FAQ: Domande e risposte sulla firma
digitale
di Manlio Cammarata e Enrico Maccarone - 16.01.03
46. La chiave USB come dispositivo di firma
Ho letto dell' esistenza di supporti detti "token usb"
certificati Itsec E4+ che permetterebbero a detta del produttore (Eutron), di
sostituire in tutto le funzionalità delle smart cards più evolute, con il
sostanziale vantaggio di non richiedere alcun reader. Avrei bisogno di alcuni
chiarimenti:
E' legalmente possibile utilizzarli in sostituzione della smart card nella
normativa italiana?
Se si, quali certificatori accreditati AIPA li rilasciano?
Questo tipo di supporti, potrebbe arginare il problema della non portabilità
del sistema della firma digitale su piattaforme diverse da Microsoft Windows? In
particolare si parla di un modello fatto apposta per sistemi Linux:
http://www.vnunet.it/detalle.asp?ids=/Notizie/Sicurezza/Soluzioni_Hardware_~_Software/20021115006
(Guglielmo Marchelli)
Il token USB, che appartiene alla categoria delle "chiavi
hardware", può essere usato come dispositivo di firma in sostituzione
della più comune smart card: le norme non prevedono una soluzione tecnica
specifica, basta che siano rispettati i requisiti di sicurezza e operatività.
In linea di principio si dovrebbe poter fare a meno dei dispositivi rilasciati
dai certificatori, perché chiunque dovrebbe poter generare le proprie chiavi e
quindi farsi identificare da un certificatore per il rilascio del certificato,
da inserire poi nella smart card o in qualsiasi altro device. Il problema
è nelle procedure previste dai manuali operativi dei diversi certificatori.
Per quanto riguarda l'uso della firma digitale su sistemi non Windows, il
problema appare ormai in via di superamento sul piano tecnico: come al solito,
sono i certificatori che si devono adeguare.
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