Ministero della pubblica
istruzione
Circolare n. 282 del 24/4/97
Prot.n. 1731
Ai Provveditori agli Studi - LORO SEDI
Ai Capi delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado - LORO SEDI
OGGETTO: Programma di sviluppo
delle tecnologie didattiche 1997-2000
Come già stato ampiamente pubblicizzato, anche
attraverso dirette informative, questo Ministero ha adottato un Programma di
Sviluppo delle Tecnologie Didattiche nel periodo 1997-2000 finalizzato a porre
tutte le istituzioni scolastiche in condizione di elevare la qualità dei
processi formativi attraverso l'uso generalizzato delle tecniche e delle
tecnologie multimediali.
Il programma quadriennale - che qui si acclude e
del cui testo si raccomanda attenta lettura- si pone due obiettivi prioritari.
Il primo (progetto Ia) rivolto agli insegnanti
attraverso un'azione generalizzata di formazione e la creazione in ogni scuola
di "postazioni" multimediali di lavoro ad essi riservate; il secondo
(progetto Ib) finalizzato all'utilizzo della multimedialità nell'insegnamento
di tutte le discipline.
Occorre, ora, dare applicazione a tale complesso
programma cercando di raggiungere il più alto rapporto costi benefici in
termini finanziari e di qualità dei risultati.
La fase di avvio del Programma prevede
un'organizzazione della sua gestione che si articola lungo cinque direttrici.
1 - Acquisizione da parte delle istituzioni
scolastiche delle strutture multimediali (hardware, software, reti) secondo le
formule tecniche più adeguate alle esigenze didattiche delle scuole dei vari
settori;
2 - organizzazione dell'aggiornamento e
dell'assistenza, collaborazione fra scuole ;
3 - definizione dei processi di monitoraggio;
4 - definizione delle regole di fruibilità del
nuovo quadro tecnologico da parte degli utenti (docenti e studenti) secondo la
logica della massima utilizzazione possibile;
5 -acquisizione a livello nazionale e locale di
tutti i possibili benefici atti a facilitare , anche sul piano economico,
l'azione delle scuole.
In questo primo pacchetto vengono fornite insieme
alla necessaria documentazione tutte le indicazioni dirette a regolamentare, nel
rispetto dei diversi livelli di responsabilità, le attività di cui al punto
1).
Seguiranno a breve termine le indicazioni
relative al punto 2) e 3) e proposte in ordine al punto 4)
Saranno inoltre rese note tutte le iniziative
assunte a livello nazionale per raggiungere gli obiettivi di cui al punto 5)
mano a mano che si concretizzeranno.
Ciò premesso si forniscono di seguito le
indicazioni relative ai processi atti a consentire l'acquisizione delle
strutture multimediali da parte delle scuole nei seguenti allegati
All. A
Quadro relativo alle procedure di finanziamento e di acquisto delle attrezzature
e servizi
All. B
Quadro indicativo delle possibili configurazioni tecniche meglio rispondenti
alle diverse esigenze
All. C
Schema indicativo di progetto tecnico e di spesa che ogni scuola interessata
deve predisporre
All. D
Schemi indicativi per la procedura d'acquisto.
Con l'occasione si prega ciascun Provveditore di
individuare, tra i funzionari del Provveditorato, un referente stabile per il
programma in oggetto, comunicandone il nominativo alla Direzione generale per
l'Istruzione Tecnica che cura il coordinamento del Programma in oggetto.
IL MINISTRO
COMITATO DI COORDINAMENTO
PER LE TECNOLOGIE DIDATTICHE
ALL. A
PROGRAMMA DI SVILUPPO
DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE 1997-2000
INDICAZIONI PROCEDURALI
Premessa
Le indicazioni qui contenute si riferiscono alla
prima fase dei piani operativi, che è quella dell'adesione delle scuole al
programma, dell'erogazione delle risorse finanziarie per l'acquisizione delle
strutture multimediali e dell'acquisto delle stesse. Altre indicazioni saranno
fornite in seguito per quanto riguarda la formazione dei docenti e gli altri
aspetti relativi alle esperienze didattiche.
Al riguardo va anzitutto premesso che: l'intero
Programma e le indicazioni che si forniscono si collocano nel pieno rispetto
dell'autonomia dei diversi livelli funzionali e della normativa vigente in
materia di acquisto di attrezzature da parte delle scuole;
lo sviluppo della multimedialità nelle scuole si
deve porre in coerenza sia con le linee del rinnovamento del sistema scolastico
approvate dal Governo, sia con le esigenze e specificità dei diversi ordini e
gradi;
questo Ministero farà conoscere, per il tramite
dei Provveditori agli Studi, le intese raggiunte per eventuali facilitazioni
alle scuole. Con l'occasione si precisa che è già stata siglata una
convenzione con la STET relativa alla comunicazione telematica, ivi compreso
l'accesso ad Internet;
le Direzioni Generali e gli Uffici Centrali
responsabili, accelerando il più possibile lo stesso iter procedurale previsto
nel Programma in oggetto, determinano la quota per ciascuna provincia dei
finanziamenti previsti dai Piani Operativi, relativamente ai settori di
competenza. (In calce al presente documento vi è il piano di ripartizione per
il 1997 sulla base del quale i Provveditori possono dare l'avvio alle procedure
di cui appresso).
