COMUNICATO STAMPA
Nuove prospettive aperte dalla Societas Europea

Semplificazione amministrativa e nuove tecnologie, i principali temi trattati
nella IV Conferenza Annuale dei Registri del Commercio europei

Roma, 22 novembre 2001

Roma è stata scelta quest'anno come sede dei lavori della Quarta Conferenza dei Registri del Commercio Europei, organizzata da Unioncamere e dall'European Commerce Register Forum (ECRF). Oggi e domani i rappresentanti di più di trenta Paesi europei, con una significativa partecipazione degli Stati dell'Est, si incontrano per discutere di semplificazione amministrativa e dello scambio telematico di informazioni economiche sulle imprese, anche alla luce della "Societas Europea" di recente costituzione e degli orizzonti di grande interesse che questa nuova figura giuridica può aprire. Sarà presente ai lavori, in qualità di relatore, Françoise Blanquet, responsabile per la Commissione UE degli aspetti giuridici della Società Europea.
La nuova società europea e' una realtà dall'8 ottobre di quest'anno e diventerà operativa nel 2004. Dovrà avere nella sua denominazione l'indicazione del suffisso SE, un capitale minimo di 120 mila euro, la forma giuridica di una società per azioni, la sede in uno dei Paesi membri dell'Unione, operare stabilmente in almeno due Paesi e prevedere la partecipazione dei lavoratori alla gestione, così come garantito dalla direttiva comunitaria collegata al regolamento sulla SE (2157/2001).
Tra i vantaggi offerti alle imprese dall'adozione della forma di Società Europea vi è sicuramente la disponibilità di un unico sistema di regole normative, di contabilità e management che consentirà loro di svincolarsi dalle leggi nazionali dei paesi in cui abbiano sedi sussidiarie, riducendo in tal modo sensibilmente i costi amministrativi. I singoli Stati avranno tre anni di tempo per adattare i propri ordinamenti nazionali alle nuove disposizioni. Resta ancora da risolvere, come è noto, il problema dell'armonizzazione fiscale, la cui mancanza e' considerata dalle imprese europee un serio ostacolo alla diffusione di questo nuovo istituto giuridico.

Al riguardo la Commissione Europea si e' impegnata a presentare al più presto un rapporto per giungere all'identificazione delle aree di coordinamento fiscale, come presupposto per una regolamentazione uniforme in materia.
Nella conferenza di Roma verrà inoltre illustrata la proposta, messa a punto dall'apposito gruppo di lavoro il 20 giugno scorso, di modifica della prima direttiva europea (68/151 del 1968), relativa al sistema di pubblicità legale delle imprese.
Obiettivo principale della proposta è quello di semplificare lo stesso sistema, mediante una serie di soluzioni innovative: rendere elettronici, e quindi immediatamente fruibili, i Registri delle Imprese in tutti i Paesi UE dal primo gennaio del 2005; assicurare alle imprese, entro la stessa data, la possibilità dell'invio telematico degli atti al Registro delle Imprese di competenza; offrire loro la facoltà di registrarsi e depositare atti anche in un'altra lingua, oltre a quella ufficiale del Paese in cui sono registrate. Le società dovranno inoltre pubblicare su tutti i mezzi ufficiali di comunicazione, compresi quelli esistenti su Internet, i loro dati identificativi (denominazione e numero di iscrizione al Registro Imprese nazionale).
L'esigenza di disporre di informazioni pubbliche sulle imprese su base transfrontaliera - come è emerso da un'indagine effettuata presso diciannove Stati - porterà progressivamente ad un processo di riorganizzazione dei Registri dei vari Paesi: primo passo verso la realizzazione di una rete telematica dei Registri Europei delle Imprese. Tra i vantaggi il miglioramento della trasparenza dei mercati, da cui potrà derivare una più efficace attività internazionale di "intelligence" in campo economico e finanziario.