26.07.01
Tipologia |
Mozione |
Proponente |
Alessio Papini, Riccardo Basosi, Simone Menci, Luca
Pettini, Gregorio Malavolti |
Oggetto |
Introduzione e espansione di Software Libero nella
Pubblica Amministrazione |
Premesso che viene definito come Software Libero del software (sistemi
operativi, applicativi generici eleboratori di testo, gestori di database,
navigatori internet e applicativi più specialistici) il cui uso non sia
soggetto a limitazione, tranne quella di imporre limitazioni future sui prodotti
da esso derivati (con la cosiddetta licenza GPL: General Public Licence) e il
cui codice sorgente sia noto e liberamente disponibile;
Letto l'appello seguito da numerose firme di professionisti legati al mondo
informatico, operatori della pubblica amministrazione e altri cittadini dal
titolo "Soggezione informatica dello Stato italiano alla Microsoft"
che mette in evidenza il forte sbilanciamento da parte della Pubblica
Amministrazione verso l'impiego pressochè esclusivo di prodotti software di una
sola azienda sia per quel che riguarda i Sistemi Operativi che per le
applicazioni cosiddette da ufficio (word processor, data-base, presentazioni,
"client" di posta elettronica, ecc.): si consideri che tale situazione
ha instaurato un fortissimo monopolio sui prodotti software;
Considerato il delicatissimo aspetto, trattando la presente mozione di enti
pubblici, della sicurezza informatica, si fa presente come l'impiego di prodotti
proprietari di aziende che non rilasciano il codice con cui sono stati prodotti
i programmi rende di fatto impossibile anche ad esperti sapere esattamente cosa
quel programma fa o può fare o potrebbero fare future versioni. E' noto che
alcuni programi proprietari sono potenzialmente in grado di inviare via internet
notizie provenienti dal computer su cui sono installati a computer remoti, anche
all'insaputa dell'acquirente, mentre la maggior parte dei software proprietari,
mantenendo segreto il codice sorgente, rendono inattuabile o comunque molto
complessa la verifica se tale possibilità sia o meno presente nei software
installati. Questo aspetto sconsiglierebbe quanto meno l'impiego di software
proprietari (senza codice sorgente controllabile) su personal computers su cui
siano depositati dati riservati e/o di valore. Il rischio sopra esposto ha
convinto alcuni paesi tra cui la Francia (ad esempio il Ministero della Cultura,
dell'Educazione e del Tesoro), gli USA (compresi agenzie governative come CIA,
FBI e NASA), il governo centrale Messicano e la Cina a dotare la propria
Amministrazione pubblica prevalentemente e preferibilmente di software a codice
aperto (open source);
considerato che nello stesso appello di cui sopra si rileva come dei
pacchetti software sopra indicati vengano messe sul mercato di continuo nuove
versioni dei prodotti, all'atto pratico diverse dalle precedenti solo per pochi
dettagli o poche marginali funzioni, e che, come ogni utilizzatore di strumenti
informatici ha avuto modo di osservare, spesso non esiste compatibilità fra due
versioni di uno stesso prodotto, derivando così che se un qualunque ufficio
della Pubblica Amministrazione che ha acquistato i prodotti Office, poniamo,
della serie 2000 trasmette per posta elettronica o tramite floppy disk un
documento elaborato con questa versione ad un altro ufficio che utilizza ancora
i prodotti Office della serie precedente, quest'ultimo non sarà in grado di
leggerlo. Si tratta, in pratica, per quanto variamente mascherata con licenze
multiple, sconti e piani di upgrade, di una costrizione piuttosto discutibile,
ad acquistare sempre il prodotto piu' recente; aggiornamento che spesso
significa, per l'ufficio acquirente, o un calo di produttivita' dovuto ad una
maggior lentezza dei prodotti piu' recenti (e pesanti), od una maggiore spesa
per aggiornare anche lo hardware. Si tratta in pratica di una costrizione
piuttosto discutibile ad acquistare sempre, a caro prezzo, il prodotto più
recente;
ritenuto che requisiti essenziali per i dati della Pubblica Amministrazione
siano 1) la sicurezza dei dati trattati e conservati; 2) Comunicabilità dei
dati: cioè ogni documento messo a disposizione del pubblico dovrebbe essere in
un formato leggibile dai principali programmi di videoscrittura e non solo da
uno o pochi; 3) Stabilità del formato: cioè al fine di garantire la permanenza
nel tempo della documentazione prodotta dall'amministrazione, evitando di dover
ricominciare da zero in caso di cambiamento di hardware o software quindi la
continuità del lavoro di essa, ogni documento deve essere in un formato
riputato stabile nel tempo, che non subisce evoluzioni con l'evoluzione del
software che lo elabora.