Procedure per il progetto I a
Il progetto I a) prevede la creazione di
postazioni multimediali per gli insegnanti, la cui descrizione dettagliata è
contenuta nel Programma (paragrafo I - Progetti generali)
Le scuole che ritengono di poter aderire sin dal
primo anno al Programma, ne faranno richiesta (telegramma, fax, ecc.) ai
Provveditori agli Studi competenti.
I Provveditori agli Studi, acquisita la
disponibilità delle istituzioni scolastiche, individueranno le scuole da
includere nel progetto, per questo primo anno, secondo i seguenti criteri di
massima:
- tenere presenti, nella scelta, le scuole che
non hanno precedente esperienza in materia di utilizzo di tecnologie didattiche
multimediali. Si lasciano, tuttavia, alla valutazione dei Provveditori eventuali
opposte opzioni, qualora si ritenga che, dare preferenza ad istituzioni con
esperienza in materia, possa dare origine a situazioni trainanti e di
riferimento a vantaggio di altre scuole;
- evitare di includere scuole attualmente a
rischio di soppressione;
- curare che vi sia, in qualche misura, una
equilibrata distribuzione territoriale, in particolar modo nelle provincie ad
elevata concentrazione di utenza.
A tali indicazioni di carattere generale, si
aggiungono poi le seguenti indicazioni di settore.
Scuola Elementare
Tenere presenti, in particolare:
- gli istituti comprensivi;
- le scuole dove sia fortemente radicato
l'insegnamento della lingua straniera;
- le scuole che attuano il progetto
"Educazione al suono e alla musica";
Scuola Secondaria di I grado
Tenere presenti, in particolare, le scuole che:
- facciano parte di istituti comprensivi
(indipendentemente dal numero delle classi);
- svolgano permanentemente formazione di soggetti
ospedalizzati o reclusi (indipendentemente dal numero delle classi);
- svolgano permanentemente attività di
formazione degli adulti (indipendentemente dal numero delle classi);
- abbiano almeno 15 classi tra sedi centrali ed
eventuali sedi staccate;
Resta inteso che ciascun Provveditore potrà
autonomamente definire modalità per l'acquisizione di ulteriori elementi per le
valutazioni di competenza, anche attraverso l'apporto di appositi comitati di
consulenza, nominati dal Provveditore medesimo, sempre che le operazioni si
concludano entro i tempi previsti.
I Provveditori agli Studi, individuate le scuole,
provvederanno al relativo finanziamento per
£ 11.500.000, di cui £ 9.500.000 per acquisto
di hardware e software di base, secondo le indicazioni di cui
all'allegato documento (All.
B) e £ 2.000.000 per le spese di gestione.
Successivamente le singole scuole provvederanno
a:
- redigere un apposito progetto seguendo, ove lo
ritengano opportuno, il modello di cui all'allegato C,
da approvarsi con apposita delibera del Consiglio di Circolo o di Istituto;
- porre in essere, senza ulteriori formalità, le
previste procedure di acquisto in base al D.I. 25 maggio 1975. A tal fine si
richiama l'attenzione sulla scheda analitica delle strumentazioni, da inviare a
ciascuna azienda cui si chiede il preventivo e sugli schemi di contratto (All.D),
che hanno, comunque, solo carattere di guida. Le scuole che vantano esperienza
nell'acquisizione di strumentazioni e che dispongono di collaudati modelli per
richieste di preventivi e per contratti, possono, ovviamente, continuare ad
avvalersene.
Procedure per il progetto I b
Il progetto I b prevede l'utilizzazione della
multimedialità nella didattica.
In conseguenza, non può non assumere, in ordine
alle logiche e alle configurazioni di acquisto delle tecnologie,
caratterizzazioni differenziate con riferimento :
- ai diversi settori scolastici per quanto
riguarda le configurazioni che più si adattano agli obiettivi formativi ;
- al diverso livello del patrimonio tecnologico
multimediale già a disposizione delle istituzioni dovendo il progetto di
ciascuna scuola tener conto delle strutture esistenti ed utilizzabili in
relazione alle loro caratteristiche tecniche.
Per il primo anno il Programma prevede che il
progetto I b si limiti al finanziamento di un numero ridotto di scuole, in
quanto si ritiene di dover privilegiare l'accesso al progetto stesso, alle
scuole che possano vantare pregresse esperienze in materia di utilizzo di
tecnologie didattiche multimediali o, in via subordinata, a quelle scuole che,
meglio di altre, possano garantire una positiva attuazione del progetto anche
contestualmente agli interventi di cui al progetto I a.
Per questo progetto è previsto un finanziamento
medio di £ 42.000.000, di cui £ 40.000.000 per acquisto di hardware e software
di base, secondo le indicazioni di cui all'allegato documento (All. B) e £
2.000.000 per le spese di gestione.
A ciascun Provveditorato è attribuito uno
stanziamento di fondi pari al finanziamento medio per il numero di istituti di
ciascun ordine e grado da finanziare.
