La nascita delle nuove tecnologie della comunicazione sta creando, come
succede sempre con nuove le frontiere, la possibilità di reati o di
comportamenti scorretti a cui non era possibile pensare prima.
Ipotizziamo , ad esempio, la tenuta della contabilità per via telematica, su
sistemi che sono ubicati in paesi stranieri, il che renderebbe ben complesso il
controllo con i normali mezzi. Non sono un giurista, ma penso che realizzare una
perquisizione su un computer a Santa Cruz, o a Taiwan o nei paesi dell'est sia
almeno difficile.
Un altro problema è quello delle differenti legislazioni tra le nazioni. Per
esempio, nelle recenti Regionali, il server WWW di Forza Italia avrebbe potuto
essere oscurato prima del voto, perché installato a Milano, quello di Badaloni
era negli Stati Uniti: e quindi?
Prendiamo la pubblicità comparativa, proibita sostanzialmente in Italia ma
ammessa in altri paesi: basta mettere il sito altrove per poterla fare?
C'è poi il problema della pornografia, regolamentata in modo vario nelle varie nazioni: tutti ricordano film consigliati ai bambini in alcuni paesi e vietati ai minori di 18 anni in Italia: ed allora? La pornografia in INTERNET genera gigabytes di traffico, è sostanzialmente accessibile da tutti senza restrizione di età. Oggi gli utenti del WWW sono stimati in circa 2.000.000, ma tra poco , 4-5 anni, saranno 25.000.000: ed allora?
E lo scambio , la vendita di prodotti, merci, servizi che sostanzialmente
escludono norme protezionistiche, che consentono di acquistare e vendere
prodotti non conformi alle leggi dei paesi dove verranno utilizzati? La tutela
del consumatore, dei diritti di chi acquista con leggi che variano da paese a
paese, e sostanzialmente in INTERNET, non esistono? L'acquisto per via
telematica configura un nuovo (e strano) modo di acquistare: si paga un prodotto
che non si è visto, non si è provato (e qui sarebbe molto simile a quanto si
fa in un catalogo di vendita per corrispondenza) ma soprattutto lo si paga PRIMA
e non alla consegna. Il venditore è completamente protetto, ma chi acquista? Un
mercato stimato di circa decine di miliardi di dollari nel 2000 (fonte Internet
Society) senza regole è molto più pericoloso di un sysop che legge la posta
degli abbonati!
In ultimo, uno dei campi in cui l'extraterritorialità è da sempre stata richiesta è quello del gioco d'azzardo: stanno nascendo su INTERNET siti (registrati come .org per sfuggire dalla registrazione Nazionale del domain), dove si possono giocare soldi veri, vincere o perdere. E per realizzare un blackjack, dadi, un poker, una slot machine, una roulette non ci vuole molto impegno, tecnologicamente parlando. Su WWW attualmente si può fare con 3 o 4 cgi-bin in poche ore
Eccomi arrivato alla fine dell'intervento con la soluzione ai problemi...
Non ne vedo per ora, nè di semplici nè di vicine anche perché, se si vogliono
imporre delle regole, bisogna sapere come fare per farle rispettare.
E come fare? Esitono, in effetti, strumenti tecnici (firewall ecc), ma per ora
mi sembrano totalmente al di fuori della comprensione dei legislatori. Lo
vedreste il magistrato inviare un fax alla stazione dei carabinieri:
"Pregasi provvedere ad installazione di un firewall verso IP del domain
www.casino.org sui router della provincia di Milano..."?
La soluzione è una legge che analizzi in modo globale il problema, una nuova
società, nuovi reati, e che nasca anche dalla collaborazione tra le Nazioni, in
particolare con una forte patecipazione all'interno della
Comunità europea. In fondo, telematicamente parlando, l'Europa è un'isola,
come gli altri continenti, e gli strumenti per far rispettare una legge sono
applicabili per piccole o grosse isole, molto più che per Nazioni. Uno
strumento come quello del firewall, se usato con intelligenza e democrazia, una
conoscenza dei routing, delle vie di accesso e distribuzione delle informazioni,
permetterebbero un controllo di molti dei reati ipotizzati. Per altri solo
accordi internazionali possono garantire quello che ormai, come molti dicono, è
il nuovo FAR WEST dei fuorilegge e dei rapinatori. Il paragone è quanto mai
calzante se si pensa a quello di cui stiamo parlando: le nuove frontiere, una
terra di nessuno, dove le leggi le fa il più forte. Senza sceriffi, almeno per
ora.
(21.06.95)
Il dr. Sergio Pillon, Medico, esperto di Telemedicina, è il Responsabile
Tecnico della Rete Civica Romana