Mozione (1-00223)
Primo firmatario: Bono (AN)
Data presentazione: 19.12.1997 (seduta n. 0291)
Sezione 1 - Disciplina
internazionale delle rete telematica Internet
Risoluzione
(6-00034)
La Camera,
premesso che:
in questi ultimi anni la sempre più capillare
diffusione della rete telematica Internet ha costituito, insieme
all'indiscutibile vantaggio del progresso tecnologico, anche un formidabile
strumento di diffusione di ogni sorta di messaggio, non sempre ispirato da
motivazioni ed obbiettivi meritevoli di tutela;
anche approfittando della sostanziale assenza di
qualsivoglia limitazione di ordine giuridico e legislativo, spesso soggetti
animati da intenzioni criminali e ripugnanti hanno utilizzato Internet per i
loro fini più immorali e inconfessabili;
il ricorso a Internet non conosce confini né
territoriali, né tantomeno anagrafici, con il rischio di vedere esporre una
quantità sempre crescente di adolescenti, e perfino bambini, alle sempre più
esplicite e, pertanto pericolosissime strumentalizzazioni perpetrate per via
telematica;
in particolare, ha destato fortissimo turbamento
la recente lettera di alcuni pedofili, diffusa tramite Internet e indirizzata
proprio ai bambini, così come denunciato pubblicamente da un importante organo
di stampa;
un ulteriore gravissimo episodio è venuto alla
luce appena due giorni dopo quello della lettera ai pedofili, ed è stato
denunciato da Don Fortunato Di Noto, Parroco di Avola e Presidente della
benemerita associazione Arcobaleno, che ha scoperto un sito Internet italiano
ospitante, sotto la dicitura "Bambina di cinque/sei anni che si
masturba" foto di bimbe in inequivocabili pose di auto-erotismo,
accompagnate da altrettante esplicite didascalie;
tutto ciò non appare più oltre tollerabile,
essendo compito principale di ogni società civile difendere la dignità
dell'uomo e, soprattutto, tutelare l'infanzia da ogni forma di aggressione e
strumentalizzazione;
tali inqualificabili e tragici episodi possono
verificarsi unicamente perché, fino ad oggi, non è stato raggiunto alcun
accordo internazionale teso a consentire a ciascuno Stato di potere intervenire
per reprimere l'uso illegale e criminale della pur valida e certamente
insostituibile "finestra sul mondo" costituita dalla rete mondiale
Internet;
impegna il Governo
a mettere in atto tutte le iniziative necessarie
a definire, nei tempi più brevi possibili, un accordo tra tutti gli Stati del
mondo, per una corretta disciplina dello strumento Internet e trovare,
conseguentemente, la soluzione al comune angosciante problema di tutelare i
soggetti più indifesi e di ostacolare in tutti i modi legali l'operatività
telematica a individui deviati e senza scrupoli, restituendo, nel contempo,
Internet al suo fondamentale ruolo di strumento moderno e fondamentale al
servizio dell'umanità.
Risoluzione
(6-00034)
Sezione 2 - Disciplina internazionale
della rete telematica Internet
Primo firmatario: Bono
(AN)
Data presentazione: 19.12.1997 (seduta n. 0291)
La Camera,
considerato che
la prostituzione minorile si
presenta rispetto al passato anche recente, in modo considerevolmente cambiato,
sia riguardo alla consistenza numerica sia riguardo alla qualità. E' così che
milioni di bambine e di bambini, sempre più piccoli, in tutti i continenti sono
vittime di abuso e sfruttamento sessuale. Ed è per questo che emergono nuove
fattispecie di reato, quali ad esempio turismo sessuale, pornografia minorile, e
si impone un allargamento del principio di extraterritorialità. E' così che
l'ingresso di forti organizzazioni criminali, anche legate al narcotraffico,
modifica radicalmente il circuito della domanda e dell'offerta della
prostituzione minorile;
la Conferenza mondiale contro lo
sfruttamento sessuale dei bambini e delle bambine a fini commerciali tenutosi a
Stoccolma nell'agosto 1996, cui hanno partecipato 119 paesi tra cui l'Italia,
organizzazioni non governative, l'UNICEF e altre agenzie delle Nazioni Unite, ha
promulgato una dichiarazione comune contro lo sfruttamento sessuale dei bambini
e delle bambine definito già dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia
"una vera e propria forma di schiavitù";
visto che
il nuovo mercato diffonde riprese
pornografiche di bambini e bambine considerati una merce che si vende, si
compra, si affitta e si scambia;
questa diffusione, che oramai ha
raggiunto dimensioni planetarie, utilizza anche i mezzi più moderni di
comunicazione e di promozione del mercato, tra cui quelli più tecnologicamente
avanzati quali Internet, che permettono una diffusione dei messaggi
senza confini e con costi molto ridotti;
il Parlamento fin dal 1995 ha
lavorato ad una legge relativa allo sfruttamento sessuale dei minori già votata
all'unanimità dalla Camera nel luglio 1997 ed attualmente in discussione al
Senato;
impegna il Governo
ad affrontare con decisa volontà
politica ed adeguate risorse finanziarie il fenomeno, e ad applicare con
efficacia le leggi vigenti;
a individuare e valorizzare
strumenti istituzionali in grado di prevenire il diffondersi di tali crimini,
creando nel contempo valide forme di supporto per le vittime;
a sostenere tutte le iniziative
promosse dalle organizzazioni internazionali nel settore delle
telecomunicazioni, per porre in essere codici di autoregolamentazione nei
confronti dello sfruttamento commerciale dei bambini e delle bambine attraverso
gli strumenti telematici;
a mettere in atto tutte le
iniziative necessarie a definire nei tempi più brevi possibili, un accordo tra
tutti gli Stati del mondo per una corretta disciplina dello strumento Internet
e trovare, conseguentemente, la soluzione al comune angosciante problema di
tutelare i soggetti più indifesi e di ostacolare in tutti i modi legali
l'operatività telematica a individui deviati e senza scrupoli, restituendo, nel
contempo, Internet al suo fondamentale ruolo di strumento moderno e
fondamentale al servizio dell'umanità;
a intensificare l'opera di raccordo
con il Parlamento, per la tempestiva approvazione dei provvedimenti contro lo
sfruttamento sessuale dei minori, contenuti nel testo unificato della legge A.S.
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