Le singole scuole provvederanno a redigere un
apposito progetto secondo il modello di cui all'allegato C, da approvarsi con
apposita delibera del Consiglio di Circolo o di Istituto.
Nel progetto, nel quale saranno enunciati gli
obiettivi e l'organizzazione didattica che si intende adottare, devono essere
evidenziate:
- le strutture esistenti ;
- l'integrazione progettuale per le nuove
acquisizioni ;
- le configurazioni verso le quali si tende tra
quelle indicate nell'allegato B;
- le attrezzature tecnologiche da acquisire e la
loro integrazione con quelle già esistenti;
- il numero di docenti già formati
sull'argomento presenti nella scuola
Redatto il progetto, le singole scuole
chiederanno il relativo finanziamento, che dovrà puntare al miglior rapporto
costi-benefici.
I Provveditori agli Studi individueranno le
scuole da finanziare, nell'ambito dello specifico stanziamento relativo a
ciascun settore, sulla base dei seguenti criteri, fatte salve le caratteristiche
fondamentali già indicate:
- Presenza di un numero minimo di docenti già
formati in grado di realizzare esperienze nella didattica
- Esclusione delle scuole a rischio di
soppressione.
- Equilibrata distribuzione territoriale, in
particolar modo nelle provincie ad elevata concentrazione di utenza.
E' facoltà dei Provveditori valutare
l'opportunità di finanziare progetti che, nel richiedere nuove attrezzature,
privilegino l'adeguamento, il completamento e l'integrazione di quelle già
esistenti. In questo modo potrebbe essere possibile finanziare, già nel primo
anno, un maggior numero di scuole o, eventualmente, utilizzare le somme residue
per finanziare, in un secondo momento, l'ingresso di altre scuole nel progetto I
a.
La comunicazione nell'ambito
dell'Amministrazione
Al fine di consentire all'Amministrazione una
trasmissione rapida e a basso costo di tutte quelle comunicazioni, informazioni
connesse a un ruolo di indirizzo e di coordinamento dell'attività scolastica,
si è ritenuto opportuno procedere alla realizzazione delle condizioni tecniche
per l'attivazione di una modalità di comunicazione, definita "Data
Broadcasting". Quest'ultima consente di far pervenire a tutte le scuole per
via etere le comunicazioni stesse, le quali possono essere ricevute utilizzando
un'antenna televisiva, sia tradizionale, sia parabolica e, successivamente,
decodificate attraverso un'apposita scheda elettronica, da inserire in un
personal computer, ed un idoneo software.
Si evidenzia l'utilità che, nell'ambito della
definizione delle esigenze tecniche delle istituzioni scolastiche, siano
comprese, dati anche i costi limitati, gli strumenti necessari a consentire
l'avvio di questa modalità di comunicazione.
In questo quadro, come già illustrato
nell'ambito degli standard ( All. B),
le istituzioni coinvolte sia nel progetto I a), sia in quello I b), dovranno
procedere all'acquisizione e all'installazione, in una delle stazioni
multimediali, dell'apposita scheda elettronica e del relativo software, i cui
costi saranno inclusi nei progetti formulati.
Per quanto concerne le istituzioni inizialmente
non incluse nei progetti vanno distinti:
a) istituzioni scolastiche che possiedono un
computer con le caratteristiche minime indicate nell'allegato
B (§ 3).
In tali casi i Provveditori agli Studi potranno
autorizzare le scuole stesse ad acquisire la scheda e il software con i normali
fondi di bilancio o assicurando la relativa spesa attraverso l'utilizzazione di
fondi ricavabili dai finanziamenti destinati al Programma Multimedia. In
particolare potranno finanziare questa iniziativa con somme residue originate da
minori quote di assegnazione per i progetti I b).
b) istituzioni scolastiche prive anche di un solo
computer utilizzabile per lo scopo.
In tali casi, i Provveditori agli Studi, in
attesa del completamento del Programma Multimedia, potranno individuare,
d'intesa con i competenti organi scolastici, istituzioni presenti nelle varie
aree territoriali, alle quali può essere assegnato il compito di distribuire le
informazioni ricevute agli istituti ad esse espressamente collegate nell'ambito
delle azioni di cui al punto 3 della lettera di trasmissione.
I Provveditori agli studi potranno, a loro volta,
acquisire sia le schede, sia il software e sia, se del caso, le antenne di
ricezione attraverso i finanziamenti della competente Direzione generale del
Personale.
Per l'acquisizione del software e dell'hardware
necessario al Data Broadcasting, si faccia riferimento a quanto riportato nel
paragrafo 3 dell'allegato B
.Finanziamenti e acquisti
Si evidenzia la necessità che la fase relativa
alla individuazione delle scuole si concludano entro
il 30 maggio per quanto riguarda il progetto I
a e per il Data Broadcasting in modo che, da tali date, le scuole possano
avviare le procedure di acquisto.
La quota indicata per province e settori nella
tabella allegata, è relativa al 95% del finanziamento complessivo. Il rimanente
5% verrà successivamente ripartito, per operare eventuali riequilibri
territoriali che dovessero rendersi necessari.
