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Pubblica amministrazione e open source
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Ministero, GSP, scuole e Microsoft: un rischio per libertà e
indipendenza
Comunicato stampa della Free Software Foundation Europe (FSF Europe) -
25.09.03
Milano, 22 settembre 2003 - Il governo italiano firma il protocollo
d'intesa "Government Security Program" con Microsoft la quale intende
anche, con l'iniziativa "Microsoft Partners in Learning", fornire a
1.500 scuole italiane software a basso prezzo, hardware di recupero
per contenere i costi e licenze meno vincolanti.
«Peccato che l'accordo sottoscritto tra il Ministro dell'Innovazione e
le Tecnologie Lucio Stanca e Jean-Philippe Courtois, amministratore
delegato di Microsoft per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa,
disattenda le raccomandazioni formulate dalla "Commissione per il
software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione" a
pagina 13 punto 4 del rapporto» commenta Stefano Maffulli, presidente
italiano della FSFE, che aggiunge «Siamo profondamente offesi da
questo inutile accordo, i cui termini sono segreti, tra un governo
democratico e un'azienda a capitale extra-europeo colpevole di
pratiche monopolistiche in USA e sotto indagine in Europa per lo
stesso motivo».
Secondo la sezione italiana di Free Software Foundation Europe, con la
direzione intrapresa ufficialmente dal governo italiano, sono infatti
molteplici i rischi e le difficoltà che si profilano.
Innanzitutto il CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella
Pubblica Amministrazione) dovrà esaminare una base di codice
estremamente grande e complessa per prendere visione del sorgente di
Microsoft Windows. Non viene poi concessa la possibilità di
modificare il codice e di ricompilarlo mentre parti specifiche possono
essere visionate solo ricorrendo ad applicazioni previste dal
produttore e attraverso procedure che prevedono il collegamento
diretto ai server dell'azienda produttrice. Vengono così esclusi test
in ambiente diverso da quello imposto.
I tecnici che saranno chiamati poi a visionare il codice di Windows
dovranno firmare contratti di non divulgazione che impediranno loro di
lavorare liberamente in futuro. Se infatti verranno in possesso di
nuove conoscenze leggendo il codice, rischieranno di essere sempre
accusati di "uso illegale" di ciò che hanno appreso.
«Con questi limiti è chiaro che non esiste materialmente la
possibilità di condurre un'analisi attendibile e oggettiva sul
sorgente. Azione che sarebbe possibile solo attraverso un'ispezione
pubblica, aprendo così a un bacino più ampio di tecnici lo studio del
codice senza limitazioni» aggiunge Francesco Potortì, presidente
dell'Associazione Software Libero.
Fino a quel momento, i malfunzionamenti del sistema non potranno
essere facilmente individuati e segnalati né tantomeno corretti dato
che non è dato di intervenire sul sorgente. Rimane perciò inalterato
anche il problema dei virus (nel solo mese di agosto ne sono circolati
quattro sotto il nome di Mimail, Blaster, Welchia e una variante di
Sobig) e delle falle di sicurezza che ciclicamente creano problemi ai
sistemi Microsoft con conseguenti danni agli utilizzatori.
In più, l'accordo "Partners in learning" tra Microsoft e il MIUR
lascia inaffrontate questioni importanti per favorire una vera
alfabetizzazione di personale docente e studenti. Com'è possibile
parlare di vera alfabetizzazione e di formazione informatica basandosi
su prodotti derivanti da un unico fornitore?
Al ministro Moratti la FSFE ripete che il software libero può essere
eseguito, studiato, modificato e ridistribuito fin dall'inizio, senza
necessità di speciali dispense aziendali e nel pieno rispetto del
diritto d'autore. Tanto che, diffuso ormai in decine di istituti di
vario ordine e grado, annovera progetti testati ed efficaci come
LinuxDidattica [http://linuxdidattica.org/].
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Che cos'è la Free Software Foundation Europe
La Free Software Foundation Europe (FSF Europe) è una organizzazione
non governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti
del Software Libero in Europa. L'accesso al software determina chi può
far parte di una società digitale. Quindi la libertà di usare,
copiare, modificare e redistribuire software, come descritto nella
definizione di Software Libero, permette parità di partecipazione
nell'era dell'informazione. Portare all'attenzione del pubblico questi
temi, dare solide basi politiche e lagali al Software Libero e
assicurare libertà alle persone supportando lo sviluppo di Software
Libero, sono temi centrali per la FSF Europe, che è stata fondata nel
2001 come organizzazione sorella della Free Software Foundation
statunitense.
Che cos'è l'Associazione Software Libero
L'Associazione Software Libero è una entità legale senza scopo di
lucro che ha come obiettivi principali la diffusione del software
libero in Italia ed una corretta informazione sull'argomento. È
l'affiliata italiana di Free Software Foundation Europe.
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Per maggiori informazioni: http://fsfeurope.org/
Contatti italiani:
Stefano Maffulli <maffulli at fsfeurope.org>
Tel: +39-02-36514266
Cel: +39-347-1493733
Alessandro Rubini <rubini at fsfeurope.org>
Tel: +39-0382-529.554
Cel: +39-349-2689.041
Christopher Gabriel <gabriel at fsfeurope.org>
Tel: +39-0574-337.19
Cel: +39-347-1032422
Francesco Potortì <pot at softwarelibero.it>
Tel: 050-315.3058 |
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