Segnalazioni


1. I soliti ignoti di Enrico Maria Ferrari

Non sono passati neanche due mesi dalla presentazione ufficiale, ma già sono evidenti limiti e misfatti. Stiamo parlando di Video On Line, il faraonico sistema telematico dell'editore Grauso, imprenditore sardo rampante e buon amico di Berlusconi.
La pensata iniziale avrebbe dovuto mettere al tappeto i concorrenti: fornire Internet gratis per alcuni mesi a chiunque ne avesse fatto richiesta, poi sarebbe scattata la campagna abbonamenti. In cambio Video On Line avrebbe avuto un notevole ritorno di immagine e soprattutto testato il sistema gratuitamente grazie alle migliaia di chiamate degli entusiastici utilizzatori.
In pochi giorni il numero verde di accesso è risultato perennemente occupato, proprio perché la telefonata è totalmente gratuita, mentre gli accessi urbani aperti in varie città non funzionavano a dovere "per colpa della Telecom", dicono a Video On Line: difatto anche oggi sono pochi fortunati, e sempre gli stessi, a poter provare il sistema.

La connessione ad Internet oltre che gratuita è totalmente anonima, in quanto nessun tipo di identificazione è stata chiesta in origine: subito si è scatenato lo sport tipico di questi casi, disturbare qualsiasi conferenza elettronica di Internet con messaggi stupidi, falsi e pieni di insulti. E così gli italiani sono stati bollati come i soliti inaffidabili del circuito internazionale. I maligni dicono che la combinazione numero verde-anonimato ha prodotto un altro perverso risultato: un vorticoso giro di pirateria software.
Avendo a disposizione un accesso anonimo e gratuito per periodi di tempo indefiniti, è infatti possibile collegare il proprio computer ad Internet, permettendo a chiunque possa accedere alla rete di collegarsi al suo computer e di prelevare dall'hard disk dello stesso qualsiasi tipo di file.
In termini tecnici: l'accesso ad un provider come Video On Line fornisce un numero IP dinamico, in pratica il riconoscimento numerico attraverso il quale la rete identifica i suoi nodi; chiunque abbia accesso ad Internet può fare un FTP od un Telnet sulla tale macchina. Basta montare sul proprio computer un client che gestisca i trasferimenti FTP ed il gioco e fatto, non si spendono più di dieci minuti di tempo, non c'è neanche bisogno di sapere programmare un BBS.

In questo modo si dice siano transitati attraverso le linee di Video On Line programmi di videoscrittura, giochi, ed il nuovissimo Windows 95: un danno commerciale, e d'immagine, enorme. Video On Line si difende dicendo che le statistiche evidenziano collegamenti non più lunghi di un'ora, e che comunque "dopo un po'" la linea cade; purtroppo i pirati non hanno difficoltà a richiamare di continuo.
Attenzione, come nei migliori film di fanta-informatica la macchina può danneggiare il suo padrone; se infatti si usa senza accortezza un client/server per collegarsi ad Internet si rischia di ritrovarsi un intruso nel proprio computer, qualcuno che magari può visualizzare gli IP dinamici forniti dal provider può infatti fare Telnet o FTP sulla macchina remota all'insaputa dell'utente che non ha provveduto a sbarrare le chiamate entranti.
Va sottolineato la gravità del fenomeno dell'anonimato: mentre da anni molti (tra cui MC-Link) si battono strenuamente per avere una certificazione sicura su tutti gli utenti che accedono ad un sistema telematico, alcuni preferiscono regalare Internet senza controllare gli accessi causando nuovi problemi in un mondo già dominato dalle incertezze sulla sicurezza dei dati.


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