Egregio Presidente e componenti della commissione,
con il presente intervento la Free Software Foundation Europe, la
Associazione Software Libero ed il Linux User Group Roma vorrebbero brevemente
sottolineare alcuni aspetti importanti relativi alla futura introduzione nel
curriculum scolastico dell'alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche, con
particolare riferimento all'emendamento numero 1309 riguardo ai programmi per
elaboratore "open source" o "liberi".
Premessa
Successivamente alla richiesta di audizione, gentilmente concessaci, sono
state pubblicate, da parte del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, le
"Linee guida del Governo per lo sviluppo della società
dell'informazione" che potrebbero far apparire superata la presente
audizione, sicuramente meno autorevole, se non per il fatto che ci consente di
illustrare alcuni approfondimenti relativi all'ambito scolastico.
L'alfabetizzazione informatica in un contesto scolastico dovrebbe essere volta
alla comprensione e al controllo degli strumenti evitando per quanto possibile
l'addestramento all'uso passivo degli stessi. Questa necessità è
specialmente importante nell'istruzione di base, nello svolgimento della quale
il personale docente può operare in piena libertà rispetto agli standard di
fatto del mondo professionale, privilegiando gli aspetti pedagogici e
culturali.
In tal senso, ci preme far notare come l'utilizzo preferenziale di programmi
liberi in tali contesti è sicuramente da accogliere positivamente per tutta
una serie di ragioni, alcune delle quali già accennate nel testo
dell'emendamento stesso, che ora andremo brevemente a presentare.
Autonomia didattica
Uno dei problemi strettamente correlati alle scelte che il personale
docente opera al momento della selezione degli strumenti didattici è la
creazione di una dipendenza diretta dagli stessi strumenti scelti. Tale
dipendenza può essere più o meno esplicita ma tuttavia esiste e non può
essere trascurata, e coinvolge tanto l'aspetto diretto della didattica quanto
l'aspetto della cultura e delle conoscenze che vengono acquisite dagli
studenti.
L'adozione di programmi liberi consente al personale docente di operare tale
scelta in assoluta autonomia ovvero senza dipendere da alcuna politica
aziendale più o meno volubile, in quanto legata agli interessi puramente
economici delle aziende proprietarie di tali strumenti.
In questo modo la scuola e i docenti in generale non sono più vincolati ad un
fornitore unico e possono scegliere liberamente sia il fornitore del software
che le diverse soluzioni software, a seconda delle esigenze didattiche
(indipendentemente da qualsiasi presunta obsolescenza anche quando rimangono
valide didatticamente secondo il giudizio dei docenti). Questa libertà di
scelta, oltre a rispettare l'autonomia della scuola, è altresì incentivante
di economie locali (distribuzioni, manutenzione, personalizzazioni, supporto,
ecc.), come vedremo in seguito.
Neutralità economica e prevenzione della pirateria informatica
Una delle componenti fondamentali della didattica è la possibilità e la
necessità da parte degli studenti di proseguire e approfondire nella propria
casa il processo di apprendimento iniziato nella scuola. Tale necessità, nel
caso specifico dell'informatica, richiede l'accesso agli stessi software (o
funzionalmente equivalenti) utilizzati nella didattica in classe.
Nel caso del software libero, lo svolgimento dei compiti assegnati agli
studenti e l'eventuale approfondimento individuale, attività svolte al di
fuori dell'orario scolastico, non comportano oneri aggiuntivi per le famiglie
in quanto il docente può fornire gratuitamente alle classi copie dei
programmi utilizzati in aula, restando nella totale legalità. Ricordiamo,
infatti, che per la legge italiana, se un docente o uno studente copia del
software in violazione della licenza che lo accompagna, anche solo per
eseguire delle esercitazioni didattiche, commette un reato punibile con
l'arresto dai sei mesi ai tre anni di carcere.
Proprietà intellettuale, comunità e ricerca
La disponibilità dei programmi in formato sorgente, così come scritti dai
programmatori stessi, valorizza la componente autorale e quindi umana della
tecnologia, riportandola negli ambiti dell'articolo 2, comma 1, lettera b:
"lo sviluppo della coscenza storica e di appartenenza alle comunità
locale, nazionale, europea".
La possibilità di copiare liberamente, permessa da questo tipo di software,
educa gli studenti sia al rispetto del diritto di autore sia a combattere il
malcostume della "pirateria informatica" piaga nella nostra
società.
Educa altresì gli studenti alla cultura dello scambio e della condivisione
della conoscenza, rafforzando il valore della solidarietà. In tal senso ci
preme di ricordare che lo sviluppo di Internet, e più in generale del
pensiero scientifico, si è basato e si basa tuttora su questi principi, oltre
che sul principio della liberta' del software nel caso di Internet.
Stimolo alla ricerca e all'approfondimento
Ogni utente di programmi liberi è autorizzato ed incentivato ad
approfondire le sue competenze senza ulteriori oneri. In campo informatico e
tecnologico ciò agisce "a sostegno delle iniziative di formazione
iniziale e continua del personale" (art. 1, comma 3, lettera e) e "a
sostegno della valorizzazione professionale del personale amministrativo,
tecnico ed ausiliario" (art. 1, comma 3, lettera g), come dal disegno di
legge oggetto della discussione.
Stimolo allo sviluppo della propria individualità
Poter adattare lo strumento informatico al proprio gusto e alle proprie
esigenze stimola nello studente capace lo sviluppo della creatività e
l'approfondimento personale, senza essere per questo di ostacolo agli studenti
meno brillanti.
