Tariffe telefoniche: su
Internet l'Autorità è fuorilegge
28.06.99
Dichiarazione del Sen. Verde Stefano
Semenzato
vicepresidente del gruppo Verdi-L'Ulivo
Con una interrogazione urgente al Presidente del
Consiglio D'Alema e al Ministro delle Comunicazioni Cardinale il Sen. Verde
Stefano Semenzato denuncia che la manovra tariffaria sui telefoni annunciata
dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la scorsa settimana viola una
precisa indicazione legislativa e le stesse delibere dell'Autorità in merito
alle tariffe agevolate per Internet.
Da una parte, la legge finanziaria approvata lo
scorso dicembre obbligava l'Autorità a determinare tariffe in grado di
agevolare la diffusione di Internet, dall'altra in una sua stessa delibera
(85/98) del 22 dicembre 1998 l'Autorità obbligava la Telecom a fornire entro il
30 giugno 1999 una proposta che contenesse le modalità per favorire un uso
prolungato della rete.
Due indicazioni precise ma che non hanno trovato alcun riscontro negli annunci
di questi giorni. Ci si è limitati ad una proroga ancora per un anno
dell'esistente e poco efficace normativa e a vaghe promesse per il futuro.
L'Autorità in questo modo non solo rinuncia al suo ruolo di tutela degli utenti
ma si assume la responsabilità di bloccare le potenzialità di sviluppo della
rete aggravando il ritardo che su questo terreno il nostro Paese ha a livello
internazionale.
Interrogazione a risposta urgente
al Presidente del Consiglio
al Ministro delle Comunicazioni
Premesso che
- il disegno di legge collegato alla finanziaria
del 1998 (legge 448 articolo 45 comma 14, 23 dicembre 1998) prevede che
"l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni determina le tariffe in
ambito urbano e interurbano delle telecomunicazioni in modo da agevolare la
diffusione di Internet. L'Autorità individua gli schemi tariffari che
favoriscano, per l'utenza residenziale, un uso prolungato della rete";
- la delibera n. 85/98 approvata nella seduta del
Consiglio del 22
dicembre 1998 dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in materia di
"condizioni economiche di offerta del servizio di telefonia vocale" al
punto VI^ "evoluzione della struttura di tariffazione dei servizi
telefonici" stabiliva che "la società Telecom Italia proceda
all'applicazione della nuova metodologia di tariffazione (TAT) a tutta l'utenza
e per tutti i servizi (geografici e non geografici) entro il 30giugno 1999"
specificando "l'obbligo che nella proposta sopra citata siano contenute
anche delle modalità di tariffazione delle comunicazioni urbane che favoriscano
un uso prolungato della rete, anche tenendo conto delle evoluzioni tecnologiche
della rete di Telecom Italia";
- nei giorni scorsi è stata annunciata
dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il percorso di riequilibrio
tariffario che però per quanto riguarda le tariffe agevolate per Internet si
limita a prorogare di 12 mesi l'attuale meccanismo di sconto tariffario e
annuncia, con le parole del Presidente Cheli, un generico impegno a riaffrontare
la questione nei prossimi mesi;
considerato che
- il dibattito e la conseguente norma varata
nella legge finanziaria indicavano ragioni di urgenza nella ricerca di
agevolazioni tariffarie per gli utenti di Internet e la necessità di superare
la situazione esistente;
- l'attuale meccanismo di agevolazione, varato
dal Ministro Maccanico nell'ottobre del 1997 ed entrato in vigore il 1° gennaio
1998 era nato da una forte mobilitazione 'NO TUT' portata avanti da molte
associazioni di utenti e consumatori. Tale meccanismo però si è verificato
farraginoso nella sua applicazione e poco utile allo scopo. Da qui la norma in
finanziaria tendente ad individuare nuove soluzioni;
- nell'onerosità del collegamento telefonico va
situato uno dei maggiori punti di blocco dello sviluppo di Internet ed in
particolare di tutti i nuovi servizi multimediali che richiedono collegamenti
prolungati;
- tale strozzatura è uno degli elementi che
determinano il ritardo nello sviluppo di Internet nel nostro Paese;
si chiede di sapere
- quali misure si intendano assumere affinché la
norma approvata dal Parlamento nell'ambito della manovra finanziaria dello
scorso anno venga attuata contestualmente ai riassetti tariffari in corso e
comunque in tempi rapidi.
Sen. Stefano Semenzato
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