ALCEI - Segnalazione al
Garante per la protezione dei dati personali
19.07.99
All'Ufficio del Garante per la protezione dei
dati personali
L.go del Teatro Valle, 6
00100 ROMA
Via fax allo 06-6818663
Oggetto: segnalazione di possibile violazione
della l.675/96 succ. mod. e int.
16 luglio 1999
Signor Garante,
sottoponiamo alla sua attenzione le modalità di raccolta del consenso e di
informativa all'interessato contenute nella modulistica contrattuale del
servizio di accesso all'internet "LIBERO" offerto dalla società
Infostrada e visualizzabile all' URL http://www.libero.it/abbonati_on_line/ e
più specificamente i seguenti profili:
1 - Ambiguità delle clausole contrattuali e
mancata corrispondenza con il contenuto dell'informativa
Dalla lettura delle "Condizioni generali di contratto" si evince
chiaramente che la raccolta e il trattamento riguardano anche dati personali
appartenenti a terzi estranei al contratto (vedi: professione del capo famiglia,
titolo di studio del capo famiglia),
Vengono inoltre trattati dati sensibili senza ottenere il consenso
dell'interessato in forma scritta, perché se è vero che l'art. 5 del contratto
dichiara: ".. Infostrada garantisce, ai sensi della Legge 675/96, di non
sottoporre al trattamento sopra descritto le sfere di interesse afferenti la
morale, le inclinazioni religiose, razziali, politiche e sessuali e di
escludere, pertanto, da ogni trattamento e analisi i dati relativi alle
connessioni verso siti nei quali siano trattati tali argomenti" è anche
vero che nell'elenco non sono compresi i dati riguardanti lo stato di salute
(facilmente evincibili, ad esempio, se un utente "frequenta" in modo
particolare siti che trattano di specifiche patologie), dal che si desume che
tali dati possono formare oggetto di trattamento.
E' poi del tutto evidente che il fornitore di servizi - che dichiara
esplicitamente di monitorare le attività degli utenti - non può non venire a
conoscenza di tutta l'attività dell'utente espungendo eventualmente solo a
posteriori e solo in parte ciò che attiene ai dati sensibili. In altri termini,
le modalità di trattamento adottate da Infostrada - così pare di capire - non
sono affatto in grado di garantire la concreta anonimizzazione di ciò che
attiene ai dati sensibili dei singoli interessati. Questo anche e soprattutto
perché una selezione dei contenuti del tipo dichiarato è praticamente
impossibile.
E' poi appena il caso di notare che il contratto si limita a parlare dei siti e
non di altri servizi (come i newsgroup) altrettanto - se non più -
potenzialmente in grado di costituire inesauribile fonte di dati della natura
più varia. Certo, si potrebbe anche sostenere che nel silenzio del contratto
questi altri servizi siano esclusi dal trattamento, con altrettanta certezza si
può tuttavia replicare che l'onere di trasparenza e informazione che grava sul
fornitore non dovrebbe essere così facilmente aggirato o aggirabile.
Segnaliamo poi il testo dell art. 3 del contratto che - con frase dal tenore
sibillino e ambiguo recita: "È fatta salva la facoltà di Infostrada di
trasmettere detti dati a soggetti da lei delegati ad espletare i servizi
connessi con l'oggetto del presente contratto" senza che dell'identità di
tali soggetti (con particolare riferimento alla loro localizzazione geografica)
ed delle modalità di trattamento da costoro adottate si trovi traccia
nell'informativa.
2 - Carenze nella formulazione dell'informativa
all'interessato
Questo è il testo dell'informativa così come compare sul sito
http://www.libero.it
TESTO DELL'INFORMATIVA
I dati da Lei forniti potranno essere trattati per la comunicazione di
informazioni commerciali relative a nuove offerte di prodotti e servizi di
Infostrada S.p.A. e/o di Società con le quali Infostrada S.p.A. abbia stipulato
accordi commerciali, per verificare il livello di soddisfazione della clientela
su prodotti e servizi, e, infine, per la tutela del credito, anche attraverso
l'impiego di terzi quali ad esempio società di factoring, e l'implementazione,
sotto il controllo delle Autorità di settore, di sistemi di controllo e
monitoraggio del credito condivisi anche con altri operatori licenziatari ai
sensi del DPR 318/97. Per esprimere il Suo consenso riguardo al trattamento dei
dati sopra descritto selezioni la casella SI qui sotto.
Il testo è generico ed incompleto oltre che
estremamente carente rispetto alle formalità imposte dalla legge. Formalità
che non sembrano essere state osservate anche per quanto attiene alla mancata
raccolta del consenso dei soggetti estranei al contratto e sui quali - come già
evidenziato - comunque si dichiara di voler operare un trattamento. A questo
proposito nulla varrebbe eccepire l'anonimità dei dati in questione, giacché
avendo l'interessato già fornito i propri dati anagrafici - inclusi fax e
telefono - ciò metterebbe l'azienda in condizione di conoscere facilmente
l'identità personale del capo famiglia o di altri componenti.
Difetta inoltre dell'indicazione del titolare e del responsabile del
trattamento, nonché del richiamo ai diritti dell'interessato e dell'indicazione
delle conseguenze della mancata prestazione del consenso.
Ulteriore carenza dell'informativa (che si
riverbera necessariamente sulla valida formazione e prestazione del consenso) si
evidenzia dal tenore letterale dell'art.9 del contratto (clausola risolutiva
espressa) secondo il quale "Nel caso in cui il cliente non visualizzi sul
proprio personal computer il contenuto di almeno quattro mail al mese tra quelle
inviate da Infostrada a fini commerciali il servizio verrà sospeso senza che da
tale sospensione possa generare alcuna responsabilità a carico di Infostrada...".
Ciò (ma di questo nell'informativa non v'è traccia) dimostra che Infostrada
utilizza modalità di trattamento così sofisticate da essere in grado di sapere
addirittura se egli utenti abbiano visualizzato la posta elettronica sul proprio
computer e - dobbiamo dedurre - anche il "cosa".
Tanto si comunica per opportuna conoscenza.
Il presidente di ALCEI
Andrea Monti
|