Posizione della Registration
Authority Italiana sul futuro assetto del registro del ccTLD "it" -
Versione 21 settembre 2001
04.09.01
Date:
Fri, 21 Sep 2001 17:02:45 +0200
Reply-To: Assembly of the Italian Naming Authority
<ITA-PE@NIC.IT>
Sender: Assembly of the Italian Naming
Authority <ITA-PE@NIC.IT>
From: Franco Denoth <denoth@CNR.IT>
Subject: documento RA
Content-type: multipart/alternative;
Pisa, 21 settembre 2001
A tutti gli interessati
In allegato alla presente trasmetto il
documento della RA sul futuro assetto del registro del ccTLD"it". La
posizione e' stata a lungo meditata ed intende perseguire i reali interessi
della comunita' Internet italiana in generale.
Confidiamo che tale documento possa incontrare
il vostro favore ed apprezzeremo utili contributi che ci permettano di
migliorarne l'attuale stesura, al fine di offrire buoni livelli di garanzia ed
efficienza.
Cordiali saluti. Franco Denoth
Posizione della Registration Authority Italiana sul futuro assetto del
registro del ccTLD "it" Versione 21 settembre 2001
Premessa
L'Istituto per le Applicazioni Telematiche del Consiglio Nazionale delle
Ricerche, in virtu' del ruolo riconosciutogli da ICANN, Internet Corporation for
Assigned Names and Numbers, quale autorita' delegata alla registrazione dei nomi
a dominio nel ccTLD "it" ed in considerazione delle attivita' finora
svolte, nonché delle responsabilita' assunte in tale veste, prospetta alla
comunita' Internet italiana una nuova organizzazione del registro che sia
funzionale all'interesse ed alle istanze di tutti gli utenti. IANA e
successivamente ICANN, non hanno formalmente conoscenza dell'attuale assetto del
registro del ccTLD "it", suddiviso nelle sue componenti: la
Registration Authority (RA) e la Naming Authority (NA). Questo e' un fatto
organizzativo interno del registro che puo' essere modificato dal gestore del
registro stesso e cioe', nella fattispecie, lo IAT/CNR (come risulta dal
database di IANA/ICANN alla URL http://www.iana.org/cctld/cctld-whois.htm).
Il cambiamento dovra' essere effettuato senza che le istituzioni governative e
la "Comunita' Internet Italiana" possano ravvisarne conseguenze
negative. Da rilevare anche che e' attualmente in corso la discussione
preliminare sul contratto da stipulare tra ICANN e IAT per il riconoscimento
formale del ruolo dell'Istituto come gestore del registro del ccTLD
"it" e per formalizzare l'accettazione dei servizi Internet forniti da
ICANN stesso. Il settore della registrazione dei nomi a dominio, in quanto parte
centrale dello sviluppo delle comunicazioni via rete, presuppone che l'organismo
ad esso dedicato sia in grado di funzionare in modo snello d'intesa con la
comunita' Internet e le Istituzioni governative del Paese in cui opera. La
proposta in argomento e' coerente con le modalita' organizzative e regolamentari
degli altri ccTLD, ed e' aperta a possibili evoluzioni. Di seguito sono
illustrate le origini del ccTLD "it", i motivi di crisi e l'evoluzione
verso la quale il registro propone di andare.
Storia e stato dell'arte della registrazione dei nomi nel ccTLD
"it"
Com'e' noto, il CNR, prima attraverso il CNUCE, e successivamente attraverso
lo IAT, e' stato delegato da IANA per la gestione del ccTLD "it".
