On. Prof.
Franco Bassanini
Dipartimento della funzione pubblica
Palazzo Vidoni
Corso V. Emanuele, 116
00186 ROMA
Signor Ministro,
con stupore leggiamo lo schema di Testo Unico sulla documentazione
amministrativa, approvato il 25 agosto scorso dal Consiglio dei
Ministri e pubblicato sul sito internet del Dipartimento della
funzione pubblica.
Il testo, nell'accorpare articoli di norme diverse, modifica
radicalmente l'impianto normativo su cui erano fino ad oggi basati il
documento informatico e la firma digitale, così come era stato
disegnato dal DPR 513/97 e dal DPCM 8 febbraio 1999.
L'abrogazione delle norme tecniche (non sostituite) e tutta una serie
di modifiche all'apparenza di dettaglio, ma che - a un'attenta lettura
- si rivelano in contrasto con le disposizioni vigenti, non possono
non determinare gravissimi rischi (per i "titolari", le loro
controparti e, in generale, tutti i soggetti coinvolti) connessi
all'incertezza e/o incompletezza dei riferimenti normativi
indispensabili a definire - senza alcuna ambiguità - i requisiti per
la validità legale della firma digitale (e, questo, proprio nel
momento in cui essa sta per diventare pienamente operativa, dopo una
lunga attesa).
Così si vanificano i notevoli investimenti operati dalle società
che hanno ottenuto l'iscrizione nell'elenco dei certificatori a norma
del DPR citato, e si compie un passo indietro nel cammino che fino ad
oggi ha visto il nostro Paese all'avanguardia nei progetti di utilizzo
delle tecnologie per migliorare l'efficienza dell'operato della
pubblica amministrazione, cammino da Lei meritoriamente avviato e
perseguito con le leggi di semplificazione degli ultimi anni.
Tanto premesso, ci rivolgiamo a Lei perché intervenga con la Sua
autorità per fermare l'iter del provvedimento, prima che sia troppo
tardi.
La soluzione che ci sembra di più facile e immediata applicazione è
la riformulazione di alcune parti relative alla firma digitale e
all'archiviazione dei documenti informatici, con lo spirito di
preservare il ben congegnato dispositivo del DPR 513/97 e soprattutto
le norme tecniche conseguenti, evitando anche l'emanazione di norme in
contrasto con la direttiva 99/93 CE sulla firma elettronica.
Siamo certi che comprenderà lo spirito con cui chiediamo il Suo
autorevole intervento, anche in considerazione della più volte
ribadita volontà Sua e del Governo di cui Lei fa parte, di
sburocratizzare il Paese e modernizzare la pubblica amministrazione.
Questa lettera le è inviata dalle società
di certificazione iscritte nell'elenco pubblico dell'AIPA, che si
stanno raggruppando in una associazione (ASSOCERTIFICATORI) creata per
partecipare e contribuire, in maniera organizzata, al processo di
razionalizzazione e di sviluppo dei servizi di certificazione
elettronica.
Certi di trovare in Lei un interlocutore sensibile al problema
esposto, La ringraziamo sin da ora per l'attenzione e restiamo a Sua
disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento delle
questioni aperte.
BNL Multiservizi
Finital
InfoCamere
Postecom
Saritel
Seceti