Al riguardo si precisa che, in conseguenza delle
disposizioni del Ministero del Tesoro, che prevedono uno scaglionamento delle
spese di acquisti di beni e servizi, questo Ministero potrà procedere
all'erogazione:
- del 60% della somma complessiva con
disponibilità da parte delle scuole dal 1 luglio 1997
- del restante 40% con disponibilità dal 1
ottobre 1997.
Le istituzioni scolastiche potranno procedere
alla effettiva erogazione dei fondi dopo gli avvenuti finanziamenti da parte del
Ministero e dei competenti Provveditorati agli Studi. In tal senso quindi
dovranno essere definiti gli impegni contrattuali delle singole scuole.
Si consiglia comunque che, anche ai fini degli
impegni contrattuali, venga data la precedenza al progetto Ia, per poter
iniziare al più presto le attività relative all'aggiornamento dei docenti.
IL MINISTRO
ALL. B
PROGRAMMA DI SVILUPPO
DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE 1997-2000
STANDARD, SCELTA E
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE MULTIMEDIALI
1. Tipologie e standard delle apparecchiature
Nel leggere le indicazioni che seguono si tenga
presente che nel settore dei sistemi multimediali l'evoluzione delle
attrezzature è molto veloce. L'elenco delle tipologie di apparecchiature da
acquistare e i criteri di scelta, pur mantenendo una certa validità nel medio
periodo, richiedono dunque una revisione periodica alla luce di possibili nuove
soluzioni. Gli standard di prestazione (dimensionamento, velocità) sono
addirittura soggetti ad essere superati nel giro di pochi mesi e a volte di
poche settimane.
Per questa ragione le indicazioni qui fornite non
sono troppo dettagliate per quanto riguarda gli aspetti tecnici e intendono
soprattutto mettere in evidenza gli aspetti funzionali.
La stazione di lavoro
multimediale (di seguito indicata con SM) e le periferiche
La SM è, allo stato attuale della tecnologia
presente sul mercato, l'elemento di base delle attrezzature.
- l'unità centrale e le memorie di massa
Ogni SM ha al proprio interno una "scheda
madre" (un dispositivo con un insieme di componenti elettronici), che
contiene fra l'altro il microprocessore, la memoria principale (RAM) e la
memoria "cache".
In un sistema multimediale tipico devono essere
presenti almeno il disco rigido (Hard Disk - HD) il lettore di dischetti (Floppy
disk), il lettore di disco a lettura ottica (CD-Rom) e scheda audio.
Per quanto riguarda le caratteristiche e le
prestazioni, a titolo indicativo, i valori minimi ai quali ci si può attenere
attualmente sono così riassumibili per le piattaforme tipo PC (per gli altri si
raccomandano prestazioni analoghe):
per le stazioni di lavoro base:
Dimensione minima della RAM: 16 Megabyte
Velocità del microprocessore: 133 Megaherz
Dimensione della memoria "Cache": 256
Chilobyte
Dimensione dell'Hard Disk: 1,2 Gigabyte
Velocità del CD-ROM: 8x
Scheda grafica: 2 Mb Ram
stazioni di lavoro principali con funzioni di
stazione di sviluppo o di server (vedi oltre):
Dimensione minima della RAM: 32 Megabyte
Velocità del microprocessore: 166 Megaherz
Dimensione della memoria cache: 512 Chilobyte
Dimensione dell'Hard Disk: maggiore di 1,2
Gigabyte
Velocità del CD-ROM: 12x
Scheda grafica: 2 Mb Ram
- le periferiche delle singole stazioni di
lavoro
Alcune periferiche fanno parte di ogni sistema
multimediale.
Il monitor deve avere una dimensione di almeno 15
pollici per le singole stazioni di lavoro e di 17 pollici per quelle destinate
alla funzione di stazione di sviluppo. E' importante, per quanto riguarda la
salvaguardia della vista, che l'immagine sia ferma: si richiede pertanto una
frequenza verticale non inferiore a 60 Khz con 0,28 dpi non interlacciato per il
15" e oltre 70 Khz con 0,26 dpi per il 17" .
Le periferiche per la ricezione sonora per ogni
SM possono essere due casse acustiche (a volte incorporate nella SM o nel
monitor) oppure cuffie per ascolti individuali o a piccoli gruppi.
Il Mouse e la tastiera non richiedono particolari
indicazioni
- le periferiche delle stazioni di sviluppo e
le periferiche condivise
Per quanto riguarda le stampanti per le
applicazioni didattiche lo standard di base è oramai costituito dalle stampanti
a getto di inchiostro a colori. Le stampanti laser sono più costose, ma
generalmente più veloci e di qualità migliore, e quindi utili se si vogliono
stampare testi lunghi, ma senza colori. Per quanto riguarda il numero e la
dislocazione delle stampanti si veda oltre.
Il microfono è necessario per registrare suoni:
ad esempio commenti da associare alle immagini o da trasmettere via Internet.
Lo scanner di tipo piano (formato A4) consente,
con opportuni programmi di riconoscimento di caratteri, di "leggere"
pagine e quindi di acquisire testi e immagini stampate trasformandoli in file
che possono essere poi manipolati all'interno della SM e incorporati nei propri
prodotti.
