Alan Cooper
Il disagio tecnologico
Perché i prodotti high-tech sono così
difficili da usare e che cosa fare per migliorarli
Apogeo, Milano, 1999
pp. XVII-300 L. 39.000
Sapete perché non vi riesce mai di
programmare il videoregistratore per dopodomani o perché un computer
funzionante alla perfezione può far cadere un aereo? L'autore di questo libro
risponde: "Perché chi ha progettato il software non è partito dal design
dell'interazione".
Alan Cooper non è esattamente l'ultimo arrivato in materia di programmi
informatici: è il "padre del Visual Basic", e scusate se è poco. In
questo libro Cooper spiega perché è così difficile usare il software e
perché sfruttiamo una piccolissima parte delle sue funzioni. Non dipende dalla
nostra incapacità di apprendere le basi del suo funzionamento, cioè dal
cosiddetto "analfabetismo tecnologico", ma dal modo in cui viene
prodotto, che non tiene in nessun conto le esigenze dell'utente, per favorire la
rapidità della scrittura del codice e il suo lancio commerciale.
Un libro spietato, che nella prima
parte mette a nudo alcuni aspetti poco conosciuti dell'industria del software e
sbugiarda senza perifrasi i proclami degli uomini di marketing: una lettura
inquietante, ma spesso divertente, grazie anche all'efficace traduzione di
Andrea Monti.
La seconda parte spiega come si dovrebbe scrivere il software partendo appunto
dal "design dell'interazione" ed è evidentemente dedicata soprattutto
agli addetti ai lavori. Che, come è noto, non sono grandi divoratori di libri e
probabilmente non la leggeranno. Peccato!
(M. C.) |