Il convegno "Internet e privacy -
Quali regole?"
Finalmente il dibattito entra nel vivo
di Manlio Cammarata - 08.05.98
Tariffe telefoniche, alfabetizzazione
informatica, usi sociali e usi commerciali di Internet, anonimato,
responsabilità del provider. E ancora, la disciplina della Rete come la
disciplina dell'ambiente, la fine della sovranità nazionale, le analogie tratte
dal diritto della navigazione e soprattutto le tecniche di filtraggio o
selezione dei contenuti come potere di classificare l'informazione, il rischio
di introdurre forme di censura con il pretesto della protezione degli utenti: il
presidente Rodotà non ha parlato solo di privacy nella sua relazione
introduttiva, ma ha disegnato un quadro
completo e disincantato dei problemi della regolamentazione e
dell'autoregolamentazione di Internet, senza rinunciare una frecciata alla
"pigrizia dei giuristi, i quali sono molto restii ad abbandonare gli schemi
ai quali sono affezionati e che danno loro certezza".
Con questo convegno possiamo dire che la
discussione su Internet in Italia è veramente entrata nel vivo, e non solo per
la relazione di Rodotà, ma anche per altri interventi di questa prima giornata,
come la relazione di Giampio Bracchi sullo sviluppo della Rete confrontato a
quello di in altri paesi, quella di Claudio Manganelli (il componente del
Garante che, per la sua preparazione tecnica, è il punto di riferimento per i
problemi di Internet) e per l'intervento della commissaria europea Emma Bonino,
come sempre esplicito e deciso nella denuncia delle situazioni che coinvolgono i
consumatori.
Nel prossimo numero di InterLex, che sarà on
line giovedì 14, daremo conto più in dettaglio degli interventi più
significativi sul piano giuridico (si veda l'articolo
di Corrado Giustozzi per gli interventi
più tecnici). Per ora possiamo dire che che il tempo del blablà è finito e
che è venuto il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per
scrivere le regole che diano all'Italia la possibilità di mettersi al passo
almeno con il resto dell'Europa.
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