I sistemi per proiettare la schermata della SM su
uno schermo sono indispensabili per lezioni in aula. Il sistema in genere più
costoso è il videoproiettore che proietta direttamente l'immagine presa,
tramite apposito cavo di collegamento, dalla SM. Più economico è in genere il
"Data display": si tratta di uno schermo trasparente a cristalli
liquidi connesso alla SM che, messo sopra una normale lavagna luminosa, consente
la proiezione come quella di un lucido. Anche un normale televisore può essere
connesso alla SM e usato come sistema di proiezione. In tale caso la SM deve
essere dotato di opportuno adattatore.
b) Il collegamento con la linea
telefonica
La stazione di lavoro, abilitata a server, deve
essere attrezzata per il collegamento ad una linea telefonica. Per questo vi
sono due alternative:
- linea commutata e
- linea digitale ISDN. Quest'ultima è più
veloce, indispensabile per applicazioni di videoconferenza. Richiede un maggior
costo di installazione e per il canone mensile. Il costo degli scatti è invece
lo stesso della linea commutata.
A seconda della linea scelta la stazione di
lavoro deve essere dotata o di un modem o di una scheda ISDN. Tali
apparecchiature possono avere anche la funzione fax/voice.
c) Gli audiovisivi
tradizionali, i sistemi TV e il loro collegamento alla SM
La lavagna luminosa è un dispositivo sempre
utile sia per proiettare trasparenti sia, come si è visto, per proiettare
schermate della SM.
La telecamera può essere uno strumento multiuso.
Oltre a costituire il dispositivo di ingresso dei sistemi televisivi, può
essere collegata alla SM per l'acquisizione di immagini in movimento. Se
opportunamente installata su apposito supporto e dotata di un obiettivo macro,
può anche essere usata per l'acquisizione di immagini ingrandite e costituire
un'alternativa allo scanner. Naturalmente l'uso della telecamera richiede
l'installazione di una apposita scheda.
Anche la macchina fotografica digitale può
essere usata come tale oppure come sistema di acquisizione delle immagini fisse
per la SM
Il televisore è un elemento essenziale di un
sistema multimediale, sia per il suo uso tradizionale, sia come proiettore delle
schermate della SM.
Il videoregistratore è anche esso utilizzabile
in modo tradizionale, ma può anche essere connesso alla SM sia per trasferire
immagini dalle videocassette alla SM sia per registrare sulle videocassette
immagini della SM con una scheda video per il riversamento.
L'antenna parabolica può essere utile per
catturare trasmissioni in lingua straniera. Il segnale di antenna può essere
introdotto direttamente nella SM, che ovviamente deve essere dotata di una
scheda video con lettura del segnale TV.
Il masterizzatore di CD-ROM, preferibilmente di
tipo esterno per essere utilizzato da tutte le stazioni, è utile per la
conservazione permanente dei dati.
d) collegamento in rete locale
Le SM possono essere collegate fra loro in rete
locale. Questa possibilità deve essere presa in attenta considerazione perché
consente alle singole stazioni di lavoro di utilizzare risorse (memorie di
massa, periferiche, software applicativo) installate in una sola esse.
La creazione di una rete richiede l'installazione
di una apposita scheda in ogni SM, il collegamento fisico tramite cavi, e l'uso
di un sistema operativo di rete che, almeno per le soluzioni client-server, è
diverso da quello delle stazioni di lavoro isolate.
Una importante caratteristica del sistema
client/server è che il server può funzionare da instradatore (router) delle
comunicazioni telefoniche e che quindi con un solo collegamento dello stesso
alla linea è possibile consentire l'accesso a tutte le stazioni di lavoro
collegate.
2. Il software
Le SM devono essere corredate di:
software di base (sistema operativo stand-alone e
collegamento in rete)
applicativi di tipo generale (elaborazione testi,
foglio elettronico, slide show )
software specifico per lo sviluppo e l'utilizzo
di applicazioni multimediali
software didattico per l'insegnamento delle
diverse discipline curriculari
3. Il sistema di ricezione "Data
broadcasting"
Il "Data broadcasting" è un sistema
che consente di ricevere dati tramite il normale segnale televisivo. Occorre,
per questo, installare in un computer una specifica scheda elettronica, alla
quale si deve collegare il cavo connesso ad una normale antenna televisiva o a
una antenna parabolica, e un software fornito dalle stesse società che
forniscono la scheda. Il computer non deve avere caratteristiche particolarmente
avanzate: basta un Personal Computer con un microprocessore 486 e 4 Mbyte di RAM
e stampante. Gli standard indicati per le nuove stazioni di lavoro in questo
documento sono quindi più che adeguati.
Dato il basto costo di questo tipo di
trasmissione il Ministero della PI ha in programma di utilizzarlo per un
servizio di diffusione permanente di informazioni e di documenti ufficiali a
tutte le scuole.
L'attrezzatura per la ricezione "Data
Broadcasting" fa parte comunque dello standard di base e deve quindi essere
acquisita qualunque sia il tipo di configurazione scelta per i progetti Ia e Ib
(vedi oltre). E' sufficiente che una sola stazione di lavoro, fra quelle
acquisite nell'ambito del Programma o già in possesso della scuola, sia
attivata per questa funzione.
