E’ un fatto che la new economy Italiana versi in uno stato assolutamente embrionale.
E’ un fatto che i modelli di business attualmente operanti dalle nostre parti siano nella stragrande maggioranza dei casi delle (cattive) imitazioni di modelli statunitensi.
E’ un fatto che l’industria dell’informatica - e del software in particolare – sia sempre più saldamente nelle mani degli Stati Uniti (dove, è bene non dimenticarlo, si trova l’ottanta per cento dell’internet).
E’ un fatto che l’isteria borsistica scatenatasi attorno ad un esercito di "scatole vuote elettroniche" abbia prodotto un vero e proprio "bagno di sangue".
E’ un fatto che il mercato italiano delle telecomunicazioni abbia ancora bisogno di molto tempo prima di poter essere considerato veramente liberalizzato.

Di tutto questo – e di molto altro – il libro di Mazzuca è il testimone (involontario) nel momento in cui racconta le storie professionali di alcuni fra i protagonisti vecchi e nuovi dell’informatica italiana.
Il tentativo dell’autore è quello di descrivere "il volto umano" di questo mondo, con le storie di uomini prima ancora che di tecnologie. L’idea – che si inquadra nel filone delle success stories – non è nuova, ma il tono del volume è alquanto agiografico, il che ne rende i contenuti distanti e "patinati".
Forse sarebbe stato meglio limitare il numero degli intervistati, a vantaggio di una maggiore profondità dell’indagine, con dei toni un po’ più aggressivi.
De gustibus…

(Andrea Monti)