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 Tutela dei dati personali - Legge 675/96

Pubblicità attraverso i telefoni cellulari
Esposto a Rodotà e interrogazione al Ministro delle comunicazioni
di Stefano Semenzato - 23.10.99

COMUNICATO STAMPA

pubblicità illegale della tim
sui display dei telefonini
esposto di semenzato al garante

dichiarazione del Sen. verde Stefano Semenzato

"Il tuo telefonino che si ricarica gratis da solo mentre ti chiamano? Vai nei negozi TIM e ne saprai di più". Questo è il messaggio che da alcuni giorni arriva nei telefonini TIM con prefisso telefonico 0338 e 0339, cioè agli utenti di carte prepagate.

Con questo messaggio la società TIM, gestore di servizi di telefonia mobile sta facendo una campagna pubblicitaria di un nuovo servizio che prevede a partire da novembre la possibilità di avere una tariffa agevolata in cui per ogni cento minuti di telefonate ricevute si prevede un bonus di settemiladuecentolire.

E' il primo caso in cui in Italia attraverso i telefoni cellulari si lancia una massiccia campagna pubblicitaria.
Peccato però che questo tipo di messaggi siano espressamente vietati dall'articolo 10 del recente decreto legislativo del 29 maggio 1999 che prevede che "l'impiego da parte di un fornitore del telefono, della posta elettronica di sistemi automatizzati di chiamata senza l'intervento di un operatore o di fax, richiede il consenso preventivo del consumatore". Al contrario, nel contratto d'attivazione abbinato alla scheda prepagata e ricaricabile della TIM non è prevista alcun'autorizzazione.
Si tratta - dichiara il Sen. Semenzato - di una palese violazione della normativa sulla privacy su cui è necessario un intervento immediato da parte del Garante e del Ministero delle Comunicazioni. A questo fine ho presentato un esposto ed un'interrogazione.
Ad aggravare la situazione il fatto che non è nemmeno possibile rintracciare il mittente del messaggio in modo da poter diffidare dall'invio di ulteriori messaggi pubblicitari. Come mittente infatti appare
il numero 0000 e, almeno per alcuni casi, un numero di un centro messaggi che corrisponde invece ad un'utenza privata, una persona che risulta essere totalmente all'oscuro di quest'attività.


Prof. Stefano Rodotà
Garante per la protezione dei dati personali
Largo del Teatro Valle, 6
00186 Roma

Roma 22 ottobre 1999

Il sottoscritto Stefano Semenzato, Senatore della Repubblica, segnala al Garante per la protezione dei dati personali di verificare la violazione dei dati personali della nuova campagna della società TIM.

La società TIM, gestore di servizi di telefonia mobile sta facendo una campagna pubblicitaria di un nuovo servizio che prevede a partire dal mese di novembre la possibilità di avere una tariffa agevolata in cui per ogni cento minuti di telefonate ricevute si prevede un bonus di settemiladuecentolire.

Risulta allo scrivente che tale pubblicità è attuata anche attraverso l'invio di testi di messaggi agli utenti in possesso di contratti TIM. In particolare in questi giorni ad utenti con prefisso telefonico 0339 arriva il seguente messaggio: "il tuo telefonino che si ricarica gratis da solo mentre ti chiamano? Vai nei negozi TIM e ne saprai di più".

Verificando il mittente di questi messaggi appare il numero 0000 e successivamente un numero di un centro messaggi che corrisponde però ad un'utenza privata, (a richiesta lo scrivente può fornire il numero in questione) una persona che risulta, peraltro, essere all'oscuro di quest'attività. Risulta pertanto anche impossibile richiamare il servizio TIM per diffidare dall'invio di nuovi messaggi.

Nel contratto d'attivazione consegnato assieme alla scheda prepagata e ricaricabile della TIM in nessun modo appaiono clausole che autorizzino la società all'invio di messaggi pubblicitari.

Considerato che l'articolo 13 della legge n. 675 reca alla lettera e): "in relazione al trattamento di dati personali l'interessato ha diritto, di opporsi, in tutto o in parte, al trattamento dei dati personali che lo
riguardano, previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale interattiva e di essere informato dal titolare; non oltre il momento in cui i dati sono comunicati o diffusi, della possibilità di esercitare gratuitamente tale diritto".

L'articolo 10, "limiti all'impiego di talune tecniche di comunicazione a distanza", del Decreto Legislativo n. 185 del 29 maggio 1999 reca:
"l'impiego da parte di un fornitore del telefono, della posta elettronica di sistemi automatizzati di chiamata senza l'intervento di un operatore o di fax, richiede il consenso preventivo del consumatore.

Lo scrivente ritiene pertanto che anche in considerazione delle leggi citate a protezione dei dati personali il messaggio pubblicitario descritto e diffuso dalla Società TIM costituisca una fattispecie di violazione dei dati personali.

Cordiali saluti
Sen. Stefano Semenzato


Interrogazione urgente
al Ministro delle Comunicazioni

Premesso che

- La società TIM., gestore di servizi di telefonia mobile sta facendo una campagna pubblicitaria di un nuovo servizio che prevede a partire dal mese di novembre la possibilità di avere una tariffa agevolata in cui per ogni cento minuti di telefonate ricevute si prevede un bonus di settemiladuecentolire;

- risulta allo scrivente che tale pubblicità è attuata anche attraverso l'invio di testi di messaggi agli utenti in possesso di contratti TIM. In particolare in questi giorni ad utenti con prefisso telefonico 0339 arriva il seguente messaggio:
"il tuo telefonino che si ricarica gratis da solo mentre ti chiamano? Vai nei negozi TIM e ne saprai di più";

- a verifica del mittente di questi messaggi appare il numero 0000 e successivamente un numero di un centro messaggi che corrisponde però ad un'utenza privata, una persona che risulta essere all'oscuro di
quest'attività. Risulta pertanto anche impossibile richiamare il servizio TIM per diffidare dall'invio di nuovi messaggi;

- nel contratto d'attivazione consegnato assieme alla scheda prepagata e ricaricabile della TIM in nessun modo appaiono clausole che autorizzino la società all'invio di messaggi pubblicitari;

considerato che

- l'articolo 13 della legge n. 675 reca alla lettera e): "in relazione al trattamento di dati personali l'interessato ha diritto, di opporsi, in tutto o in parte, al trattamento dei dati personali che lo riguardano, previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale interattiva e di essere informato dal titolare; non oltre il momento in cui i dati sono comunicati o diffusi, della possibilità di esercitare gratuitamente tale diritto";

- l'articolo 10, "limiti all'impiego di talune tecniche di comunicazione a distanza", del Decreto Legislativo n. 185 del 29 maggio 1999 reca:
"l'impiego da parte di un fornitore del telefono, della posta elettronica di sistemi automatizzati di chiamata senza l'intervento di un operatore o di fax, richiede il consenso preventivo del consumatore;

si chiede di sapere

- se il Ministro intenda intervenire per sospendere con effetto immediato quest'attività pubblicitaria della società TIM che risulta in palese contrasto con la normativa esistente.

Sen. Stefano Semenzato