1. Premessa. - 2. La Società dell'Informazione - 3. Il processo
amministrativo
multimediale - 4. Conclusioni.
1.PREMESSA
Gli addetti ai lavori seguono da un certo tempo con estrema
attenzione gli sviluppi della "technological revolution" che è
in grado di cambiare profondamente (tra l'altro, anche) il
processo ed il funzionamento dell'intero apparato giudiziario.
Perchè ciò si avveri , tuttavia, si appalesa indispensabile
interfacciare adeguatamente lo sviluppo tecnologico in atto
favorendo l'affermazione di una cultura informatica mirata
all'efficienza ed alla innovazione.
Si sa bene, invero, che anche molte leggi rimangono
(purtroppo) lettera morta se non c'è la preparazione
psicologica e la cultura necessarie per accoglierle .
2. LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE
Oggi nessuno può disconoscere che è iniziato il count down
per l'affermazione di quella che è stata efficacemente definita
"società dell'informazione" .
Sintomi indiscutibili di questo processo sono i continui ed
inarrestabili progressi di innovazioni e invenzioni; si pensi
alla crescita esponenziale della editoria elettronica , delle
BBS e delle reti ed al ruolo sempre più invasivo assunto dai
media nella società moderna.
Si tratta di cambiamenti certamente in positivo.
I nuovi strumenti di comunicazione permetteranno, infatti, a
tutti di comunicare con chiunque in tutto il mondo ed in
tempo reale.
Gli stessi media cambieranno radicalmente sia a livello
tecnologico che a livello di impatto sociale ed i lettori-
spettatori-utenti acquisteranno maggiore capacità di scelta,
selezione e critica .
Lo sviluppo tecnologico determinerà una compenetrazione di
tutti i vari strumenti di comunicazione di massa in
conseguenza del fatto che sarà possibile "elaborare,
memorizzare, reperire e comunicare l'informazione
indipendentemente dal suo formato - orale, scritto o visivo -
senza limiti di distanza, tempo e volume" ed in relazione al
fatto che ciascun media non vorrà fare a meno di tempo reale
e interattività.
Per fare qualche esempio:
1) lo sviluppo del "video on demand" al posto della vecchia tv
farà si che la stessa, presso gli utenti, verrà sostituita da una
vera e propria stazione multimediale interattiva funzionante
come un vero e proprio pc;
2) secondo le più realistiche previsioni fra qualche anno nella
dotazione di ciascun individuo ci sarà sicuramente un
dispositivo di comunicazione e di elaborazione personale
(qualunque sia il suo nome, pc o altro) che consentirà in modo
globale elaborazione, interazione e accesso alle informazioni ;
3) lo sviluppo della ricezione satellitare renderà fra poco tempo
possibile, con costi accessibili a tutti, la ricezione di un
grande numero di trasmissioni via etere provenienti da
qualunque parte del mondo;
4) tra non molto il mercato avrà queste nuove caratteristiche
fondamentali:
a) non sarà più un luogo geograficamente delimitato ma
l'intero pianeta;
b) le autostrade informatiche e i computers saranno il luogo
della mediazione commerciale;
c) prodotti servizi informazioni si scambieranno in un
rapidissimo incontro tra domanda e offerta.
In definitiva il segno distintivo dello sviluppo in atto (e ancora
di più lo sarà nel domani non lontano) diviene la
circolazione capillare e a basso costo di informazioni di ogni
tipo nonchè la possibilità di evitare lo spostamento fisico
dell'individuo per potere svolgere attività fondamentali come
il lavoro, la comunicazione, l'intrattenimento, la
compravendita etc.
A favore di un accelerazione di tale sviluppo è anche il fatto
che l'uso dei nuovi strumenti sta per essere accolto come
perno strategico della società mondiale e sotto questo profilo
un passo avanti si è registrato al summit del G7 tenutosi
sull'argomento a Bruxelles il 25 e 26 febbraio del 1995.
L'information technology e le reti, tra queste in primo luogo
"Internet" , consentono interattività , multimedialità , e
possibilità di lavorare in gruppo superando barriere temporali
e spaziali.
Partendo da ciò si possono realizzare grandi (ed irripetibili)
opportunità quali la costruzione dell'infrastruttura
informativa nazionale, europea ed internazionale (con i
conseguenti riscontri di carattere occupazionale) il
miglioramento della qualità, efficienza, efficacia e trasparenza
nei servizi (con le evidenti ricadute in termini di riduzione di
costi) e in definitiva il miglioramento della qualità della vita
sia a livello pubblico che a livello privato .
A tutto quanto detto fa da background la sempre maggiore
presenza delle nuove tecnologie nella vita privata di ogni
giorno.
Home computers ed applicazioni elettroniche di
entertainement e infotainement sono infatti in crescita
tumultuosa ed hanno una diffusione sempre più capillare .
Per non parlare della divulgazione di teleconferenze,
telelavoro, telemedicina, teleinsegnamento e cosi via con tutte
le altre applicazioni della telematica.
Nel campo dei media si assiste, poi, ad una crescente
combinazione dei vari strumenti; per esempio "Tempo reale"
e Video sapere della Rai e Tribù di Tmc utilizzano
correntemente durante le trasmissioni il collegamento con
Internet.
