Il 10 novembre 1988 la Commissione Europea pubblicava il Libro Verde "Il
Diritto di Autore e le sfide tecnologiche", in cui veniva tracciata la
linea d'azione comunitaria per l'armonizzazione della tutela di autori,
produttori, interpreti ed esecutori con particolare riguardo ai mutamenti
tecnologici in atto.
Sulla base del programma di interventi che veniva prefigurato nel Libro Verde
sono state adottate le seguenti tre direttive:
- Direttiva 91/250 sulla tutela giuridica dei programmi per elaboratore (già
recepita in quasi tutti gli Stati membri).
- Direttiva 92/100 sul noleggio, il diritto di prestito e taluni diritti
connessi al diritto d'autore (anch'essa recepita in quasi tutti gli stati
membri).
- Direttiva 93/98 concernente l'armonizzazione della durata di protezione del
diritto di autore e di alcuni diritti connessi (in corso di recepimento anche
nel nostro Paese).
Manca ancora all'appello una quarta direttiva a completare il programma d'azione
fissato dalla Commissione: quella che riguarda la tutela giuridica delle banche
di dati. Il progetto di direttiva sta riscontrando difficoltà e lentezze nella
sua adozione, che è già "slittata" diverse volte rispetto ai termini
in origine previsti. Il testo originario dell'aprile 1992 è stato modificato
dal Parlamento Europeo e ripresentato dalla Commissione il 4 ottobre 1993 (doc.
COM/93/464def.-SYN393). Un accordo recentemente intervento per sciogliere le
ultime divergenze sul testo tra la Commissione ed il PE rende concreta l'ipotesi
di una adozione definitiva della direttiva entro i prossimi mesi.
Il progetto di direttiva sui "database" riguarda sia la tutela delle
banche di dati "tradizionali", ovvero quelle che raccolgono in modo
sistematico un insieme di meri dati, sia anche le nuove banche di dati di tipo
multimediale, quelle cioè che raccolgono e presentano (on-line o su CD-ROM)
opere o parti di opere, informazioni ed altri materiali che siano selezionati ed
organizzati attraverso procedure elettroniche in grado di renderle accessibili e
consultabili dall'utente.
È facile intuire l'importanza che la nuova direttiva avrà per la
tutela delle opere multimediali, al di là delle singole opere e del software
che vi sono contenuti, che rimarranno, ove ne posseggano i presupposti,
autonomamente ed individualmente tutelati.
L'autore del database vedrà riconosciuto e tutelato lo sforzo creativo (ma
anche l'investimento economico) operato con la scelta, la selezione e
l'assemblaggio dei dati o delle opere raccolti. Nella normativa futura la banca
di dati ed il suo funzionamento sono esplicitamente protetti tramite la
previsione di specifiche autorizzazioni necessarie per effettuarne la
riproduzione, la traduzione, l'adattamento, l'alterazione, la distribuzione, la
comunicazione e l'esposizione al pubblico.
Viene poi introdotta una tutela "sui generis" (limitata a 15 anni
dalla creazione o dalla comunicazione al pubblico) volta a prevenire
l'estrazione sleale di informazioni e il reimpiego non autorizzato della banca
dati o di parte di essa per scopi commerciali.
Tra gli altri aspetti che saranno toccati dalla direttiva, viene previsto un
obbligo di garantire a tutti l'accesso alla banca di dati a condizioni eque e
non discriminatorie nel caso in cui ad essere titolare della stessa sia una
pubblica amministrazione, ovvero nel caso in cui essa sia l'unica fonte di
informazioni disponibile su una determinata materia.
Completato il quadro di azione fissato nel 1988, le prossime tappe
dell'azione comunitaria stanno per essere profilate in un nuovo Libro Verde
dedicato alla "Protezione della Proprietà Intellettuale nella Società
dell'Informazione", attualmente in corso di preparazione da parte della DG
XV della Commissione.
In esso verrà tracciato il nuovo programma di azione e di armonizzazione
comunitaria sulla materia, sulla base dei risultati di una serie di audizioni
pubbliche e di un questionario curato dalla Commissione nel corso del 1994 e di
altri recenti documenti, tra cui il report del Bangemann Group al Consiglio
Europeo di Corfù del giugno 1994 e varie Comunicazioni della Commissione che ne
sono seguite.
Il Libro Verde affronterà in una visione-quadro ed in maniera organica tutti
gli aspetti concernenti il diritto d'autore ed i diritti connessi e le sue
implicazioni di fronte alle nuove tappe raggiunte dallo sviluppo delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Oltre a quelli appena visti, una serie di numerosi altri atti comunitari, già
adottati o prossimi all'adozione, esplicheranno i loro effetti, diretti o
indiretti, sullo sviluppo della "società dell'informazione" e sulla
progressiva armonizzazione della tutela della proprietà intellettuale in
Europa. Ne citiamo i principali:
- Direttiva 93/83 in materia di radiodiffusione via satellite e di
ritrasmissione via cavo (approvata nel settembre del 1993 ed attualmente in
corso di recepimento nei Paesi membri).
- Progetti di direttiva sulla protezione degli individui in relazione
all'elaborazione di dati personali e sulla protezione dei dati personali e della
privacy nelle reti di telecomunicazione digitali (entrambi i progetti sono in
attesa di una seconda lettura da parte del Parlamento Europeo).
- Progetto di Direttiva sul coordinamento delle normative applicabili alla copia
privata di opere musicali ed audiovisive (la proposta ufficiale della direttiva
sarà sottoposta dalla Commissione al PE entro l'anno).
- Progetto di Direttiva sulla protezione dei diritti morali degli autori (la
proposta ufficiale della direttiva è attesa dalla Commissione entro l'anno).
- Studio della Commissione sulle "Collecting Societies" (in corso).
- Progetto di Libro Verde sulla protezione legale delle trasmissioni criptate
(atteso dalla DG XV entro i prossimi mesi).
- Progetti-pilota nell'ambito del Quarto Programma Quadro di Ricerca volti alla
ricerca e allo sviluppo di soluzioni tecniche per tutelare dalla pirateria i
materiali digitali coperti da copyright; risultati importanti in questo campo
erano già stati raggiunti nei precedenti Programmi Quadro, in particolare, nel
contesto del programma ESPRIT, con il progetto CITIED (Copyright in Trasmitted
Electronic Documents).
L'Unione Europea sta inoltre partecipando alle negoziazioni OMPI per
l'adozione di un possibile Protocollo alla Convenzione di Berna in cui saranno
ridefiniti o specificati i temi della Convenzione tenendo presenti i problemi
nel campo del diritto d'autore seguiti all'avvento della multimedialità.
L'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale organizza da tempo
"symposium" internazionali per la discussione su questi temi e,
contestualmente, le sessioni di tale Comitato di Esperti incaricati di mettere a
punto il Protocollo. La prossima riunione del Comitato di Esperti si terrà a
Ginevra il prossimo settembre. Il prossimo convegno OMPI si terrà vece
proprio nel nostro Paese, per la precisione a Napoli dal 18 al 21 ottobre.
(22.06.95)