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Massimiliano Atelli
Il diritto alla tranquillità individuale
Dalla rete internet al "door to door"
Jovene editore, Napoli, 2001
pp. XVI - 351, L. 58.000

Un altro libro sulla tutela dei dati personali. Ma questa volta c'è un approccio inconsueto nelle opere di analisi giuridica: invece di seguire il filo conduttore tracciato dalle previsioni legislative , come hanno fatto altri autori, Atelli parte dalla sostanza del problema, cioè dalle situazioni più comuni in cui la privacy viene minacciata. Ne nasce un interessante confronto tra la realtà quotidiana e la lettura comparata dei molti testi normativi che disciplinano la materia.

L'autore parte da una serie di considerazioni sull'evoluzione del concetto di "privacy", dalle prime formulazioni del "diritto di essere lasciato in pace" al principio della libertà di ciascuno di decidere l'uso dei propri dati. Così sposta il centro del discorso dalla norma all'individuo, in particolare nella sua veste di consumatore esposto a una incredibile serie di attentati alla propria sfera privata, e rintraccia nella normativa italiana e comunitaria (e nelle decisioni del Garante) i principi e gli strumenti di ogni possibile tutela. Il risultato è una lettura sistematica della normativa, che da una parte risolve molti dubbi sulle effettive possibilità di protezione dei dati personali, ma dall'altra offre al lettore più attento lo spunto per riflessioni critiche sulla complessiva inadeguatezza delle leggi, soprattutto italiane, che dovrebbero assicurare l'effettiva tutela della riservatezza degli individui.

Il libro, dotato di un esauriente apparato di note, non sembra proporsi finalità divulgative: è di taglio decisamente "giuridichese", sicché la lettura può essere faticosa per chi non ha dimestichezza con i testi di questa natura.

(M. C.)