Buone letture
21.09.2000
Marco Strano - Computer crime
Criminologia informatica, hacker,
spionaggio industriale, ciberterrorismo, investigazioni
pp. XXXII-320, Apogeo, Milano, 2000, L. 39.000
Criminologo, docente e coordinatore del Gruppo di
ricerca sul computer crime presso l'Istituto di psichiatria e psicologia
dell'Università Cattolica, Marco Strano riassume in questo libro lo "stato
dell'arte" sulla ricerca in materia di delitti informatici. Il lavoro, di
taglio divulgativo, ha il merito di collocare in una prospettiva
scientificamente corretta le diverse figure dei criminali informatici, in
particolare per quanto riguarda pedofili e hacker. Un libro decisamente
interessante, anche se discontinuo e non molto attento a evitare i luoghi comuni
del "virtuale" e del "cyberspazio".
Sempre da criticare la scelta editoriale di porre le note a fine capitolo invece
che a pie' di pagina.
(21.09.00)
Angelo Gallippi - Dizionario di informatica e
multimedialità inglese/italiano
pp. XIV-588, Tecniche Nuove, Milano,
2000, L. 45.000
Giunto alla quarta edizione, il dizionario di
Gallippi aggiunge la multimedialità al titolo, si arricchisce di lemmi e
figure e cresce di formato. Chiaro, completo (per quanto possibile in una
materia in rapida evoluzione) e sempre utile, anche perché oltre alla
traduzione fornisce una semplice spiegazione tecnica dell'espressione tradotta.
(21.09.00)
Gianluca Pomante - Hacker e computer crimes
pp. 142, Esselibri-Simone, Napoli, 2000,
L. 16.000
Per chi vuole farsi un'idea di alcuni aspetti del
crimine informatico e dell'attività degli hacker, il libretto di Pomante è una
fonte interessante e di facile lettura, anche se non particolarmente originale
nei contenuti e nelle citazioni (per chi vuole saperne di più, si consiglia
sempre "Spaghetti Hacker" di Chiccarelli e Monti).
(21.09.00)
Giorgio Rognetta - Il commercio
elettronico
pp. 225, Esselibri-Simone, Napoli, 2000, L. 24.000
Non è la solita rassegna di disposizioni
in materia di commercio a distanza: il libro di Rognetta affronta l'e-commerce
in un'ottica allargata che parte dagli adempimenti burocratici dell'aspirante e
giunge a una interessante rilettura delle disposizioni sulla firma digitale -
libera o ex DPR 513/97- e sulle sue applicazioni nelle transazioni
telematiche, anche alla luce della recente direttiva europea. Ricco apparato di
note, con molte citazioni dal Web.
(21.09.00)
Eugenio Alberto Gaete González -
Instrumento público electrónico
pp. 532. Bosch, Barcelona, 2000, € 46
La definizione "Instrumentos públicos"
nel diritto cileno equivale alla nostra di "documenti pubblici" e
così si chiarisce il titolo del libro. E' in lingua spagnola, si riferisce agli
ordinamenti della Spagna, del Cile e dell'Argentina, ma l'imponente lavoro del
notaio e professore universitario cileno Gaete González non può essere
ignorato da chi, anche in Italia, si occupa di documenti informatici e degli
aspetti giuridici della firma digitale. Aspetti che in questo libro sono
esaminati a tutto campo e con grande chiarezza.
Al centro della ricerca c'è la natura giuridica del documento informatico, che
viene vista non tanto in relazione al documento cartaceo, ma come "una
nuova forma documentale", con tutte le implicazioni che derivano da questa
impostazione.
Non spaventi la difficoltà della lingua: superata pazientemente la prima decina
di pagine con l'aiuto di un vocabolario - e con qualche sforzo di fantasia - la
lettura procede abbastanza spedita, perché l'esposizione è piana e lineare.
(21.09.00) |