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Garante per la protezione
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Comunicato stampa
19.03.98

L'Ufficio del Garante ha preso atto con sbalordimento di una nota dell'Unione Cronisti che insiste in un'opera di sistematica disinformazione sugli adempimenti previsti dalla legge 675 per i giornalisti.
Già in molte occasioni, e da ultimo venerdì 13 marzo dopo un incontro con i vertici del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della Stampa, era stato diffuso dal Garante un comunicato, ripreso dalle agenzie e da molti quotidiani, che l'Unione Cronisti volutamente ignora.
Nella nota dell'Unione, infatti, si parla di consegna di agendine e documenti di lavoro, di ordini alle forze di polizia per ispezionare abitazioni private, cose tutte che, nel comunicato citato, erano state puntualmente smentite, perché  in totale e palese contrasto con quanto disposto dalla legge che, tra l'altro, ribadisce la piena garanzia del segreto professionale e la tutela delle fonti giornalistiche. Quanto al carattere "fascista" della legge, si ricorda per l'ennesima volta che la legge 675 è stata approvata all'unanimità dal Parlamento della Repubblica.
Diffondendo notizie del tutto infondate, si alimenta un clima di allarme e di esasperazione proprio nel momento in cui istituzioni e Ordine nazionale dei giornalisti stanno costruttivamente portando a termine le iniziative necessarie per armonizzare diritto di cronaca e diritto alla riservatezza nel pieno rispetto della libertà di espressione dei giornalisti.

19.3.1998