Garante per la protezione
dei dati personali
Comunicato
stampa
26.05.98
L'Autorità garante per la
protezione dei dati personali ha ritenuto inadeguata la
soluzione prescelta per la busta contenente il modello "Unico
98" per la dichiarazione dei redditi ed ha
segnalato al Ministero delle finanze la necessità di
prevedere nelle convenzioni in fase di stipula con
l'Associazione bancaria italiana e le Poste italiane
S.p.a. precise misure per la sicurezza e la riservatezza
dei dati contenuti nelle dichiarazioni.
La segnalazione non blocca
la procedura in atto per le dichiarazioni dei redditi.
Tuttavia, ritenendo fondate alcune osservazioni formulate
attraverso reclami ed esposti, il Garante ha constatato
che la "finestra" che figura sulla busta
(prevista al fine di apporre presso la banca o l'ufficio
postale il numero di protocollo e la data di
presentazione) può permettere di leggere il frontespizio
della dichiarazione ed anche di estrarre la stessa con
relativa facilità.
Questa soluzione può far accedere alle informazioni
contenute nella dichiarazione anche gli impiegati che non
sono addetti alla ricezione delle dichiarazioni o alla
loro elaborazione in vista della successiva trasmissione
telematica all'Amministrazione delle finanze,
elaborazione che può avvenire anche presso eventuali
soggetti esterni cui la banca o l'ufficio postale
affideranno la concreta attività di trattamento dei
dati.
Il Garante ha osservato
che la mancata rispondenza della busta ai canoni di
sicurezza previsti dall'art. 15 della legge n. 675/1996
avrebbe potuto rendere necessaria la sua sostituzione con
un modello basato su soluzioni più idonee (e già di uso
corrente). Il Garante ha, tuttavia, tenuto conto della
situazione eccezionale creata dall'imminente scadenza del
1 giugno e dei tempi tecnici che sarebbero risultati
necessari per modificare il decreto di
approvazione del modello, per ristamparlo e per
distribuirlo.
Peraltro, il Garante ha
prescritto che sia delimitato il numero degli addetti
aventi legittimo accesso ai dati contenuti nelle
dichiarazioni e che questi siano designati formalmente
quali "incaricati" del trattamento dei dati ai
sensi della legge n. 675/1996 e, quindi, vincolati
a mantenere il più assoluto riserbo su1 contenuto delle
dichiarazioni.
Anche tenendo conto di questa prescrizione, l'Autorità
esprimerà un parere sullo schema di convenzione che il
Ministero delle finanze è in procinto di stipulare con
l'Associazione Bancaria Italiana e le Poste italiane S.p.a
A prescindere dalla
situazione relativa alle denunce di quest'anno, il
Garante ha inoltre sottolineato la necessità che la
procedura sia regolata diversamente a partire dalla
prossima dichiarazione da presentare nel 1999, anche al
fine di consentire al cittadino non solo di rivolgersi ad
un libero professionista di fiducia - come già previsto
- ma anche di inviare direttamente al Ministero delle
finanze la propria dichiarazione, per via telematica e
senza alcuna intermediazione.
Il Garante ha dunque
inviato una segnalazione al Ministero delle finanze
affinché i trattamenti di dati relativi alle
dichiarazioni dei redditi siano resi conformi alle
disposizioni in materia di protezione dei dati personali.
26.5.1998
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