Acquisizione e installazione
delle schede e del software
Le schede e il software per il Data Broadcasting
sono forniti in Italia, al momento, esclusivamente dalla società IBM e dalla
società SKY Data - Olivetti le quali hanno formalmente comunicato al Ministero
una offerta particolare:
Società IBM, (Tel: 167-017001, 06-59664807)
KIT di ricezione Datavideo £ 350.000 + Iva
Il KIT comprende la scheda di ricezione per PC e
software di installazione, ricerca canali, sintonizzazione e ricezione.
Società Olivetti/Skydata (Tel:06-3207300)
Sistema SCATT-Fast £ 290.000 + Iva
Il sistema comprende la scheda, una licenza
software con le funzioni di installazione, sintonia segnale, ricezione e
memorizzazione dati, correzione di errore.
Ai fini della comunicazione nell'ambito
dell'Amministrazione le caratteristiche funzionali delle due schede risultano
equivalenti. Resta naturalmente alla piena discrezione delle istituzioni
scolastiche la scelta dell'una o dell'altra opzione.
Nei costi indicati non è inclusa l'installazione
e le scuole che non sono in grado di attuarla in proprio debbono prevedere il
relativo costo nel piano di spesa. Si suggerisce alle scuole la possibilità di
richiedere alle società fornitrici delle altre attrezzature di includere
nell'offerta tale operazione.
4. La configurazione per le
Unità per i Docenti (Progetto I a)
La configurazione delle Unità per i Docenti ,
nella sua struttura minimale,
dovrebbe includere:
- due stazioni multimediali una delle quali in
configurazione-base e una in configurazione server/stazione di sviluppo. E'
utile connettere in rete le due stazioni perché questo consente una migliore
condivisione delle risorse; eventualmente la stazione principale può essere
dimensionata, se la situazione logistica e il tipo di impianto scolastico (vedi
oltre) lo consentono, per funzionare da server anche per le installazioni per la
didattica in classe;
- almeno una stampante di buona qualità; se la
stampante è una sola deve essere a colori;
- un sistema di proiezione fra quelli descritti
(data display o televisore). Il televisore e il videoregistratore e l'antenna,
indipendentemente dal loro collegamento al SM, debbono essere disponibili.
- un sistema di cattura delle immagini e dei
suoni fra quelli descritti
- un collegamento in linea : il collegamento
ISDN, che tende a diventare uno standard e che quindi, compatibilmente con le
risorse finanziarie, è preferibile e consente di servire contemporaneamente le
due stazioni di lavoro.
5. Le configurazioni per la
Multimedialità in Classe (Progetto I b)
Come già chiarito dal documento di base del
Programma di Sviluppo occorre che le scuole scelgano le configurazioni e gli
assetti prendendo in considerazione diverse ipotesi. Infatti non è necessario
assumere come modello unico quello tradizionale dell'aula multimediale o
laboratorio in cui concentrare tutte le risorse. Sono possibili diversi modelli
di configurazione e distribuzione delle risorse, di cui si danno, nella tabella
allegata, alcuni esempi.
Lo scopo della tabella non è quello di assegnare
modelli rigidi, ma solo uno schema di ragionamento: è necessario che le scuole
riflettano sui limiti e i vantaggi di ciascuna scelta e decidano sulla
distribuzione delle risorse partendo da un progetto didattico-organizzativo.
Comunque è bene evitare la sottoutilizzazione delle risorse: è irrazionale, ad
esempio mettere tutte le stazioni di lavoro in una sola aula per poi fare
prevalentemente lezioni frontali (per le quali basta una stazione) o per
condurre progetti che richiedono una interazione con le stazioni di lavoro non
continua (per i quali bastano alcune stazioni multimediali).
E' bene infine chiarire che i modelli indicati
non sono fra loro alternativi: ad esempio l'uso di reti si combina con ciascuna
delle soluzioni relative alla distribuzione delle macchine.
Tabella: orientamenti per la
scelta delle configurazioni.
Configurazioni - Possibilità
organizzativo-didattiche
1 Aule con una sola stazione multimediale
L'unica stazione multimediale dell'aula deve
comprendere
- la SM con periferiche
- un sistema di proiezione per rendere visibile
la schermata a tutta la classe
- un sistema di diffusione del suono adatto
all'aula
- possibilmente una linea di collegamento: nel
caso di molte aule di questo tipo ciò è fattibile solo realizzando una rete di
scuola (7)
La utilizzazione di televisori come sistemi di
proiezione collegati alla SM appare come il miglior compromesso fra prestazioni
e costi. Oltretutto il televisore può essere direttamente collegato a
un'antenna e a un videoregistratore.
L'aula attrezzata con una sola stazione
multimediale consente la gestione di "lezioni multimediali" con classi
intere.
Il docente ha la possibilità di accompagnare le
sue esposizioni con la proiezione da materiali di vario genere: schemi e disegni
preparati ad hoc, materiali reperiti in Internet, CD-ROM, film ecc.
Non è detto che la lezione debba essere
necessariamente di tipo "versativo": come con i mezzi tradizionali è
possibile, anzi è più facile, adottare metodi interattivi che coinvolgano
l'intera classe.
