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Attualità

Finanziaria: preoccupante la carenza di strategia sull’innovazione

Confindustria Servizi innovativi e tecnologici - Comunicato stampa del 12.10.2007  

16.10.07
 

Alberto Tripi, a nome della Giunta della Federazione chiede in Finanziaria una chiara visione del processo di modernizzazione del Paese: “Non occorrono più risorse, ma un coerente programma di misure sull’innovazione per avviare il cambiamento qualitativo del Paese. Gli imprenditori, attraverso la finanza di progetto, sono pronti a fare la loro parte per la realizzazione di infrastrutture avanzate, di servizi innovativi ai cittadini e imprese, di soluzioni per il miglioramento della burocrazia e la riduzione della spesa pubblica, ma vogliono regole certe nei rapporti con la Pa, un mercato concorrenziale sottoposto a un regime di appalti trasparente”.

Napoli, 12 ottobre 2007 – “Non possiamo non sottolineare la nostra più profonda preoccupazione nel costatare che il disegno di legge finanziaria 2008, pur contenendo aspetti interessanti sulla fiscalità delle imprese, è assai carente sulle misure, azioni e risorse per l’innovazione. Con un pesante deficit pubblico e una burocrazia da modernizzare, ci si sarebbe aspettato il varo di una politica più mirata a valorizzare le soluzioni che offrono le nuove tecnologie per la riduzione e riqualificazione della spesa pubblica, il miglioramento dei servizi ai cittadini, la semplificazione dei rapporti con le imprese”. E’ quanto ha dichiarato oggi il Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Alberto Tripi, esprimendo la posizione emersa dalla riunione della Giunta della Federazione riunita a Napoli, che ha visto al centro del dibattito l’analisi e le proposte per la Finanziaria.

“Ormai – ha precisato Tripi - non si ravvisano motivi oggettivi per rimandare ciò che i Paesi nostri concorrenti hanno già da tempo scelto di attuare: e-Government, sviluppo di infrastrutture a banda larga in modo da raggiungere livelli di copertura del territorio e penetrazione della popolazione in linea con quelli degli Stati europei più avanzati, il sostegno all’innovazione informatica, l’eliminazione delle penalizzazioni di tipo fiscale sul settore Tlc. Misure queste che la Federazione ha proposto di inserire in Finanziaria, ma su cui non è riuscita finora a ottenere la giusta priorità. La necessità di non aggravare il bilancio pubblico non deve significare rinunciare a investire sul miglioramento del sistema-paese. Lo si può fare coinvolgendo risorse finanziarie e produttive private, attraverso il ricorso al Project Financing da una parte e dall’altra con l’esternalizzazione di funzioni e liberalizzazione di servizi pubblici no core. In questo modo allo Stato rimane la gestione strategica dei progetti e il controllo dei processi, mentre l’operatività ricade sul settore privato, la cui remunerazione viene legata ai risultati ottenuti”.

“Siamo pronti – ha continuato il presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici – a investire con la finanza di progetto per infrastrutturare il Paese con nuove tecnologie di rete, realizzare servizi avanzati, fornire soluzioni efficienti per la Pubblica Amministrazione. Al Governo non chiediamo soldi, ma una visione chiara del processo di modernizzazione del Paese e certezza delle regole. La certezza dei tempi di pagamento, che può essere ottenuta senza alcun onere aggiunto per lo Stato dando applicazione a una norma approvata con la Finanziaria 2005: l’istituzione di un fondo rotativo che utilizzi le risorse appostate presso la Cassa Depositi e Prestiti. La certezza di poter lavorare in un mercato dei servizi aperto alla concorrenza, senza segmenti pubblici protetti, con un regime di appalti trasparente, basato su poche e competenti stazioni appaltanti”.

“E’ questo il senso delle proposte che la Federazione sta presentando in questi giorni come contributo alla definizione del disegno di legge finanziaria – ha concluso Alberto Tripi – sulle quali auspichiamo vi sia una valutazione attenta ed equilibrata in sede di dibattito parlamentare”.

 

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