FAQ: Domande e risposte sulla firma
digitale
di Manlio Cammarata e Enrico Maccarone - 10.04.03
57. Proposte referendarie con la firma digitale
Mi permetto di inoltrarvi una richiesta forse un po'
atipica.
La firma digitale permette la sottoscrizione di proposte referendarie di
iniziativa popolare valide ai fini dell'ottenimento del quorum necessario?
Vi ringrazio fin da ora perché se la risposta fosse affermativa si aprirebbero
scenari per il nostro sistema democratico e referendario di notevole portata.
(Alberto Biasiotto)
Più che atipica la domanda è... prematura. Per una proposta di referendum
occorrono infatti 500.000 firme, secondo gli ultimi dati del Dipartimento per
l'innovazione sono stati rilasciati a oggi circa 600.000 certificati.
Comunque non ci sono ostacoli normativi a una raccolta di firme con mezzi
informatici. Però non si può pensare a una raccolta telematica: è necessaria
l'identificazione del firmatario da parte di un pubblico ufficiale e questo
impone la presenza fisica dell'interessato.
Senza considerare i problemi organizzativi: occorre un computer, c'è il
problema dell'interoperabilità delle smart card e via elencando.
Ma non disperiamo: quando il voto elettronico uscirà dalla fase sperimentale
e i cittadini si abitueranno all'uso delle smart card per gli atti
giuridicamente più rilevanti (e per questo saranno utili la "carta dei
servizi" e la carta d'identità elettronica), potranno forse essere emanate
norme che rendano praticabile anche il voto a distanza.
|