E' anche possibile che singoli studenti vengano
chiamati a esporre loro materiali o a interagire con la SM.
2 Aula/laboratorio con alcune stazioni
multimediali
Nell'aula vengono installate un numero limitato
di stazioni multimediali, tipicamente 3-5, con le periferiche prescelte.
Un sistema di proiezione può non essere
necessario se le stazioni sono in rete e se sono opportunamente collocate per
consentire la visione a tutti gli studenti (1).
Insieme alle stazioni multimediali debbono essere
disponibili spazi di lavoro normali e indipendenti in modo tale da consentire
sia lezioni a tutta la classe sia lavoro di gruppo._
Un'aula con poche stazioni multimediali,
configurata come descritto, può consentire:
a) la gestione di lezioni multimediali come nel
caso dell'aula con una sola stazione, ma ovviamente con qualche possibilità in
più;
b) l'uso come laboratorio in cui possono lavorare
gruppi di studenti di grosse dimensioni (es: 5-7 studenti per gruppo); questa
modalità è utile per attività costruttive che richiedano tempi di studio e
preparazione abbastanza lunghi rispetto alla realizzazione multimediale vera e
propria. E' il caso, ad esempio, di gruppi studenti che progettano e realizzano
un ipertesto o un giornale o creano una banca dati di immagini o partecipano a
un gioco di simulazione complesso.
3 Aula/laboratorio con molte stazioni
multimediali.
Le stazioni multimediali sono tipicamente 10-12
(il numero dipende dal numero delle classi) con le periferiche prescelte.
Si noti che anche in assenza di una rete locale
si può utilizzare una sola stampante connessa a tutte le stazioni attraverso la
porta parallela.
Debbono comunque essere disponibili spazi di
lavoro normali. Questi possono essere associati alle stazioni multimediali
creando posti lavoro banco+SM, ma sembra preferibile una soluzione meno rigida
che consenta sia le lezioni o le esercitazioni sia il lavoro di gruppi più
grandi.
Se gli spazi sono opportunamente progettati e
dimensionati questa configurazione consente ovviamente sia la lezione sia i
lavori per gruppo di grandi dimensioni.
La caratteristica di questa soluzione, però, è
quella di consentire il lavoro di piccoli gruppi (2-3 studenti). Questo è
necessario per attività di apprendimento che richiedano una forte e continua
interazione per un certo periodo di tempo come le esercitazioni e lo studio per
l'acquisizione di abilità di vario genere: scrittura, produzione di documenti,
disegno, uso di software didattici interattivi.__4 il centro-servizi (centro di
documentazione)
Un certo numero di stazioni multimediali può
essere collocato in un ambiente nel quale non debbono entrare classi intere, ma
che deve comunque avere spazi di lavoro normali.
Il centro può offrire tutta la gamma dei servizi
multimediali oppure essere specializzato per alcuni tipi di servizi. Es:
stazioni per ricerca in banche dati e sistemi informativi esterni, stazioni per
l'edizione avanzata di testi, ipertesti e produzioni video ecc.
Un centro servizi non può ovviamente essere
utilizzato per esercitazioni o lezioni. Ad esso possono accedere singoli
studenti o piccoli gruppi, generalmente di classi diverse, quando debbono fare
un lavoro che richieda l'uso dei servizi del centro.
La situazione è analoga a quella di una
biblioteca ben organizzata che prevede spazi di lavoro e può effettivamente
essere frequentata dagli studenti. E' infatti plausibile che il centro servizi
sia collocato fisicamente in continuità con la biblioteca con la quale potrebbe
condividere gli spazi di lavoro.
L'uso di un centro servizi implica ovviamente che
la scuola organizzi la didattica in un modo che preveda che gruppi di studenti
possano, in certe fasi e per lavori specifici, allontanarsi dalle aule o dai
laboratori.
5 Unità mobili
Le stazioni di lavoro possono essere normalmente
collocate in un aule in modo da realizzare la soluzione 2 o 3, ma tutte o alcune
di esse potrebbero essere mobili e spostate temporaneamente in un'altra aula per
realizzare, ad esempio, la soluzione 1.
Questa possibilità è ovvia se si usano SM
portatili, che però, in questo momento, costano più di quelli da tavolo.
Il vantaggio della creazione di stazioni
multimediali mobili è ovviamente quello della flessibilità e della
possibilità di creare, a seconda dei momenti, le soluzioni 1, 2 e 3.
Naturalmente aumenta anche la complessità
organizzativa e quindi la necessità di un progetto di scuola e di un insieme di
regole ben studiato.
6 Rete locale limitata a un'aula/laboratorio
Le stazioni di un'aula-laboratorio possono essere
messe in rete.
Per alcune periferiche è possibile installarne
anche un solo esemplare di migliore qualità e velocità (es: una stampante
laser) condiviso da tutte le stazioni.
La rete in un'aula richiede la soluzione di
problemi software ed hardware (cavi e prese di connessione) che possono essere
risolti con l'aiuto del fornitore di attrezzature.
Dal punto di vista delle possibilità didattiche
la rete locale aggiunge molto alle aule/laboratori non in rete. Vi sono infatti
importanti vantaggi organizzativi, come la possibilità di configurare tutte le
stazioni di lavoro installando il software direttamente dal server.
