AIIP denuncia gli effetti anticoncorrenziali delle nuove offerte
ADSL retail a tempo e forfetarie di Telecom Italia in assenza di
adeguate offerte xdsl wholesale
L'Associazione Italiana Internet Provider lamenta da tempo l'inadeguatezza
della quantità di banda offerta al cliente finale come "larga" e, di
conseguenza, apprezza la volontà manifestata da Telecom Italia di raddoppiare -
a parità di costo - la banda messa a disposizione dei propri clienti xDSL.
AIIP, tuttavia, manifesta stupore per gli effetti anticoncorrenziali delle
nuove offerte ADSL retail a tempo e forfetarie, raddoppiate da
256/128 kbit/s a 640/256 da Telecom Italia in assenza di una adeguata
rimodulazione delle offerte ADSL "wholesale" (all'ingrosso)
riservate ai concorrenti.
Nel caso dell'offerta di accesso ad Internet con tariffazione a tempo, la
nuova offerta "wholesale" prevede infatti solo l'incremento
della velocità di picco (da 256/128 kbit/s a 640/256), senza alcuna variazione
del prezzo per Megabyte del traffico.
Poiché l'offerta diretta alla clientela finale è a tempo, mentre quella
"wholesale" per gli operatori concorrenti è a quantità di
dati (risultante dalla somma di quelli trasmessi e ricevuti dall'utente
finale), delle due, l'una: se l'utente finale scarica la stessa quantità di
dati nella metà del tempo, il concorrente di Telecom Italia vede dimezzare i
propri ricavi, a parità di costi (rappresentati dall'offerta "wholesale"
a volume di Telecom Italia, i cui ricavi wholesale restano invece
invariati); se viceversa l'utente finale mantiene inalterato il tempo di
collegamento, i ricavi del concorrente di Telecom Italia restano inalterati, ma
raddoppiano i suoi costi (e i ricavi wholesale di Telecom).
Anche nel caso delle offerte di accesso forfetarie, i "ritocchi"
all'offerta wholesale risultano del tutto inadeguati: ad un presumibile
raddoppio dei consumi dell'utente finale, corrisponde infatti una riduzione
del 50% del solo prezzo wholesale della banda ATM e nessuna riduzione (o,
meglio, raddoppio di banda a parità di prezzo) per tutte le altre
infrastrutture di rete wholesale necessarie per fornire l'accesso ad
Internet. A ciò si aggiunge l'assenza di rimodulazione della velocità dei
circuiti di accesso a 640 in 1280 kbit/s e di quelli a 1280 in 2048 kbit/s,
nonché la mancata introduzione di una offerta a 4096 kbit/s. Infatti, senza una
revisione dell'offerta wholesale che consenta la migrazione di tutti
gli utenti xDSL verso la fascia superiore, l'operazione si tradurrebbe in un
mero spostamento su Telecom Italia della clientela a 640 kbit/s flat dei
concorrenti.
In una lettera inviata all'Autorità per le Comunicazioni e alla
Commissione Europea, AIIP ha quindi evidenziato come questa manovra rappresenti
una conferma degli intenti anticoncorrenziali perseguiti da Telecom Italia nella
sua offerta Larga Banda ed attuatisi mediante: (i) una preemption del
mercato dei servizi Internet a 256 Kbit/s, annunciandone sin dal 15 dicembre l'automatico
passaggio gratuito a 640 (a scapito degli operatori che non hanno potuto
pubblicizzare tempestivamente analogo upgrade); (ii) una fidelizzazione
dei propri clienti dei servizi Internet a 256 Kbit/s (fascia sulla quale Telecom
è stra-dominante), che così non hanno più interesse ad acquistare i servizi
640 offerti dai concorrenti di Telecom; (iii) un'esclusione dei concorrenti
dal mercato, stante la non replicabilità delle nuove offerte 640 kbit/s e l'innalzamento
dei costi dei concorrenti per riprodurre le offerte 640 kbit/s a condizioni
economiche competitive con quelle di Telecom.
Per queste ragioni AIIP, oltre a richiedere che Telecom formuli un'adeguata
offerta wholesale che consenta anche ai concorrenti di raddoppiare la
banda a tutti i propri clienti (anche quelli a 640 Kbit/s e superiori), fermi
restando gli attuali costi wholesale, evidenzia altresì la necessità di
mantenere anche in futuro un'adeguata regolamentazione ex ante delle
offerte retail di Telecom Italia nonché di imporre a quest'ultima di
creare due autonome società per gestire rispettivamente, la divisione rete e
quella servizi (cd. "separazione strutturale").
Contatti stampa:
Mario Gazzola, Alessandra Merini - mgazzola@imageware.it
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