E' urgente l'approvazione dei ddl
1901 bis e ter
di Gianni Buonomo(*) - 15.10.95
Ho letto con estremo
interesse, seppure con ritardo, l'articolo di Patrizia
Dal Poggetto (INTERVENTI n.13) pubblicato, col titolo
"Cos'è (e cosa non è) la democrazia elettronica),
sul Forum Multimediale. In esso l'autrice (e cibernauta)
mette in luce, con grande chiarezza e ricchezza di
citazioni, due importanti problemi che riguardano lo
sviluppo della tecnologia nei prossimi dieci anni e il
rapporto che intercorre tra libertà di accesso alle
informazioni e regolamentazione della telematica
amatoriale e professionale (di cui, spesso a sproposito,
tanto si parla).
Sono andato, a questo proposito, a riprendere un vecchio
(ma attualissimo) articolo di Manlio Cammarata,
pubblicato sul n. 146 di dicembre 1994 di
MC-Microcomputer. "Un semplice articolo di legge -
scriveva Cammarata a proposito della paventata
regolamentazione legislativa delle reti - apparentemente
volto a regolamentare l'attività di BBS amatoriali,
potrebbe bastare per renderci tutti meno liberi".
In occasione del convegno
tenutosi alla LUISS di Roma il 28 giugno scorso,
tuttavia, questo tema è stato introdotto con maggiore
cautela: nessuno tra i numerosi e qualificati presenti
manifestava grandi e assolute certezze alla fine del
dibattito. Personalmente, sono convinto che una
regolamentazione del delicato settore sia divenuta
ineludibile se si vogliono impedire nuove forme di
omologazione culturale o monopoli di fatto (analogamente
a quanto avvenuto negli ultimi anni nel campo
televisivo), l'utilizzo delle nuove tecnologia da parte
della criminalità organizzata, la costante violazione
dei diritti di riservatezza degli utenti dei servizi
telematici.
Bill Gates, nel famoso
discorso tenuto al COMDEX 1994 di Las Vegas, ha già
fatto sapere che questo non è, propriamente, il punto di
vista delle grandi imprese americane o, perlomeno, il
punto di vista del Presidente della Microsoft.
"Abbiamo bisogno di network molto veloci - ha detto
Gates - e per fare ciò sarà necessaria molta
concorrenza che sarà liberata attraverso la deregulation
affinché la gente li costruisca a tutta
velocità...".
Questa posizione richiama innanzitutto la tesi (già
sentita anche in Italia) dei "lacci e
lacciuoli" legislativi, che, anche quando ci sono,
vanno eliminati per non soffocare la libera espressione
delle imprese, la concorrenza "naturale" tra di
esse e, in ultima analisi, una rapida crescita
tecnologica del settore,"strangolato" dal
fastidioso onere del rispetto delle regole legislative e
regolamentari.
Paradossalmente, le
medesime teorie si sposano mirabilmente con quella
cultura un po' underground che, nel timore di una perdita
di "democrazia", propugna per le Bbs amatoriali
e per le reti in generale il permanere della attuale
situazione di anarchia. Io spero, al contrario (d'accordo
- credo - con Cammarata) che il Parlamento approvi,
presto, la delega contenuta nel disegno di legge 1901-ter
per le "modalità applicative della legge sul
trattamento dei dati personali ai nuovi mezzi di
informazione per via telematica" e avvii - così -
un processo di regolamentazione del settore, col
contributo di tutti e, in particolare, dei gestori e
degli utenti dei sistemi informativi telematici. In
Italia, purtroppo, la deregulation che auspica Gates ha
già prodotto - nel settore delle telecomunicazioni - un
effetto ben diverso da quello auspicato: lungi dal
favorire lo sviluppo "spontaneo" delle
iniziative imprenditoriali, ha consentito uno dei più
rari casi di monopolio che si sia visto negli ultimi
trent'anni in Europa (con buona pace della libera
concorrenza).
E questo perché le regole, quando ci sono e sono uguali
per tutti, servono a garantire i più deboli dalla
sopraffazione (economica) dei più forti, proprio per
garantire (a tutti) libertà di espressione e (a noi
utenti) libertà di scelta.
(*) Magistrato addetto
all'Ufficio Sistemi informativi automatizzati del
Ministero di Grazia e Giustizia
Chiamato direttamente
in causa, devo precisare che la mia affermazione citata
nell'intervento si riferiva a una regolamentazione
"solo" per i BBS. Mentre è opportuna, anzi
necessaria, una regolamentazione generale per le
telecomunicazioni, nella quale siano contenute anche le
norme per le strutture telematiche, amatoriali e
commerciali. Concordo quindi con le affermazioni del
dottor Buonomo, in particolare sull'urgenza di approvare
i ddl 1901 bis e ter, sulla protezione dei dati
personali. Questa legge costituirà un importante
"nodo" della "rete di norme" della
quale iniziamo a discutere in questo Forum. (Manlio
Cammarata)
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