Questo avvenne nel dicembre 1987, contestualmente alla costituzione del ccTLD
"it" e la situazione, da allora, non e' stata modificata. Di norma
IANA e, dal 1998, ICANN non fanno verifiche e non mettono in discussione le
deleghe ai registri dei ccTLD, a meno che non intervengano situazioni di
malfunzionamenti o di disagi gravi per la Local Internet Community (di seguito
LIC). Per quanto riguarda il ccTLD "it", IANA ed ICANN hanno
interpretato le sporadiche lamentele che talvolta sono arrivate da
"utenti" del ccTLD "it" come assimilabili a fisiologici
rumori di fondo comuni agli altri ccTLD. L'organizzazione interna del registro e
la gestione delle varie funzioni non hanno mai interessato IANA ed ICANN. IANA
nel 1994 ha emesso lo RFC 1591 (ftp://ftp.nic.it/rfc/rfc1591.txt) che fissa i
criteri generali di funzionamento dei registri nei ccTLD, lasciando a questi
totale autonomia organizzativa; ICANN nel 1999 ha emesso un ulteriore documento
(http://www.iana.org/cctld/icp1.htm)
che precisa alcuni concetti espressi nel RFC 1591, senza aggiungere precisazioni
per quanto riguarda l'organizzazione dei registri. Altri documenti da parte di
fonti autorevoli si sono occupati dei criteri di gestione dei ccTLD; questi
sono: il "Principles for the management and the delegation of ccTLD" (http://www.icann.org/committees/gac/gac-cctldprinciples-23feb00.htm)
emesso dal Governmental Advisory Committee (GAC) di ICANN ed il "Best
practice for the ccTLD managers" (http://www.centr.org/docs/legal/best-practice.html)
emesso da CENTR. Il primo affronta in particolare il rapporto raccomandato tra i
governi, i registri nazionali ed ICANN, esprimendo il concetto che il registro
gestisce un bene pubblico e che quindi deve agire nell'interesse della LIC, con
una qualche forma di riconoscimento da parte del governo. Il secondo afferma
principi non discordanti con quanto precede e da' dei criteri per assicurare un
buon funzionamento dei compiti principali del registro.
Nessun documento di quelli sopra citati fissa questioni del tipo: quale
dovrebbe essere la tipologia della struttura che gestisce il registro, come si
definisce e si risolve il problema della rappresentanza della LIC, come si
realizza il riconoscimento da parte del governo, come vengono realizzate le
principali funzioni del registro (tipicamente funzioni regolamentari,
amministrative, operative e promozionali). Su questi punti e' lasciato ampio
margine di discrezionalita' e non poteva essere altrimenti, dato che i ccTLD
sono sorti in modo autonomo e, per molto tempo, non si e' avvertito alcun
incentivo ad un reale coordinamento tra di loro. Le necessita' di coordinamento
sono praticamente sorte dopo la costituzione di ICANN, nel 1998, e sono state
progressivamente piu' sentite, anche a seguito della predisposizione degli
schemi contrattuali che ICANN si accinge a stipulare con i ccTLD.
L'attuale assetto della Registration Authority Italiana e della Naming
Authority Italiana risale a molti anni fa ed e' seguito ad un accordo tra i
principali attori del momento e cioe' il gestore del registro ed i grossi
provider; all'epoca gli elementi di discussione erano orientati quasi
esclusivamente verso gli aspetti tecnici legati alla registrazione ed utilizzo
dei nomi a dominio nel ccTLD "it".
La situazione del ccTLD "it" ha caratteristiche di unicita' nel
panorama dei ccTLD a livello mondiale, in quanto le funzioni
"gestionale" e "regolamentare" del registro sono gestite da
due entita' distinte, senza che esista alcun documento formale esplicito che
sancisca i rapporti tra i due organismi.
In anni recenti, con l'affermarsi dell'uso commerciale di Internet in Italia,
e dopo la "liberalizzazione delle registrazioni" avvenuta nel dicembre
1999, la RA ha visto aumentare in modo considerevole le diverse tipologie di
problematiche relative alle registrazioni dei nomi a dominio. L'enorme richiesta
di registrazioni ha comportato problemi a cui la RA ha dovuto far fronte in
tempi rapidi, modificando ed ampliando notevolmente le proprie risorse umane e
strumentali impiegate in questa attivita'; in particolare la RA ha implementato
ed adottato tutta una serie di strumenti che consentono oggi di gestire con
efficienza la registrazioni dei nomi a dominio rispondendo in tempi rapidi
all'esigenza dell'utenza.
Nello stesso periodo le principali attivita' della NA sono state rivolte
essenzialmente alle modalita' concernenti la risoluzione delle dispute sui nomi
a dominio e alla manutenzione delle nuove regole di naming in vigore dal
dicembre 1999. Tutto cio' e' avvenuto nel momento in cui la RA ha visto
aumentare sempre piu' la sua esposizione verso l'utenza e verso gli enti
governativi accollandosi le responsabilita' derivanti dall'attivita' di gestione
della registrazione dei nomi a dominio senza che vi fosse un ruolo decisionale
proporzionato alle conseguenti responsabilita' assunte. Per contro la NA ha, in
piu' occasioni, dato prova di non poter adeguatamente rispondere alle esigenze
connesse alle funzioni "gestionale" e "regolamentare" del
ccTLD "it". In questa situazione, e' emersa progressivamente
l'esigenza che l'attivita' regolamentare sia portata all'interno del registro
stesso, in modo da essere strettamente legata con la funzione gestionale, in
analogia a quanto gia' avviene per gli altri ccTLD. Certi fenomeni, come quello
del cybersquatting hanno poi acceso l'interesse della classe politica che ha
elaborato proposte di legge che andavano nella direzione di modificare
l'equilibrio a suo tempo stabilito, ed in particolare di non riconoscere un
ruolo alla NA.
