Firma "elettronica"
La proposta di direttiva della Commissione
europea
di Natasha Montanari*
- 26.05.98
" Il
commercio elettronico possiede tutti i requisiti per divenire la 'chiave di
volta' dello sviluppo dell'economia nel prossimo secolo. Ma la sicurezza
nelle transazioni è necessaria, se si vuole che questo strumento venga
utilizzato in Europa. Una volta adottata, questa direttiva rimuoverà uno degli
ostacoli più grandi allo sviluppo del commercio elettronico." (Martin
Bangemann)
Bruxelles. Il 13 maggio scorso
la Commissione ha adottato una proposta
di direttiva con lo scopo di stabilire un
quadro normativo affidabile per l'utilizzazione della firma elettronica. La
Commissione ha elaborato delle regole minime riguardanti la sicurezza e la
responsabilità, in modo di assicurare che la firma elettronica sia riconosciuta
in tutta Europa sulla base della libera circolazione dei servizi e del controllo
nel paese di origine, principi fondamentali del mercato unico. La servirà ad
assicurare la sicurezza nelle transazioni on-line e di stimolare il commercio
elettronico con benefici in termini di crescita dell'economia, concorrenza e
occupazione.
Ecco gli elementi principali della proposta.
Quadro tecnologicamente neutro: la
proposta attribuisce valore legale alla "firma elettronica". Il
termine è volutamente generico, per non influenzare la scelta della tecnologia
(per esempio: firma digitale, chiave biometrica).
Oggetto: la proposta riguarda l'emissione
di certificati al pubblico con lo scopo di identificare il mittente del
messaggio elettronico. La normativa però non si applica a gruppi di operatori
come Intranet o sistemi bancari, dove una relazione di fiducia esiste già, e
quindi non c'è bisogno di regolamentazione.
Valore legale: la firma elettronica non
può essere giuridicamente discriminata unicamente sulla base della sua forma:
se un certificato ed un'autorità di certificazione soddisfano determinati
requisiti, la firma digitale "certificata" beneficerà automaticamente
della presunzione legale ed avrà lo stesso valore di una firma autografa. Essa
potrà essere utilizzata come prova in un processo.
Requisiti essenziali: la proposta
definisce gli elementi essenziali per la certificazione della firma elettronica
ed i servizi di certificazione in modo di assicurare un livello minimo di
sicurezza e permettere la libera circolazione dei documenti nel mercato unico.
Questi requisiti includono la responsabilità personale e l'uso di sistemi di
sicurezza affidabili.
Responsabilità: le autorità di
certificazione saranno responsabili per il contenuto del certificato. Questo
principio assicurerà la libera circolazione dei certificati e delle autorità
di certificazione nel mercato unico, stimolerà gli operatori a sviluppare dei
sistemi di sicuri ed aumenterà la fiducia del consumatore in questo nuovo
strumento di transazione.
Certificazione: il servizio di
certificazione può essere offerto senza una preventiva autorizzazione. La
tecnologia ed il mercato infatti sono in continua evoluzione e ciò incoraggerà
la realizzazione e lo sviluppo di alti livelli di sicurezza al fine di
soddisfare le esigenze e le preoccupazioni del consumatore. Gli stati membri
sono liberi di stabilire dei sistemi di accreditamento volontari per il servizio
di certificazione ed indicare delle misure e dei livelli speciali di sicurezza.
Dimensione internazionale: per facilitare
l'uso del commercio elettronico a livello mondiale, la proposta di direttiva
include meccanismi per la cooperazione con paesi terzi sul mutuo riconoscimento
dei certificati, sulla base di accordi bilaterali e multilaterali.
Nella riunione a livello ministeriale dello
scorso 19 maggio, il Consiglio UE ha condiviso i suggerimenti della Commissione
riguardanti il rafforzamento della cooperazione internazionale per l'abolizione
delle barriere al commercio elettronico. Il Consiglio ha inoltre invitato gli
stati membri e la Commissione a coordinare le loro posizioni soprattutto in
vista della conferenza ministeriale dell'OCSE che si terrà ad Ottawa il
prossimo 7 ottobre. La conferenza sarà focalizzata su quattro aspetti del
commercio elettronico: la protezione dei dati personali, la disciplina fiscale,
la tutela dei consumatori e la firma elettronica.
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Consulente legale, diritto della Comunità europea, Geater & Co - Bruxelles
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