati il DLgs 103/95 e il DPR 420/?? e devo dire che sono molto preoccupato. A ottobre dello scorso anno, fiducioso andai dalla Telecom per avere delle informazioni riguardo le modalita' per poter divenire Internet Provider e, giustamente, mi indicarono una serie di possibili contratti (Diamante e Diamante Plus) e relativi prezzi. Mi informai successivamente presso CCIAA di ..., presso la Questura e riproposi la domanda al mio commercialista ed alla Telecom su eventuali obblighi previsti per legge ma nessuno di questi mi accenno' ai suddetti decreti. Dopo alcuni mesi mi accorgo che esistono queste leggi grazie a Mclink, per caso, e mi rendo conto di non essere in regola. Ora vorrei mettermi in regola ma non capisco se devo chiedere l'autorizzazione o la dichiarazione.
Io gestisco una BBS (Excalibur) grafica funzionante sotto Windows che da' la possibilita' di accedere ad Internet.
Se devo chiedere l'autorizzazione come posso, da solo, gestire un servizio
del genere? Tecnicamente e commercialmente e' possibile, ma viste le restrizioni severe in caso di autorizzazione, sarei costretto a chiudere l'attivita' avviata con tanta fatica. Come posso stare tranquillo di essere perfettamente in regola vista la miriade di normative esistenti? Premetto che sto svolgendo l'attivita' con le mie sole forze e nonstante le difficolta' vanto una BBS con piu' di 500 utenti in soli 8 mesi!
E contenti!! Non vedo perche' dovrei rinunciare a tutto questo a causa di una legge ingiusta! Sto passando giornate d'inferno all'idea di dover chiudere.
Dopo avere letto molta documentazione su internet ho deciso di scriverLe
perche' e' l'unica persona che ha saputo darmi un punto di riferimento in
materia giuridica e per questo la ringrazio e mi scuso per lo sfogo.

I miei piu' sinceri ringraziamenti e cordiali saluti,