Segnalazioni


3. Fax a L'Espresso

All'attenzione del direttore, Dott. Claudio Rinaldi
Da : Alex Palmese, presidente del Club Roma Telematica
Data : 08/06/95

Gentile Direttore,

a pagina 66 del numero 23 della vostra rivista abbiamo notato un articolo sul mondo della telematica intitolato "Ma che modem di rubare": in quelle due pagine viene evidenziata una serie di terribili reati che vanno dalla pedofilia al terrorismo, dallo spionaggio alla contraffazione di banconote (!), dal traffico di droga (!!) al riciclaggio di danaro: in questa visione eccessivamente allarmistica (più adatta ad un rotocalco scandalistico che alla vostra autorevole testata) non solo si confonde spesso telematica ed informatica, ma a nostro avviso si ignora totalmente che gran parte di quegli stessi reati non vengono effettuati "grazie" alla telematica ma "anche" tramite le vie telematiche, proprio come avviene da decenni via telefono, via radio, ed anche per posta!

Il nostro Club, che conta circa cinquanta soci tra sysop ed utenti di sistemi amatoriali di Roma e provincia, è stato fondato meno di un anno fa con lo scopo di far conoscere, diffondere, smitizzare e soprattutto difendere la telematica, in particolare quella amatoriale, e la pubblicazione di quel vostro articolo ha provocato molto stupore tra i nostri soci, ma anche in tutti quegli utenti e sysop onesti che, vi assicuriamo, sono la stragrande maggioranza dei "telematici" italiani.

Ci sentiamo in dovere di farvi rilevare che affermazioni come quelle contenute nell'articolo "Ma che modem di rubare" fanno apparire il mondo della telematica (ma anche dell'informatica in generale) come un ricettacolo di banditi, e che possedere un modem, definito addirittura "un'arma in vendita liberamente, a prezzi decisamente contenuti", sia un reato o quanto meno uno strumento negativo, che permette di commettere gravi reati ("mettendo a punto piani diabolici amigliaia di chilometri di distanza").

Così come il solo possedere un computer e uno scanner, sempre secondo l'articolo, consentirebbe di produrre banconote false realizzando "dei lucidi quasi perfetti" come quelli di tal Kaled Al Farrai, cittadino giordano, dimenticando che non basta uno scanner per falsificare dei dollari e che il danaro falso viene prodotto da decenni, anche quando computer e scanner da 16 milioni di colori a 1200 dpi non esistevano neanche nei libri di fantascienza...

Con questo comunicato non si pretende certamente di affermare che la telematica sia esente da problemi simili a quelli che, seppur in modo "colorito", vengonodescritti nel vostro articolo, o che di tali problemi non se ne debba parlare!
Anzi, una delle iniziative del CRT è stata la creazione di una specie di "rivista virtuale" chiamata "Immaginario", che viene da noi pubblicata su Internet e nella quale cerchiamo di affrontare, in modo per quanto ci è possibile serio e metodico, i problemi derivati dall'introduzione del nuovo strumento telematico.

Vorremmo quindi più modestamente farvi sapere che a nostro avviso si dovrebbe più obiettivamente far comprendere al lettore che la telematica è solamente uno strumento, e che come tale può -purtroppo- essere utilizzato anche per scopi non leciti, alla stregua del telefono, del fax, delle radio e della posta (per i quali non ci risulta che siano stati pubblicati articoli altrettanto "scandalistici", ad esempio additando la Telecom come complice della mafia, in quanto fornisce quest'"arma" per organizzare attentati a prezzi "decisamente contenuti"...).

La telematica è un mondo che sta evolvendosi e soprattutto si sta avvicinando-per fortuna- a quella "telematizzazione di massa" che da tempo noi, attori e spettatori della telematica amatoriale, cerchiamo di promuovere in quanto la riteniamo un necessario strumento per la libertà di comunicazione che dovrebbe essere alla base della moderna democrazia. Ma con dispiacere dobbiamo anche far notare che gli articoli di taglio scandalistico, demonizzando quasi sempre ingiustamente la telematica in toto, non fanno che danneggiare l'immagine di questo nuovo mezzo di comunicazione, contribuendo quindi a rallentare il processo di modernizzazione della società.

Rimaniamo a vostra disposizione per qualunque ulteriore chiarimento o informazione, e vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Alex Palmese
Presidente del CRT, Club Roma Telematica


Pagina precedente