Le novità descritte non mancano di interessarsi ai processi
giudiziari , con la naturale preferenza per quelli penali in
considerazione del maggiore impatto che hanno nella
coscienza sociale.
I nuovi strumenti tecnologici e i nuovi media ormai la fanno
da padroni (suscitando anche perplessità) nei processi più
importanti : si pensi in Italia al processo Cusani e negli
U.S.A. al processo (iniziato il 23 gennaio 1995) contro O.J.
Simpson, leggenda del football americano, accusato di avere
assassinato la moglie e seguito in diretta (sin dalla
spettacolare cattura) da decine di milioni di spettatori
incollati alla tv.
Il fenomeno è confermato anche dal successo di altre
trasmissioni, come "Un giorno in Pretura" della Rai e
"Forum" di Canale 5, giocate sull'interesse della gente per le
controversie e le aule processuali.
È probabile, quindi, che si stia verificando una mutazione
culturale, sociale e comportamentale che ci porterà presto o
tardi a "pensare in linea" attraverso un rapporto sempre più
stretto (ed inevitabile) fra gli avvenimenti e la loro
riproduzione ( e divulgazione) tecnologica.
3. IL PROCESSO AMMINISTRATIVO MULTIMEDIALE
Prendiamo ora in esame la giustizia amministrativa.
Anche in questo settore è oggi in atto un profondo processo di
informatizzazione .
Il Centro operativo del sistema si trova presso il Consiglio di
Stato mentre le stazioni di lavoro individuali sono personal
computers con microprocessore Intel 80386sx e 80486sx a
16/25 mhz utilizzati in modalità terminale e per informatica
personale di primo livello.
La dotazione dei magistrati comprende per quanto riguarda
l'HW un portatile di tipo laptop con scheda fax e modem,
stampante e lettore ottico per cd e per quanto riguarda il SW
in ambiente Dos e Windows, pacchetti applicativi di Word
Excel, Powerpoint, fax, antivirus e vari CCDD ROM.
Il primo livello del progetto di informatizzazione concerne le
procedure di immagazzinamento e ricerca su sistema centrale
dei dati burocratici amministrativi , relativi ai ricorsi (di
primo grado e di appello) ed agli affari consultivi , ed è stato
già realizzato.
I dati in questione, tuttavia, non contengono ancora il testo
integrale delle sentenze e dei pareri , che per ora continua a
essere conservato sul solo supporto cartaceo.
È stata avviata altresì la sperimentazione di un sistema di
reti neurali al fine di creare uno strumento intelligente di
supporto alla attività giurisdizionale .
Il primo settore prescelto è quello dell'edilizia e in particolare
il diniego di concessione edilizia.
Si tratta, come è evidente, di primi passi che dovranno essere
completati al più presto.
Infatti la precedente organizzazione degli uffici è stata
delineata in relazione alle caratteristiche del dato cartaceo,
mentre con l'introduzione del mezzo informatico è necessario
riconsiderare detta organizzazione per utilizzare appieno le
potenzialità del nuovo.
È indispensabile perciò informatizzare tutti i passaggi ,
perché limitare l'informatica a una parte soltanto significa
ridurre il miglioramento di efficienza e efficacia .
In questa direzione si muovono i nuovi progetti per il piano
triennale 1995-1997 che si occupano di gestione multimediale
delle decisioni e di fascicolo elettronico.
Ma come potrebbe diventare il processo amministrativo
applicando tutte le nuove tecnologie informatiche e
telematiche?
Proviamo ad effettuare una navigazione virtuale servendoci di una
ipotesi il più possibile realistica.
Vediamo innanzitutto la fase dell'introduzione.
Come è possibile già da ora presentare domande e documenti
su floppy disk all'Inps , al Ministero delle finanze ed ad altri
organismi pubblici e privati non si vede perchè l'atto
introduttivo del giudizio (vale a dire il ricorso) non debba
essere presentato con il mezzo informatico a motivo dei
grandi vantaggi offerti da questo mezzo.
Tale sistema di presentazione consentirebbe infatti di fare in
ogni momento ricerche testuali ("information retrieval") su
tutti i ricorsi presentati e quindi di avere in ogni momento ed
in tempo reale la precisa situazione, anche in relazione ai
contenuti, dell'intero carico pendente.
Per quanto riguarda il contenuto del ricorso, così come
previsto dalle norme vigenti (intestazione, epigrafe,
esposizione dei fatti e motivi, conclusioni e data), non vi
sarebbe nessuna differenza con quanto avviene con
l'utilizzazione del supporto cartaceo.
La scritturazione dovrebbe essere fatta però secondo un
protocollo in cui sarebbe utile stabilire lunghezza e larghezza
della pagina, interlinea etc. (potrebbe essere scelto il formato
usobollo) nonchè la forma della scrittura che potrebbe esser il
formato testo (codice ASCII).
La sottoscrizione potrebbe essere autografa ed inserita in
ricorso tramite "scanner" (lettore ottico) oppure sostituita
cosi come dispone l'art. 3 D. l.vo n. 39 del 12.2.93 .
