Il disegno di legge "LEGGIGRATIS"
Intervista al senatore Andrea Pastore,
primo firmatario del DDL
a cura di Giorgio Rognetta*- 02.04.98
(Il server americano di Zaleuco
è in "crash". In attesa che la rivista sia di nuovo in rete e data
l'attualità dell'argomento, ospitiamo volentieri questa intervista. - M. C.)
NOTA:
il DDL n. 3068 della XIII Legislatura del Senato della Repubblica sulla
"Diffusione degli atti legislativi e dei precedenti giurisprudenziali
attraverso le reti telematiche" è stato comunicato il 17 febbraio 1998
alla Presidenza con ben 55 firmatari, tra cui i due ex Presidenti della
Repubblica Leone e Cossiga. Il DDL è il frutto più importante dell'iniziativa
"LEGGIGRATIS", nata su Internet per ottenere la pubblicazione
telematica gratuita delle leggi e della giurisprudenza italiane al fine di
favorire un effettivo esercizio del diritto di accesso al dato giuridico. Su
Zaleuco, su Diritto & Diritti e su InterLex vi sono tutti gli interventi in
materia, a partire da quello ispiratore di Francesco Brugaletta (ripreso nel DDL
e pubblicato anche nel numero 1/98 di Zaleuco cartaceo), che, unitamente agli
altri contributi pubblicati, ha costituito la base teorica dell'iniziativa. L'intervista
che segue mi è stata rilasciata per via telematica dal Senatore Andrea Pastore.
Alcune riviste giuridiche on line come Zaleuco,
Diritto & Diritti e InterLex avevano già da tempo avvertito la necessità
dell'accesso gratuito su Internet agli atti legislativi e giudiziari dello Stato
italiano; su Zaleuco, dove era nata l'iniziativa LEGGIGRATIS al fine di
raccogliere le adesioni al principio dell'accesso gratuito, è stata pubblicata
la stessa bozza del DDL, favorendo il concepimento e lo sviluppo interamente
telematici di una così importante proposta di legge; quindi ha avuto inizio
l'iter di presentazione del DDL con un rilevante numero di firmatari. Senatore
Pastore, ci vuole spiegare come e perché si è fatto carico delle istanze della
comunità telematica?
"Le ragioni sono molteplici ed alcune del
tutto casuali: una personale passione per l'informatica e, più di recente, per
la telematica; l'esperienza professionale acquisita in materia di pubblicità
immobiliare e nella carica di consigliere responsabile del settore informatico
presso il Notariato; la mia natura di uomo di legge, quindi particolarmente
sensibile alle problematiche della conoscenza generalizzata delle fonti del
diritto (dalla "conoscenza legale" a quella "effettiva");
infine, l'essere liberale, consapevole cioè che sul piano dell'informazione,
anche giuridica, si gioca una grande battaglia di libertà. L'essermi imbattuto
in Zaleuco e nella proposta dibattuta su Zaleuco ha fatto il resto."
Qualora ci fosse ancora tempo per gli
emendamenti al testo della Bicamerale, ritiene che il principio dell'accesso
telematico al dato giuridico meriterebbe una consacrazione anche nella carta
costituzionale?
"Non credo che sia necessaria una norma
costituzionale specifica; sarebbe sufficiente esprimere il principio per cui
tutta la pubblica attività, compresa quindi anche quella legislativa e
giurisprudenziale, debba essere messa a disposizione di tutti in modo gratuito,
mediante i mezzi e le tecnologie più avanzate. Già la legislazione ordinaria,
anche se in modo insufficiente, è su questa linea."
Eppure i dati giuridici potrebbero essere
immessi gratuitamente nelle reti telematiche anche senza una legge che ne
preveda l'obbligo di pubblicazione, come già avviene oggi in alcuni siti su
Internet (per esempio quello del Parlamento con le leggi della XII legislatura)
soltanto, però, con modeste quantità di dati. Per tutelare il diritto di
accesso del cittadino è dunque indispensabile una legge?
"E' un fatto incontrovertibile che le leggi
e, più in generale, tutti gli atti normativi, amministrativi e
giurisprudenziali siano di pubblico dominio e possano quindi essere resi
pubblici da chiunque, con qualsiasi mezzo; altra cosa che la loro pubblicazione
possa rappresentare un obbligo, con garanzia di affidabilità delle informazioni
trasmesse sia sotto il profilo della completezza sia sotto quello della
tempestività. Nei siti già esistenti (anche parlamentari e ministeriali)
vengono resi pubblici atti legislativi, parlamentari ed amministrativi, ma
nessuno può pretendere che la pubblicazione di tali atti sia completa ed
aggiornata in tempo reale; se poi questo avviene di fatto, costituisce merito
del soggetto che la attua ma non certo diritto del cittadino.
Per fondare un tale diritto è necessaria quindi una norma; se poi la norma
debba essere contenuta in una legge o in un'altra fonte normativa (regolamento o
atto amministrativo) costituisce altro problema ancora. Allo stato mi sembra
incontestabile la necessità di una disposizione legislativa per la pubblicità
gratuita su Internet della Gazzetta Ufficiale; qualche dubbio potrebbe aversi
per la pubblicità delle massime giurisprudenziali ma è evidente che, se
l'organo preposto a regolamentare tale pubblicazione non si attiva, nessuno può
vietare al legislatore di intervenire in tale direzione."
Ritiene che la diffusione gratuita delle
informazioni giuridiche su Internet possa consentire una loro effettiva
conoscenza, se prima non si diminuiscono i costi delle connessioni telefoniche
che oggi gravano sui cittadini e non si attua una seria alfabetizzazione
informatica e telematica?
"Le strozzature dovute all'insufficienza
delle nostre infrastrutture telematiche e gli eccessivi costi dei collegamenti
costituiscono l'ostacolo più rilevante al superamento del "gap"
informatico in genere e telematico in ispecie che purtroppo già affligge il
nostro Paese, sia in rapporto all'Europa sia in rapporto ai Paesi extraeuropei;
la recente indagine svolta da "IL SOLE 24ORE", apparsa sul numero del
13 marzo u.s. dimostra quale pericolo stiamo correndo in un settore così vitale
per il nostro sviluppo.
L'alfabetizzazione rappresenta un ulteriore grave problema, non tanto in
riferimento ai settori produttivi (imprese e professioni) ed alle famiglie,
quanto in riferimento alla pubblica amministrazione, sclerotizzata da un sistema
trentennale di irresponsabilità e di mancanza di qualsiasi stimolo
all'aggiornamento, al nuovo."
Quanto pensa che sarà lungo il cammino del
suo DDL?
"Il disegno di legge, nel merito, non
dovrebbe incontrare ostacoli; l'ampiezza del consenso raccolto tra i
parlamentari, di tutti gli schieramenti, ed in particolare l'adesione, ottenuta
senza alcuna "speciale" sollecitazione, da parte di due ex Presidenti
della Repubblica (i senatori a vita Leone e Cossiga) dimostrano che la proposta
legislativa risponde a sentite esigenze politiche e prefigurano un iter
parlamentare agevole (sempre tenendo conto dei tempi usualmente occorrenti per
licenziare una legge); temo però che possano essere frapposti ostacoli
apparentemente di natura "economica" ma in realtà di natura
prettamente "burocratica", soprattutto in ordine alla pubblicazione
gratuita della Gazzetta Ufficiale.
D'altra parte l'organizzazione esistente e la programmazione di quella futura
non potranno non essere coinvolte da una normativa quale quella proposta, per
cui sono da attendersi obiezioni e contrasti che spero però possano essere
superati."
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Avvocato - Curatore Zaleuco Telematico
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