12. Informatica giuridica: uso delle telecomunicazioni di massa di
Valentino Spataro
Questioni generali
L'apprendista giurista, il procuratore legale, fa pratica presso studi
legali. L'esigenza è evidente: la necessità di imparare il mestiere
stando a contatto con gli avvocati. In Inghilterra ci sono gli Inn, potremmo
definirli 'collegì dove avvocati e apprendisti vivono insieme.
La telematica abbatte ogni barriera fisica. Ricordo con entusiasmo il
messaggio di una ragazza su agorà che dice: scrivetemi via mail, non
telefonatemi: sono sorda !
Il giurista che vuole parlare di diritto esistente trova già molto
materiale prelevabile su internet, e aree di discussione nei vari
newsgroup.
Però le discussioni si limitano a richiamare la disponibilità di
"summae"
presso altri siti WWW o FTP.
Parlare di diritto vigente è abbastanza semplice, e già costruittivo: un
utente pone il problema, un esperto risponde, gli altri esperti lo
correggono, gli altri utenti completano il problema chiedendo spiegazioni
su casi più particolari, cosa che serve a capire a fondo la norma.
Se Irnerio avesse avuto questo strumento ! Glossatori e Commentatori hanno
già scritto e tramandato il metodo giuridico che sintetizzo a braccio:
esporre il problema, dare la soluzione, prevedere le critiche, e
rispondervi.
Uno stile mentale che dovrebbe essere seguito da chiunque esprime un
commento o una opinione. Tanti giornali accusano internet di diffondere la
pedofilia e la pornografia. Provimo a fare un po' di autocritica e
guardare la stampa pornografica, oppure la televisione dopo le 23.00. Forse
non è un fenomeno limitato a Internet, quindi una obiezione mal posta.
Ma chi vuole affrontare temi nuovi ?
E' il problema in cui mi sono scontrato per mesi nelle reti fidonet
compatibili, dove le discussioni settoriali possono essere condotto molto
più proficuamente che su internet, oltre che a costi del tutto inferiori.
Tant'è la moda di internet, aspetteremo che si torni, alle prime bollette,
alla tecnologia fidonet.
Le proposte possono essere affrontate in varie aree: aperte al pubblico,
aperte ai soli sysop, aperte a solo pochi "eletti", via matrix.
Le discussioni aperte al pubblico sono le più entusiastiche all'inizio.
Durano 3 mesi e la vuotezza di contenuti portano al ridimensionamento
dell'area e talvolta allo stravolgimento (si parla di tutt'altro o si
litiga per questioni personali), per poi giungere alla chiusura se non si
fa qualcosa. Così la sysop.italia, e, si teme, per l'Alcei che resiste in
quanto strumento di comunicazione tra fidonet e internet.
I giuristi in queste aree non scrivono: è troppo grande lo sforzo di
divulgazione delle idee da proporre, tanto da impedire lo sviluppo
verticale della discussione: è come se un informatico spiegasse a dei
giuristi il linguaggio macchina. Non ci si segue.
Tuttavia il giurista deve seguire queste aree: numerosi spunti di
riflessione verranno proposti dai destinatari delle sue speculazioni
giuridiche, oltre che trovare riferimenti a materiale interessante.
Trovare messaggi interessanti è comunque una fatica in termini di tempo, e
generalmente essi sono, nel migliore dei casi, il 10%. Ma la qualità delle
osservazioni merita la fatica. Meglio l'archiviazione sul proprio hard disk
per poi fare una ricerca su tutta la directory dove i messaggi sono
contenuti.
Quelle aperte ai soli sysop hanno delle caratteristiche molto marcata: il
senso di appartenenza ad una elite (senza che questo sia negativo) e ad un
forte nocciolo di culture e ideologie comuni, pur nella diversità di
vedute.
La maturazione delle discussioni tra i sysop è molto maggiore, in quanto i
sysop, per interesse e per obbligo, leggono sempre l'area, e si trovano
aggiornati con messaggi generalmente di un livello maggiore.
Da queste aree arrivano spunti per risolvere i dettagli che una soluzione
generale non considera. In breve: si possono approfondire tutte gli aspetti
relativi ad una proposta sicuri che, se le critiche vengono ascoltate, il
testo che ne esce è certamente valido.
In queste aree i giuristi scrivono e partecipano attivamente, in sinergia
con una maggioranza di altri sysop, ma spesso in contrasto con la parte
restante che teme, nel rapporto tra tecnici e giuristi, di perdere il
potere di decidere in tutta autonomia.
Di recente la discussione se la rete può, nel persona dei coordinatori,
entrare in sistemi chiusi, non accessibili da nessuno nemmeno nel menù
principale, per verificare le attività svolte, ed eventualmente
allontanare dalla rete le bbs che, così protette, svolgono attività
"presumibilmente" illegali. La libertà di fare quello che si vuole
nella
propria bbs prevale ancora sull'esigenza di non avere nella rete bbs
pirata. Questo per un limite della policy quando è stata scritta la prima
volta.
