Nessun rinvio per il protocollo
informatico
09.12.03Nessun rinvio per il protocollo informatico. Lo ha confermato il ministro
Stanca in un'intervista
a ITER News e dunque tra pochi giorni il sistema dovrebbe essere a punto in
tutte le pubbliche amministrazioni. Ma quante di esse sono veramente pronte?
In un interessante sito sul
protocollo informatico (realizzato da ASMTEL, una società pubblica del
Comune di Settimo Torinese) si legge: "Numero enti che hanno attivato il Protocollo Informatico (al 4/12/2003): 5".
Uno di questi è il CNIPA, un altro il Centro tecnico per la RUPA (ovvio!),
sarebbero quindi solo tre le amministrazioni con le procedure già in funzione.
E quante sono pronte a partire ai primi di gennaio?
Vista la complessità degli adempimenti e degli aspetti tecnici,
probabilmente non saranno poche le amministrazioni che sceglieranno
l'outsourcing. Ma la gara per l'affidamento del servizio di gestione
del protocollo informatico e dei flussi documentali in modalità ASP (Application
Service Provider) non si è ancora conclusa e non è difficile prevedere che
passeranno diversi mesi prima che i servizi in affidamento diventino operativi
(vedi Protocollo informatico: un nuovo approccio per la fornitura dei servizi alle
amministrazioni).
Livio Zoffoli, presidente del CNIPA, in un'intervista a ForumPA ha lamentato la mancanza di sanzioni
per chi non si adegua: "La legge prevede l'obbligo ma non la sanzione per chi lo disattende. Chi non si adegua non rischia nulla, non sono previste penalità: è questo il motivo per cui in Italia molte leggi rimangono
disapplicate, anche se il loro contenuto è all'avanguardia. Quello che potremmo fare è pubblicare on line le amministrazioni virtuose, sperando d'innescare una competizione positiva".
Nessun rinvio, ma nessuna sanzione per chi non rispetta le disposizioni: in
questa situazione, alquanto paradossale, l'avvio sarà inevitabilmente lento,
anche perché non basta installare hardware e software: occorre formare il
personale, superando secoli di "cultura della carta".
Ma certamente il 1. gennaio 2004 potrà essere considerato come il punto di
partenza di una fase importante della società dell'informazione: insieme al
protocollo informatico partirà infatti la fattura elettronica europea, con la
firma digitale. E la firma digitale sarà obbligatoria anche per l'invio al
Garante delle notificazioni dei trattamenti di dati personali (art. 38 del DLgv 196/03). Ma ancora non ci
sono né il recepimento della direttiva 2001/115/CE, né le istruzioni del
Garante per l'invio telematico delle notificazioni. E dunque anche qui la
partenza sarà lenta e graduale.
Nel frattempo noi cerchiamo di soddisfare le tante richieste di spiegazioni
che vengono dai nostri lettori. Se per il protocollo informatico si trovano
tutte le informazioni sul sito protocollo.gov.it (curato dall'apposito centro di
competenza istituito nell'ambito del centro tecnico della RUPA), per la fattura
elettronica e per il codice della privacy la ricerca è più difficile. Ecco
dunque in questo numero il primo di due articoli sulla fatturazione elettronica
(Fattura elettronica: i vantaggi per le imprese
di U. Zanini), sul prossimo ci sarà una prima ricognizione delle novità
introdotte dal testo unico sulla protezione dei dati personali.
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