osservato che l'acquisto delle nuove versioni del software Microsoft
rappresenta una spesa ingente del totale della spesa informatica, con costi che
si avvicinano a quelli sostenuti per l'acquisto dell'hardware dei modelli più
recenti di personal computers;
visto che tali stanziamenti di spesa potrebbero essere meglio investiti per
potenziare il servizio di rete pubblico, ad oggi di potenzialità insufficiente
o per la promozione di una maggiore alfabetizzazione informatica dei cittadini;
analizzato che la tendenza considerata più conveniente, anche nell'ambito
della cosiddetta "nuova economia", è quella di spostare gli
investimenti sui servizi come assistenza, corsi, formazione in genere e
installazione, investendo più sugli uomini: continuare a proporre investimenti
solo sul software e pochissimo sui servizi è anacronistico e probabilmente
fuori mercato;
evidenziato che contestualmente alla soggezione della Pubblica
Amministrazione ai prodotti Microsoft si registra il cronico e incomprensibile
disinteresse per il mondo del software libero, in particolare per sistemi
operativi ormai molto validi (come Linux) e altri prodotti da ufficio
funzionanti anche sotto windows e dalle caratteristiche in buona parte
sovrapponibli a quelli dei prodotti Microsoft e che possono essere acquisiti
anche gratuitamente;
osservato anche che la frequente presentazione da parte di siti pubblici di
documenti in formato "Microsoft word" (quasi che questo fosse l'unico
programma di videoscrittura esistente sul mercato) opera di fatto una indebita e
gratuita (almeno si facessero retribuire per la pubblicità!) promozione di una
società commerciale ai danni di altre;
in considerazione che sono già in atto e che fra breve è prevedibile siano
avviati nuovi corsi di riqualificazione informatica per i dipendenti comunali;
Rilevato che internet e l'impiego di strumenti informatici diverrà
sicuramente quasi un obbligo per ogni abitazione civile (come e più del
televisore) di qui a pochi anni. Non sembra davvero opportuno che in ogni
computer, in ogni casa ci sia soltanto software prodotto da una sola azienda e
il cui codice non è noto a nessuno tranne ai produttori: questa ipotesi,
attualmente estremamente reale, apre scenari preoccupanti almeno in potenza;
Considerato che in sede di discussione di bilancio 2000 è stato accettato
dalla Giunta un ODG presentata da alcuni dei proponenti di questa mozione che
proponeva di utilizzare parte dei fondi di bilancio destinati ad acquisto di
software per l'Amministrazione per l'acquisto di software libero;
si invita l'Amministrazione Comunale
a rendere prioritario per gli uffici del Comune di Firenze e ad
invitare anche gli altri enti pubblici ad acquistare pacchetti software per
ufficio tenendo conto di:
- esigenze di sicurezza e quindi esclusivo impiego di software libero o almeno
open source per i computers destinati ad utilizzare e immagazzinare dati
riservati, protetti dalla legge sulla privacy o comunque di valore per l'amministrazione
e/o per i cittadini;
- di valutare anche la componente costo del prodotto/ assistenza fornita
allorché siano state riscontrate in offerta concorrenziale caratteristiche
comparabili di facilità d'uso e rispondenza dei singoli prodotti alle esigenze
degli enti stessi (specie laddove queste si identifichino, come normalmente
accade, nella semplice produzione di documenti, scampio di posta o in altre
elementari funzioni) nonché a verificare se analoghe caratteristiche sono
assicurate da prodotti che possono essere acquisiti gratuitamente;
a considerare nella creazione dei budgets di spesa i vantaggi derivanti da
investire più in assistenza ed installazione e meno nel software in particolare
impiegando software libero;
a promuovere l'impiego di formati di dati standard, aperti e documentati, in
quanto di estrema importanza e flessibilità per mantenere la piena
compatibilità con futuri cambiamenti tecnici e avendo questo notevole impatto
nel caso di realizzazione di programmi ad hoc per la PA senza nessuna
conseguenza sulla facilità d'uso;
ad inserire nel programma dei corsi di riqualificazione informatica per i
dipendenti comunali anche l'impiego del sistema operativo Linux e di altri
prodotti di free software (e quindi open source) e ad indirizzare i dipendenti
all'impiego esclusivo nella spedizione di documenti di formati di
salvataggio/interscambio leggibili da qualsiasi altro programma di scrittura (ad
esempio formato rtf) e non semplicemente documenti nell'ultima versione
disponibile del programma di word processing di cui dispongono; similmente si
dovrebbe agire con gli altri programmi di ufficio (tabelle, presentazioni, etc.)
ad attivarsi per mettere in atto politiche per diffondere maggiormente il
software libero e open source nelle scuole e presso tutti i cittadini. |