Quindi a volte si è costretti a ripetere tutto perché alcuni sysop si
sentono toccati nella loro indipendenza, e per non perdere la sovranità
assoluta criticano senza costruire.
Fortunatamente la maggior parte ritiene che per gestire una bbs alcune
regole vadano rispettate, e sono disposti a individuarle insieme per
applicarle.
I migliori risultati si ottengono invece nelle aree riservate a pochi. A
questo punto la sinergia è massima, e capita che vere e proprie
discussioni vengano condotte giornalmente, approfondendo al massimo i
problemi, e trovando soluzioni comuni, in perfetto accordo, e senza perdere
tempo nel rispiegare le cose.
L'ideale è che a queste aree vengano affiancate altre aperte a tutti, in
modo che i risultati delle discussioni ottenute nelle aree chiuse vengano
poi messe al vaglio del pubblico commento nelle aree aperte a tutti.
A questo punto i risultati sono veramente eccellenti finché si resta in
ambito giuridico.
Resta la posta matrix, o email privata internet. Questa è indispensabile
per chiedere approfondimenti agli autori dei documenti che si possono
trovare nelle reti.
La mancanza di un indirizzo email può essere determinante per scartare una
fonte che, diversamente, sarebbe di estremo interesse, ma, non compresa,
diventa inservibile.
Quello che manca ancora è una cultura dell'uso della posta elettronica. I
gestori e i mass media reclamizzano il WWW. Questo è solo un primo, lento,
approccio per trovare informazioni sulle reti, poi resta la posta
elettronica.
Gli utenti in tutto questo si limitano a presentare osservazioni. Non si
troveranno utenti disposti ad aprire il portafoglio per sostenere
attività, se non in casi estremamente marginali.
L'utente vuole la risposta sicura, definitiva, ai problemi, e nelle forme
più congeniali, cioè direttamente attraverso la posta elettronica che gli
arriva sul computer, non consultando biblioteche telematiche.
Il giurista invece vuole le biblioteche giuridiche, tipo Inforum per
esempio, perché può prelevare i testi per poi leggerli comodamente
stampati alla propria scrivania. Le valutazioni su questi documenti
tuttavia non usciranno così velocemente come si fosse in una conferenza
elettronica in quanto pensare richiede tempo.
Spesso un argomento viene assimilato in mesi (penso al pgp, all'alias, alla
riservatezza e alla proprietà della posta elettronica, tutti problemi
affrontati e risolti in mesi tramite fidonet).
Talvolta l'argomento trova immediato seguito presso tutti: è il caso della
firma elettronica, proposta dal sottoscritto nelle aree dopo aver letto un
interessante articolo su una rivista giuridica, e subito fatto proprio da
tutta la comunità telematica.
Un'ultima considerazione: fino a due anni fa dipendevamo dagli Stati Uniti
per la letteratura in materia. Finiti gli studi dei giuristi nostrani sulle
soluzioni d'oltreoceano, e grazie allo stimolo del crackdown, si è
approfondito il diritto delle telecomunicazioni in Italia.
Abbiamo già superato gli americani nella consapevolezza e nella soluzione
dei problemi. Se solo usassimo l'inglese lo studio del diritto troverebbe
nell'Italia il fulcro a cui tutto il mondo cablato guarderebbe senza
esitazione.
Questo non significa però che i risultati si vedano più velocemente. A
differenza dell'utente comune il giurista legge i messaggi, li stampa, li
studia, ci pensa il tempo necessario, e poi propone.
Richiede più tempo, ma la qualità è assicurata. L'unico modo per ridurre
i tempi di apprendimento e di valutazione è ... traslocare i giuristi
nella telematica, fornendo loro indirizzi email, e facendoglieli usare.
In questo i gestori tutti dovrebbero farsi carico di tutte le spese di
attivazione, pur di avere un giurista, visto anche che razza di contratti
spesso vengono fatti firmare dai gestori ai loro utenti :-)
Inforum è fallimentare ? Ha pochi interventi ? È la qualità che
conta, e
la certezza che il forum non venga rimosso solo perché pochi lo
frequentano. Basta una idea buona per dare valore all'intero lavoro di
tutti, e, visto che il forum ha raccolto una quantità incredibile di
informazioni anche non ritrovabili altrove, si può dire che il successo
dell'iniziativa è grande, senza alcuna esagerazione.
Manca solo una conferenza a cui tutti, e un'altra solo per i tecnici in
scrittura ma aperta a tutti in lettura, possano partecipare, ma questo è
un altro problema.
(01.09.95)
Valentino Spataro, sysop di Cornucopia bbs solo informazioni e diritto,
laureando con tesi in
diritto, informatica e telematica.
v.spataro@agora.stm.it
http://www.agora.stm.it/htbin/wwx?fi^V.Spataro
fax 02-7610207 24 ore
fax-bbs 02-29528616 dalle 14.00 alle 3.00
2:331/347.0 fidonet
Autorizzati la diffusione per qualsiasi via telematica gratuita e l'uso
personale. Altri usi vanno autorizzati dall'autore.