La Local Internet Community del ccTLD "it" (LIC)
Con tale espressione si intende l'insieme delle realta' aventi un interesse
nelle registrazioni dei nomi a dominio nel ccTLD "it". Allo stato
attuale la LIC del ccTLD "it" e' di fatto identificata nella NA e nei
provider/maintainer con i quali lo IAT/CNR ha stipulato un contratto, pur
essendo indispensabile un reale allargamento a tutte le altre componenti.
La nuova organizzazione proposta L'organizzazione del registro del ccTLD
"it" e' strutturata in due funzioni fondamentali:
1. regolamentare 2. gestionale
Funzione regolamentare - Comitato di regolamentazione La funzione
regolamentare e' attribuita al "Comitato di regolamentazione",
istituito presso lo IAT/CNR, che ha il compito di definire le regole su cui
opera il registro per l'assegnazione dei nomi a dominio nel ccTLD
"it".
Struttura e funzionamento del Comitato di regolamentazione Il Comitato e'
nominato con un provvedimento amministrativo del Direttore dello IAT ed e'
composto da un totale di 14 membri e precisamente da:
* 6 esperti designati dalla LIC in rappresentanza delle istanze variamente
collegate all'assegnazione dei nomi a dominio nel ccTLD "it". La LIC,
nelle modalita' che riterra' opportune, designera' propri candidati che siano
espressione dell'offerta e della domanda di servizi Internet (Internet Provider,
utenti commerciali, esperti tecnici, legali, utenti finali, ecc), da proporre
come membri componenti del Comitato; * 7 esperti nominati dal Direttore dello
IAT; alcuni di essi potranno eventualmente appartenere a enti esterni allo IAT,
anche di "area governativa", con competenze strategiche nel settore
dei nomi a dominio; * il direttore dello IAT, o persona da lui designata.
I componenti del Comitato di regolamentazione rimangono in carica per un anno
e possono essere confermati nell'incarico per non piu' di ulteriori due mandati
consecutivi.
Il "Comitato di regolamentazione" elegge nel suo seno il
Coordinatore che deve essere persona diversa dal responsabile del registro e da
eventuali membri dipendenti dallo IAT, nonché il segretario, che potra' essere
anche persona non appartenente al Comitato di regolamentazione.
Le spese relative alle missioni sono a carico del registro e saranno
liquidate in osservanza dei regolamenti amministrativi del CNR, sulla base delle
spese effettivamente sostenute e documentate.
Il "Comitato di regolamentazione", in presenza di particolari
problemi potra' avvalersi della consulenza di esperti esterni, previa
accettazione di almeno i 2/3 dei componenti del Comitato stesso.
Il "Comitato di regolamentazione" viene convocato dal Coordinatore,
che ne stabilisce l'ordine del giorno, in via ordinaria, almeno quattro volte
l'anno ed in via straordinaria quando ne faccia istanza un terzo dei suoi
componenti. L'avviso di convocazione contenente l'ordine del giorno della
riunione e' comunicato per posta elettronica almeno dieci giorni prima della
riunione stessa; in caso di riunione straordinaria la convocazione deve essere
trasmessa almeno quattro giorni prima della riunione stessa.
Per la validita' delle riunioni del comitato e' necessaria la presenza di
almeno due terzi dei componenti. In caso di assenza del Coordinatore le riunioni
sono presiedute da un Coordinatore di seduta eletto tra i presenti.
Le deliberazioni del Comitato sono adottate a maggioranza dei presenti; in
caso di parita' prevale il voto del Coordinatore. I verbali delle riunioni del
Comitato sono redatti dal Segretario ed inviati, per l'approvazione, a tutti i
componenti del Comitato a cura del Coordinatore. In caso di assenza del
Segretario si provvede alla designazione di un segretario di seduta tra i
presenti. Copia dei verbali approvati dal Comitato viene resa pubblica mediante
pubblicazione sul sito Web del registro. Il Comitato di regolamentazione si
riunisce di norma presso la sede del registro.
Compiti e funzioni del Comitato di regolamentazione.
