Post scriptum sul
sequestro di ecn.org
"Mamma, li Turchi!"
(ma saranno i turchi a subirne le
conseguenze)
di Giancarlo
Livraghi - 03.07.98
Secondo notizie recenti, sembra che il magistrato
inquirente abbia disposto, dopo "soltanto" una settimana, di
dissequestro e la restituzione del server sequestrato a Bologna il 27 giugno.
Con questo, l'argomento è chiuso? Credo di no.
Non so quali siano i motivi di questa decisione.
I legali delle vittime sono riusciti a convincere il magistrato che la macchina
poteva e doveva essere restituita? Il dottor Pecori si è accorto di aver
commesso un errore e un sopruso? Ha influito in qualche modo la diffusa
protesta, in rete e anche su alcuni giornali? Credo che sia difficile saperlo.
Ma il fatto è che l'abuso è avvenuto (e non è l'unico nel suo genere). Mi
sembra opportuno continuare a parlarne, nella speranza di evitare che episodi
del genere si ripetano.
Intanto, mi incuriosisce un altro aspetto della
vicenda. Quali vantaggi ne possono trarre l'agenzia turistica TurbanItalia, il
governo turco e gli interessi turistici di quel paese? Pochi, mi pare. Anzi mi
sembra che ne ricavino un danno, smisuratamente più grande di qualsiasi
risarcimento che possano ottenere per l'ipotizzata "diffamazione".
Vedremo un'azione legale per danni dell'Ente turistico turco contro la
Turban?
Un messaggio, disperso in mezzo a migliaia d'altri
su un sito online, probabilmente avrebbe ridotto in misura trascurabile il
numero di persone interessate a un viaggio turistico in Turchia. Ma l'azione
legale e il conseguente sequestro hanno scatenato un'onda di indignazione, in
Italia e nel mondo, che non si spegnerà presto.
(E pensare che adoro Istanbul, le coste turche
dell'Egeo e altri splendori di quell'affascinante paese... che peccato non
poterci tornare a causa di queste sciagurate vicende. O forse dovrei andarci,
ovviamente senza usare i servizi della Turban - e spiegare a tutti i turchi
che incontro che cosa penso del problema curdo e delle loro agenzie di viaggi in
Italia).
Queste cose erano perfettamente prevedibili. L'agenzia
Turban e i suoi consulenti legali hanno commesso un errore madornale - e ne
continueranno a pagare le conseguenze. Ben gli sta. Spero che l'esempio serva
non solo a magistrati e forze dell'ordine, ma anche a tutti coloro che, per
qualsiasi motivo, promuovono un'azione legale in cui sia coinvolta la rete. È
nel loro interesse fare tutto il possibile per evitare che si proceda a un
sequestro o a qualsiasi altro sopruso. Perché se questa volta la protesta è
stata forte, in caso di "recidiva" sarebbe ancora peggio.
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