7 Rete locale di scuola estesa a più ambienti
(INTRANET)
La rete locale può essere estesa a più ambienti
di una scuola fino a consentire, nel caso di scuole con maggiori esperienze e
risorse, di creare una "rete di scuola". La situazione che si crea,
nel caso di una rete molto estesa, è analoga a quella degli impianti elettrici:
ogni ambiente è attrezzato per allacciare apparecchiature e per fornire ad esse
il servizio di una risorsa esterna (in questo caso il server di rete).
La rete estesa a più ambienti può avere varie
architetture. Una soluzione possibile è quella di un solo server al quale sono
allacciate sia stazioni di lavoro singole sia "grappoli" di stazioni,
come nel caso di aule/laboratorio, laboratori e centri servizi.
Questa configurazione richiede la soluzione di
problemi impiantistici più complessi e ovviamente costi maggiori di quelli
della rete limitata a un'aula. Occorre, fra l'altro una analisi del tipo di
informazioni che si vogliono far circolare nella scuola (dati, multimediali
digitali o miste con segnali TV) per scegliere, con l'aiuto del fornitore, il
tipo di impianto.
Anche il problema del software è più complesso
e richiede una analisi del tipo di prestazioni richieste al sistema.
Dal punto di vista organizzativo la rete di
scuola crea una situazione del tutto nuova e di grande flessibilità nella
collocazione delle stazioni di lavoro e nella fornitura ad esse di servizi.
E' possibile in particolare creare servizi
fruibili in tutta la scuola.
Intranet può avere una funzione reale, nel senso
che ogni informazione creata all'interno o importata dall'esterno, ma anche ogni
materiale didattico, può, in forma ipertestuale, essere fruita da tutti.
6.Indicazioni specifiche dei
settori scolastici
6.1 Direzione Generale dell'Istruzione
Elementare
In relazione agli standard, alla scelta ed alla
organizzazione delle attrezzature multimediali, per il programma 1A, è
auspicabile uno sforzo congiunto di più scuole, nella costituzione di una rete
che renda sommativa l'esperienza delle scuole stesse sui diversi progetti.
Il programma 1B richiede una più elevata
capacità di progettazione da parte delle scuole, stante anche la possibilità
di differenziare i finanziamenti.
Quale che sia la scelta tra le configurazioni
ipotizzate nel progetto generale, ogni scuola dovrebbe dotarsi di non meno di
10-12 stazioni di lavoro e privilegiare la costituzione di una rete, in grado di
moltiplicare le esperienze e di favorire l'integrazione e la continuità.
6.2 Direzioni Generali dell'Istruzione Tecnica
e dell'Istruzione Professionale
Le soluzioni tecnologiche nel settore
dell'Istruzione Tecnica e professionale, relativamente al progetto 1(b), debbono
tenere conto del fatto che generalmente in questi istituti la presenza di
dotazioni informatiche è più consistente e in qualche caso può consentire
scelte strutturalmente più complesse. La tradizionale soluzione di una o più
aule ciascuna delle quali attrezzata con una piccola rete, ma isolate fra di
loro e dal resto dell'istituto, pur avendo una sua validità per l'insegnamento
di determinate discipline, dovrebbe essere superata da un approccio più
dinamico e aperto. Si dovrebbero dunque tendere, non necessariamente in un unico
passo, ma anche con una evoluzione progressiva, alla interconnessione delle
stazioni multimediali in una INTRANET (vedi Allegato B-configurazione 7) onde
consentire la fruizione di ogni materiale multimediale (sia interno che esterno
alla realtà scolastica locale) da parte di tutto il personale scolastico.
Questa indicazione considera l'esistenza di
realtà scolastiche avanzate ed intende promuovere negli istituti un lavoro
collaborativo che comporti una creazione di valore aggiunto, sia con lo scambio
di informazioni che con la rielaborazione delle stesse anche in forma
ipermediale.
La creazione di una infrastruttura di istituto
consente di far convivere diversi modi di aggregazione delle SM. In un contesto
di rete di istituto anche l'allestimento di aule attrezzate con una sola
stazione che possa attingere alle risorse del server può offrire molte
opportunità.
La rete, nonostante il costo iniziale di
impianto, può condurre a un minor costo per posto di lavoro sia perché è
possibile integrare attrezzature già esistenti anche se più vecchie, purché
non obsolete, sia perché è possibile acquistare SM meno dotate di risorse e
quindi meno costose.
La soluzione della rete di istituto potrebbe in
futuro acquistare un significato anche maggiore con l'ingresso nel mercato di
apparecchiature a basso costo, come i Network Computer e alcuni tipi di
elaboratori con prestazioni ridotte, che potrebbero combinare una maggiore
diffusione dei posti di lavoro con la possibilità di accedere comunque a
risorse importanti. Soluzioni di questo tipo non sono ancora mature e
sperimentate e quindi non è possibile dare indicazioni operative, ma ci si
limita a raccomandare di tenere sotto osservazione le evoluzioni del mercato.
ALL. C
Programma di sviluppo delle
tecnologie didattiche 1997/2000
OMISSIS
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