Allineamento con le linee guida del governo italiano
La predilezione per l'uso di programmi liberi nei settori della pubblica
amministrazione è in linea con il punto 8.9, "L'Open Source", del
documento programmatico del governo di cui alla premessa del nostro documento.
Considerazioni finali
I punti precedentemente espressi ci portano ad esprimere un chiaro supporto
da parte delle suddette associazioni, e della comunità del software libero /
open source più in generale, all'emendamento presentato dal Sen. Cortiana
riguardo la particolare attenzione da dedicare allo studio dell'open source
nei programmi della pubblica istruzione.
Chiarimenti
In chiusura del nostro intervento ci preme di far notare alla commissione
come in taluni casi il software libero e l'open source siano oggetto di forti
incomprensioni che possono danneggiarne l'immagine nei confronti del grande
pubblico.
In tal senso vorremmo cogliere l'occasione per dirimere una frequente fonte di
malintesi, ovvero l'importanza rivestita dal diritto d'autore nel caso del
software libero, e presentare infine un aspetto spesso trascurato del mercato
del software come prodotto.
Licenze libere, copyright e diritto d'autore
Il diritto d'autore è la base stessa dell'esistenza del software libero.
Senza di esso non sarebbe possibile tutelare né gli originali sviluppatori
del software, né i suoi utenti.
Le licenze utilizzate nell'ambito del software libero e dell'open source
utilizzano lo strumento del diritto d'autore per assicurarsi che esso non
possa essere abusato da nessuno e che possa rimanere sempre a disposizione
della comunità di sviluppatori e di utilizzatori dello stesso, a differenza
del software proprietario, che tutela solo i suoi proprietari.
Tuttavia, questo aspetto delle licenze non pregiudica né la vendita del
software come prodotto, né la fornitura di altri tipi di servizi a pagamento
ad esso correlati, come testimoniato dal crescente numero di società e
aziende che le utilizzano per i loro prodotti.
Aspetti economici
Il software libero, annullando di fatto le barriere all'ingresso nel
mercato del software consentirebbe alle società informatiche italiane di
medio-piccolo taglio di partecipare attivamente al mercato stesso, consentendo
di riflesso una crescita dell'intero settore informatico italiano, come
accennato dal documento del Ministro, paragrafo 8.9, punto 5.
In tal senso è interessante notare come le società attualmente controllanti
il mercato del software italiano siano nella quasi totalità aziende
straniere. Questa dipendenza costante dal software prodotto all'estero causa
un forte scompenso della bilancia dei pagamenti e rappresenta un grosso costo
per tutto il settore informatico italiano.
Appendice
Cos'è il software libero
Si definisce libero un programma per elaboratore la cui licenza consenta lo
studio, la modifica, la redistribuzione e la rivendita dello stesso.
Questi diritti sono garantiti a chiunque detenga legalmente una copia del
programma. Concedere tali libertà agli utenti dei programmi non è antitetico
al funzionamento del mercato informatico anche se tale concessione
difficilmente si adatta ad alcuni dei modelli commerciali preferiti negli
ultimi anni.
L'espressione open source, come classificazione per le licenze dei programmi,
nel contesto di questo documento è del tutto equivalente alla dizione
software libero. Nel documento i due termini sono stati utilizzati in modo del
tutto interscambiabile.
Da alcuni anni è possibile avere sistemi informatici allo stato dell'arte
usando esclusivamente software libero; Internet fin dalle sue origini è stata
basata esclusivamente su programmi liberi. Esempi di software libero sono i
server Apache e Samba, il kernel Linux, il sistema di impaginazione TeX, il
compilatore GCC, la suite di prodotti per l'automazione d'ufficio OpenOffice.
Cos'è la Free Software Foundation Europe
La Free Software Foundation Europe è l' associazione gemella della Free
Software Foundation, che fu fondata nel 1985 da Richard Stallman per fornire
supporto legale, logistico ed economico al progetto GNU, il corpus software
che costituisce l'infrastruttura dei sistemi basati su kernel Linux.
Attualmente la FSFE ha sezioni in Francia e Germania, mentre nuove sezioni
sono in fase di costituzione in Italia, Portogallo, Spagna.
Riferimenti: http://www.fsfeurope.org/
Cos'è l'Associazione Software Libero
L'Associazione Software Libero è una entità legale senza scopo di lucro che
ha come obiettivo la diffusione del software libero in Italia e di una
corretta informazione sull'argomento. E' l'affiliata italiana di Free Software
Foundation Europe.
Riferimenti: http://softwarelibero.it/
Cos'è il LUG Roma
Il Linux User Group-Roma (d'ora in poi indicato come LUG Roma) è un
raggruppamento a carattere associativo degli utenti Linux e degli appassionati
del software libero dell'area romana. Esso nasce il 9 dicembre 1996 ospitato
dalla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma ''La Sapienza''. Oltre a
gruppo locale di utenti Linux, esso diventa anche punto di aggregazione romano
dei simpatizzanti del PLUTO, il primo gruppo di utenti Linux creato in Italia.
Il LUG Roma consta oggi di circa 350 associati. Oltre ad incontri periodici,
il LugRoma svolge la sua attività anche attraverso alcune mailing-list, tra
le quali una destinata all'associazione e alle questioni generali relative al
software libero ed un'altra incentrata sulle tematiche tecniche.
Riferimenti: http://www.lugroma.org/