Actalis cresce. Intanto si parla ancora di
"bachi"
15.05.03Due certificatori accreditati, BNL Multiservizi e
Seceti, sono entrati nel
capitale di Actalis (la società nata dalla fusione delle attività di
certificazione di SIA e SSB), che rileva i rami di attività dei nuovi
azionisti (altre notizie sul sito di Actalis, seguendo questo link).
La società guidata da Paolo Michele Soru, che è anche il nuovo presidente di
Assocertificatori, punta al ruolo di "certificatore di
riferimento" per il mondo bancario. E' una buona notizia, perché una
minore frammentazione e una più diffusa uniformità dei processi di
certificazione non possono che giovare al mercato della firma digitale, da
troppo tempo in attesa di un reale decollo.
Non è buona, invece, la notizia che si sta diffondendo in questi giorni,
relativa alla vulnerabilità nel software di un certificatore riscontrata in una ricerca del Laboratorio di sicurezza e reti del Dipartimento di
informatica e comunicazione dell' Università degli studi di Milano (vedi, fra
gli altri, PuntoSicuro).
Si tratta della possibilità di "firmare documenti all'insaputa del
firmatario" attraverso un trojan horse inserito ad arte nel
sistema attraverso un messaggio di posta elettronica.
Approfondiremo la questione nei prossimi numeri di InterLex.
Per ora basta dire che problemi di questo tipo non riguardano solo le
applicazioni di firma digitale, ma coinvolgono la sicurezza dei sistemi in
generale. L'internet pullula di programmi maliziosi che cercano di inserirsi
in sistemi non abbastanza protetti, anche con lo scopo di registrare le
sequenze di tasti premuti dagli utenti e quindi di catturare password, PIN e
altri codici riservati.
E' ovvio che le applicazioni di firma digitale devono essere protette, nei
limiti del possibile, anche contro questo tipo di rischi, ma qui sono in gioco
soprattutto la insicurezza intrinseca di alcuni sistemi operativi e la
consapevolezza degli utenti, che devono essere informati e mettere in atto le precauzioni indispensabili per ottenere un ragionevole livello di
sicurezza delle reti interne e delle singole macchine, soprattutto in settori
critici come quello della firma digitale.
(M. C.)
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