Il Comitato stabilisce i principi e le linee generali che presiedono alla
registrazione, assegnazione, mantenimento e cancellazione dei nomi a dominio nel
ccTLD "it". In particolare, il Comitato ha competenza su tutti gli
argomenti inerenti la regolamentazione dei nomi a dominio nel ccTLD
"it", tra cui: . definisce gli standard tecnici che rappresentano i
presupposti necessari ed indispensabili per la registrazione dei nomi a dominio
sotto il ccTLD it; . decide quale possa essere l'utenza del registro; .
identifica i requisiti che deve avere un registrante e la formulazione di
assunzione di responsabilita' che dovra' sottoscrivere; . definisce la
struttura del sottoalbero dei nomi del ccTLD "it"; . valuta e
dispone in materia di limitazioni nella registrazione di nomi a dominio e
formula le liste dei nomi a dominio non disponibili per una libera assegnazione;
. valuta le questioni relative alla privacy inerenti il trattamento e la
diffusione dei dati collegati alla registrazione di un nome a dominio (database
WHOIS) . indica le modalita' per la risoluzione delle dispute e le procedure
per la loro attivazione.
Il Comitato di regolamentazione individua spazi di discrezionalita' per la
funzione gestionale in modo da poter superare le difficolta' derivanti
dall'applicazione delle regole stesse in situazioni non chiaramente previste.
Per le tematiche legate alla "Internet Governance" e correlate
all'assegnazione dei nomi a dominio nel ccTLD "it", il Comitato di
regolamentazione stabilira' se necessario contatti con organismi governativi per
opportune informazioni o collaborazioni.
La funzione gestionale
La funzione gestionale e' suddivisa nei seguenti settori:
. Relazioni Esterne e Internazionali . Tecnica e sviluppo .
Registrazione . Amministrazione Relazioni Esterne e Internazionali
Rientrano in detta funzione le attivita' di supporto agli utenti del registro
attraverso l'help-desk telefonico, cartaceo, e-mail, ecc. In tale settore sono
curate le attivita' di formazione gia' in essere, come i corsi rivolti ai
provider/maintainer sulle registrazioni dei domini Internet nel ccTLD
"it", sugli aspetti legali e giuridici connessi alla registrazione dei
nomi a dominio, sul domain name system e sui sistemi operativi. Accanto ai corsi
tradizionali sopra citati ed in sintonia con l'evoluzione tecnologica nel
settore saranno sperimentati nuovi strumenti come ad esempio la "teleformazione".
In tale ambito e' curata anche la pubblicazione quadrimestrale di una newsletter
relativa alle principali attivita' del registro e sono organizzati incontri
specifici su alcuni temi ed argomenti di interesse della LIC. Il settore
relazioni internazionali si occupa di seguire i lavori e di tenere i contatti
con le varie organizzazioni internazionali che si dedicano alla gestione e
sviluppo del DNS, quali ICANN, CENTR e RIPE.
Funzione tecnica e di sviluppo
La funzione tecnica e di sviluppo si occupa delle attivita' sistemistiche e
di sviluppo necessarie ad assicurare un funzionamento del registro al passo con
i tempi, di livello qualitativamente elevato e in grado di rispondere al meglio
alle necessita' ed alle richieste della LIC del ccTLD "it".
Nell'ambito di tale funzione vengono sviluppati gli strumenti di gestione
delle registrazioni dei nomi a dominio, la gestione e la manutenzione ordinaria
e straordinaria della parte software ed hardware del parco macchine della RA, la
manutenzione e l'aggiornamento dei servizi erogati (DNS, WHOIS, posta
elettronica, ecc), le problematiche inerenti la sicurezza della rete, ecc. Il
settore dedica particolare attenzione alla sperimentazione di nuove tecnologie.
Funzione di registrazione
La funzione di registrazione sovrintende ed organizza le attivita' operative
inerenti le nuove registrazioni dei nomi a dominio nel ccTLD "it", il
mantenimento e la gestione dei nomi gia' registrati, le attivita' relative ai
cambi provider/maintainer, le cancellazioni, i cambi dei contatti amministrativi
e tecnici, ecc.
Funzione di amministrazione
Nell'amministrazione sono svolte le attivita' concernenti la predisposizione
dei contratti con i provider/maintainer, la fatturazione dei nomi a dominio, il
controllo dei crediti. In detta funzione sono ricondotte anche le attivita'
riguardanti le procedure di contestazione e tutti gli adempimenti connessi alle
procedure di riassegnazione.
Entrata in vigore
Si propone che la ristrutturazione qui descritta entri in vigore il 1 gennaio
2002.
Gestione del transitorio
Fino a quando il Comitato di regolamentazione non sara' operativo il registro
applichera' le regole di naming in essere apportando soltanto le modifiche
urgenti, regolamentari e tecniche, strettamente correlate alle esigenze che
dovessero sorgere. |