Il Garante, attraverso le prime ispezioni effettuate nel corso del
2000, ha accertato numerosi casi di violazione di obblighi che soggetti
pubblici e privati sono tenuti a rispettare.
I risultati dell'attività ispettiva, svolta direttamente presso le sedi
delle banche dati, mostrano l'esistenza di diversi trattamenti illeciti
di dati di cittadini, per i quali l'Autorità ha contestato violazioni
amministrative o ha inoltrato, nei casi indicati dalla legge sulla
privacy, denuncia di reato alla magistratura.
Dei vari casi accertati dal servizio ispettivo del Garante, il più
complesso riguarda un gruppo di società che hanno effettuato
trattamenti finalizzati all'invio di sollecitazioni commerciali a
famiglie di bambini nati dopo l'entrata in vigore della legge n.675. Gli
accertamenti, effettuati anche in collaborazione con la Guardia di
finanza e con la Polizia postale delle comunicazioni, sono stati estesi
a editori ed anagrafi comunali ed hanno portato all'emissione, nei
confronti di tre società, di un provvedimento di blocco dei trattamenti
e di segnalazioni all'autorità giudiziaria per i reati di trattamento
illecito di dati personali (art.35 della legge n.675 del 1996) o di
omessa e incompleta notificazione al Garante (art.34). Per questi reati
la legge prevede la reclusione fino a due anni.
Altre ispezioni esterne hanno riguardato la sicurezza dei dati, con una
denuncia per omessa adozione di misure di sicurezza (art.36) nei
confronti di una struttura sanitaria pubblica di assistenza ad anziani,
e la videosorveglianza, con la contestazione ad un istituto bancario di
una violazione amministrativa per la mancata informativa ai clienti
sulla presenza delle telecamere, sugli scopi della raccolta delle
immagini e sui diritti dei cittadini (art.39). Nei confronti di questo
stesso istituto bancario il Garante ha anche adottato un provvedimento
di divieto di raccolta di impronte digitali.
Analoghi accertamenti in tema di impronte digitali sono stati avviati
nei riguardi di altri tre istituti bancari.
Sempre riguardo ai sistemi di videosorveglianza, inoltre, il Garante ha
avviato interventi "in loco" per controllare le installazioni
di telecamere nei negozi di artigiani e di esercizi commerciali di
piccole e grandi dimensioni, che spesso, come risulta dalle numerose
segnalazioni pervenute, omettono di rendere ai clienti la preventiva,
completa informativa prevista dalla legge.
Già in un primo caso, il Garante ha contestato la violazione
dell'art.39 della legge che prevede una sanzione amministrativa fino a
tre milioni.
Attività ispettiva per il 2001
Il Garante ha deliberato il complessivo programma di ispezioni per
il primo semestre 2001, che si svolgerà attraverso investigazioni su
casi direttamente individuati dall'Ufficio e sulla base di
segnalazioni, avvalendosi anche della collaborazione di altri organi
dello Stato quando ciò sia necessario per assicurare la speditezza e la
completezza degli interventi.
L'attività ispettiva riguarderà per un terzo casi per i quali vi
siano stati reclami e specifiche segnalazioni; per un terzo indagini
conoscitive sullo stato di attuazione della legge; per un terzo
investigazioni d'iniziativa propria e collaborazioni su richiesta di
autorità giudiziaria e forze di polizia.
Le ispezioni verranno effettuate sulla base dei seguenti criteri: i
sopralluoghi verranno di regola disposti quando, per acquisire gli
elementi necessari, non sia ritenuto utile rivolgere una richiesta di
informazioni o di esibizione di documenti; gli accessi alle banche dati
verranno di regola disposti quando non sia ritenuto opportuno procedere
alla richiesta di informazioni o di esibizione di documenti oppure se le
informazioni o i documenti richiesti o pervenuti siano ritenuti
incompleti e non veritieri; le collaborazioni effettuate su richiesta
della magistratura e delle forze di polizia verranno disposte dando
priorità ai contesti dai quali emergono o potrebbero emergere notizie
di reato.
23.2.2001