Il pagamento del bollo potrebbe essere realizzato con un
versamento apposito.
Se lo studio legale è collegato in rete con il Tribunale la
presentazione del ricorso può in questo modo avvenire in
tempo reale (a mezzo "modem" e linea telefonica) senza che il
professionista debba muoversi dallo studio .
La notifica poi avverrebbe mediante consegna di mezzo
informatico di contenuto uguale all'originale e verrebbe fatta
risultare, sempre in modo informatico, anche a seguito di
memorizzazione in (apposita) rete.
Si potrebbe sollevare una obiezione; il soggetto privato che
riceve la notifica di un ricorso (circostanza possibile
nell'ipotesi di controinteressati) con la consegna di un floppy
disk può rendersi conto del contenuto dello stesso se non
dispone di un pc?
Il problema non è invero molto diverso da quello di un
analfabeta che riceve la notifica di un ricorso cartaceo e
comunque si può facilmente risolvere istituendo presso ogni
Comune o ufficio giudiziario un servizio (anche
automatizzato, vale a dire senza personale ) dotato di
personal computer per la stampa gratuita degli atti giudiziari
informatizzati .
La costituzione in giudizio del ricorrente, della
Amministrazione intimata e degli altri soggetti processuali
avverrebbe con il deposito dell'atto con il mezzo informatico
ed anche la produzione dei documenti dovrebbe avvenire in
modo informatico mediante introduzione degli stessi nel
floppy disk tramite scanner (se si tratta di documenti su
carta).
Il fascicolo tenuto in cancelleria sarebbe totalmente
informatizzato con il vantaggio (oltre alla riduzione dei tempi
e dei costi) di avere dentro gli schemi di tutte le possibili
decisioni che si dovranno assumere sulla controversia.
La sospensiva verrebbe scritta in modo informatico in tempo
reale rispetto alla assunzione della decisione in Camera di
consiglio.
La decisione assunta in Camera di consiglio verrebbe
riportata in rete in tempo reale.
Passiamo all'istruttoria.
Gli atti amministrativi non prodotti verrebbero acquisiti
tramite rete (tutte le reti, specialmente quelle della P.A.,
dovrebbero essere interconnesse senza soluzione di continuità)
e lo stesso avverrebbe per reperire leggi e precedenti di
giurisprudenza.
Il tutto può essere fatto anche attraverso agenti intelligenti
che agirebbero automaticamente al momento della
presentazione del ricorso.
E veniamo alla fase della decisione.
Tutto quanto avviene nell'udienza di discussione (arringa
difensiva etc.) verrebbe registrato in forma digitale (vale a
dire con conversione in bit) a mezzo strumenti audio-video e
conservato in rete; ogni parte di essa sarebbe sempre
reperibile e collegabile alla controversia di competenza
attraverso il ricorso ad un fascicolo virtuale.
La ricerca di ulteriori precedenti giurisprudenziali e delle
norme necessarie alla decisione avviene sempre a mezzo rete
(il collegamento telematico con parlamento e assemblee
regionali dovrebbe consentire l'accesso anche agli atti
parlamentari).
La redazione della sentenza avverrebbe in ipertesto, con la
possibilità di inserire nella stessa oltre lo scritto anche fonti in
video o sonore (c.d. multimedialità), mentre i magistrati (tutti
collegati telematicamente fra loro e con gli uffici)
opererebbero in work group.
La sentenza digitalizzata verrebbe resa pubblica mediante
inserimento in rete e disponibile "on line" in tempo reale
rispetto alla pubblicazione.
La copia autentica verrebbe rilasciata in copia informatica o
cartacea a seconda della richiesta.
Le comunicazioni agli avvocati collegati in rete con l'ufficio
giudiziario avverrebbero in tempo reale e in modo
informatico.
L'appello: il fascicolo informatico verrebbe inviato al Giudice
di grado superiore tramite rete in tempo reale e così via per
tutti gli altri aspetti non trattati.
4.- CONCLUSIONI
In definitiva realizzando un progetto di informatizzazione
globale della giustizia amministrativa si creerebbero tante
banche dati "on line" interconnesse contenenti non solo tutte
le sentenze in forma integrale ma anche gli avvenimenti
dell'intero processo con la possibilità, attraverso la
combinazione di fascicolo reale e virtuale, di avere la
conoscenza di tutto quanto realmente avvenuto.
In questo modo il processo verrebbe ad essere celere (per le
controversie ripetitive si potrebbe pensare anche al tempo
reale), estremamente trasparente ed alla portata di tutti in
conseguenza dell'abbattimento dei costi.
E gli ultimi check up sullo stato della giustizia
amministrativa dimostrano che di queste qualità oggi c'è
veramente bisogno.
Nell'attesa è bene che i contributi teorici crescano non solo
per creare quel retroterra indispensabile all'impiego proficuo
delle innovazioni ma anche perchè l'evoluzione tecnologica
corre ormai più velocemente delle decisioni politiche e delle
stesse riflessioni culturali .
(16.07.96)
Dott. Francesco Brugaletta, Magistrato T.A.R. CATANIA