Obblighi di sicurezza e documento
programmatico: al 30 giugno la redazione del "dps"
Aziende private e amministrazioni pubbliche avranno tempo fino al
30 giugno 2004 per adottare le nuove "misure minime" di sicurezza
introdotte dal Codice della privacy a salvaguardia dei dati personali contenuti
negli archivi e per redigere il documento programmatico in materia di sicurezza
(dps). Il dps deve contenere, in particolare, l'analisi dei rischi che
incombono sui dati personali e le tutele da adottare per prevenire la loro
distruzione, l'accesso abusivo e la dispersione ed è obbligatorio per chi
raccoglie, utilizza e conserva dati sensibili o giudiziari.
Potranno usufruire del termine del 30 giugno sia coloro che devono predisporre
tale documento per la prima volta sia coloro che ne abbiano già
redatto o aggiornato uno nel 2003. Un modello base semplificato sarà
disponibile a breve sul sito del Garante www.garanteprivacy.it.
Dal prossimo anno, decorso il periodo
transitorio connesso all'entrata in vigore del Codice della privacy, il
termine per l'aggiornamento del dps rimarrà fissato al 31 marzo.
Queste in sintesi le indicazioni che
l'Ufficio del Garante ha fornito ad amministrazioni pubbliche e società
private per una corretta applicazione delle novità normative introdotte dal
Codice della privacy in materia di "misure minime" di sicurezza e dei
sistemi informatici e telematici. Le "misure minime", già previste
dalla legge n.675/1996, sono l'insieme degli accorgimenti tecnici e
organizzativi che l'azienda deve adottare per assicurare almeno il livello
minimo di sicurezza per la protezione dei dati personali.
Il Codice, entrato in vigore il 1 gennaio
2004, ha confermato la disciplina in materia di sicurezza dei dati
personali introdotta nel 1996. In particolare, è stato ribadito il principio secondo
cui le "misure minime" sono solo una parte degli accorgimenti
obbligatori in materia di sicurezza. Vi è infatti il dovere più generale di
custodire i dati personali per contenere il più possibile il rischio che
essi siano distrutti, dispersi, conoscibili fuori dei casi consentiti o trattati
in modo illecito, nonché di introdurre ogni utile dispositivo di protezione
legato alle nuove conoscenze tecniche. Oltre ad attenersi, quindi, a queste
disposizioni generali, i soggetti pubblici e privati hanno il dovere di adottare
in ogni caso le "misure minime", la cui mancata adozione costituisce
reato.
Il Codice ha però aggiornato l'elenco delle
"misure minime" di sicurezza e ha indicato modalità di
applicazione (allegato B del Codice). Analogamente a quanto avveniva in passato,
le "misure minime" sono diverse a seconda che il trattamento sia
effettuato o meno con strumenti elettronici o riguardi dati sensibili o
giudiziari.
Anche il documento programmatico sulla
sicurezza, che in base al nuovo Codice deve essere adottato da chiunque effettua
un trattamento di dati sensibili o giudiziari con strumenti elettronici,
rientra tra le misure minime. Si tratta di una misura non nuova anche se è
parzialmente cambiato il contenuto del documento, è più ampia la categoria dei
dati giudiziari ed è aumentato il numero dei soggetti destinatari
dell'obbligo. Proprio in considerazione delle novità introdotte e del numero
dei nuovi soggetti interessati, il Garante ha ritenuto che, in sede di prima
applicazione del nuovo quadro normativo, il dps possa essere predisposto, al più
tardi entro il 30 giugno 2004.
Va ricordato, infine, che il termine concesso
oggi agli operatori riguarda solo ed esclusivamente l'adozione delle nuove
misure introdotte dal Codice. Le "vecchie" misure minime, che erano già
obbligatorie in passato, devono essere infatti adottate senza attendere il
termine del 30 giugno.