Nel disegno di legge della Finanziaria 2006, in discussione
in questi giorni al Parlamento, c'è un passaggio che interessa i fornitori di
servizi internet. Riguarda l'annoso problema delle scommesse on line, che
spesso si sottraggono ai balzelli dei Monopoli di Stato perché i siti dai quali
sono gestite si trovano all'estero. Ed ecco la soluzione, come si legge in una
delle ultime bozze del disegno di legge:
--. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze -
Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, fermi i poteri dell'autorità
e della polizia giudiziaria ove il fatto costituisca reato, comunica ai
fornitori di connettività alla rete internet ovvero ai gestori di altre reti
telematiche o di telecomunicazioni o agli operatori che in relazione ad esse
forniscono servizi tematici o di telecomunicazione, i casi di offerta,
attraverso le predette reti di giochi, scommesse o concorsi pronostici con
vincite in denaro in difetto di concessione, autorizzazione licenza od altro
titolo autorizzatorio o abilitativi o comunque in violazione delle norme di
legge o di regolamento o dei limiti o delle prescrizioni definiti dall'Amministrazione
stessa.
--. I destinatari delle comunicazioni hanno l'obbligo di inibire l'utilizzazione
delle reti, delle quali sono gestori o in relazione alle quali forniscono
servizi per lo svolgimento dei gioch, delle scommesse o dei concorsi pronostici
di cui al comma --, adottando a tal fine misure tecniche idonee in conformità
quanto stabilito con uno o più provvedimenti del Ministero dell'Economia e
delle Finanze - Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Seguono le sanzioni amministrative, che possono arrivare alla non modica cifra
di 180.000 euro.
In sostanza, non potendo perseguire gli "evasori", il
Governo attacca i fornitori di accesso all'internet, con le solite
disposizioni contorte e le solite sanzioni esorbitanti.
Ma c'è un piccolo problema: queste disposizioni potrebbero essere in
contrasto con l'ordinamento comunitario, anche perché limiterebbero la libera
circolazione dei beni e dei servizi.
Se la disposizione passerà (come è probabile), ne riparleremo.
(T. D.)
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