Garante per la protezione
dei dati personali
Comunicato
stampa
06.04.98
In questi
giorni da molte parti si sono lamentate l'oscurità di
diverse informative inviate da varie imprese od
organizzazioni e l'ambiguità di alcune richieste di
consenso.
Il Garante ritiene opportuno precisare quanto segue:
1. sarà ben
presto avviata una campagna di informazione dei cittadini
e di impulso affinché le imprese adottino forme
semplificate di informativa che, caratterizzate dall'uso
di un linguaggio chiaro e conciso, possano comunque
mantenere inalterata la sostanza delle comunicazioni;
2. si sottolinea, comunque, che inconvenienti del genere
hanno accompagnato in tutti i Paesi la fase d'avvio delle
leggi sulla privacy;
3. e, soprattutto, si ricorda che all'indubbio fastidio
arrecato ai cittadini corrisponde l'avvio di un controllo
da parte loro dell'uso che altri fanno delle informazioni
che ci riguardano (anche assai sensibili, come quelle
sulla salute), mentre prima dell'entrata in vigore della
legge sulla privacy quelle informazioni erano già
utilizzate nei modi più diversi all'insaputa degli
interessati.
Considerando
poi alcune puntuali segnalazioni, il garante rileva
l'assoluta arbitrarietà del comportamento di alcune
imprese ed organismi che, dopo aver ottenuto il consenso
in generale dei dipendenti al trattamento dei dati sulla
salute e di altri dati sensibili, continuano a chiedere
loro ulteriori dichiarazioni di consenso tutte le volte
che questi necessitino di specifiche prestazioni, come
quelle mediche.
6.4.1998
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