Incentivi per la diffusione
dell'internet:
l'idea è buona; le soluzioni sono discutibili
Comunicato stampa ALCEI-EFI n. 1/99
Associazione per la Libertà nella Comunicazione Elettronica Interattiva
Electronic Frontier Italy - 28.06.98
Di recente si sono invocati da più parti
provvedimenti che favoriscano una più larga diffusione dell'internet in Italia.
L'intenzione è lodevole, ma il modo in cui gli incentivi saranno definiti e
attuati richiede un serio approfondimento.
Si sono rivelate inefficaci le iniziative
(secondo noi demagogiche e illusorie) per l'abolizione della TUT. È più
realistica l'ipotesi che si possano avere riduzioni delle tariffe (purché non
coincidano, come è avvenuto anche recentemente, con un aumento del canone) e
agevolazioni specifiche per l'uso della rete.
Una previsione del collegato alla legge
finanziaria sembra farsi carico di questa esigenza e impegna le autorità
competenti alla determinazione delle "...tariffe in ambito urbano e
interurbano delle telecomunicazioni in modo da agevolare la diffusione
dell'internet". È previsto che l'Autorità per le telecomunicazioni
individui "...gli schemi tariffari che favoriscano, per l'utenza
residenziale, un uso prolungato della rete".
A fronte di questa disposizione legislativa,
l'undici dicembre l'On. Semenzato (Verdi) ha auspicato in un suo intervento
"...che il legislatore trovi forme dirette di incentivazione del settore
favorendo lo sviluppo di personal computer e di collegamento internet presso le
famiglie."
Il concetto è giusto. Ma la meditata opinione di
ALCEI è che nei provvedimenti che si stanno elaborando ci sia un errore di
impostazione. Che cosa significa "uso prolungato"?
Secondo noi è essenziale diffondere la
conoscenza di usi intelligenti e corretti della rete, evitando di generare
inutile carico di banda, incoraggiando gli utenti a lavorare off-line quanto
più possibile e a scegliere soluzioni tecniche che non producano ingombri
esagerati. Vanno evitati, perciò, incentivi che favoriscano la cattiva
abitudine di restare collegati per ore quando ciò non è necessario e
penalizzino chi, lavorando in prevalenza offline, fa collegamenti brevi e
frequenti. Del resto una riduzione tariffaria che favorisse i collegamenti
"lunghi" si tradurrebbe in un danno, perché incoraggerebbe un
sovraccarico di traffico che costringerebbe i provider a potenziare la
disponibilità di banda e quindi alzare i prezzi degli abbonamenti; oppure a
lasciar deperire la qualità del servizio. In ambedue i casi, il danno peggiore
sarebbe per il mondo degli utenti.
Ci sembra importante anche articolare i
provvedimenti in modo da non vincolare gli utenti nella scelta dei provider,non
favorire la posizione dominante della Telecom nè, ingenerale, le grandi
organizzazioni a scapito di quelle più piccole e delle strutture di servizio
"senza fini di lucro".Non è difficile trovare soluzioni tecniche che
permettano di raggiungere questi obiettivi, come ALCEI aveva già proposto in
altre occasioni.
Qualcuno ha anche parlato di
"rottamazione" dei vecchi computer a favore di nuovi apparecchi con
prestazioni più elevate. Secondo noi, siamo di fronte a un macroscopico
equivoco. Per utilizzare al meglio l'internet non c'è bisogno di attrezzature
ultrapotenti; sono più che sufficienti i "vecchi" computer già in
possesso di famiglie e imprese. Si dovrebbe invece favorire la diffusione dei
computer presso chi ancora non li ha, incoraggiando la vendita di macchine più
semplici a prezzo più basso - e anche il recupero di computer ancora efficienti
e adeguati che vengono scartati da chi segue la moda delle
"innovazioni" spesso non necessarie.
In sintesi: pensiamo che i provvedimanti
auspicati debbano orientare a un uso intelligente della rete, evitare inutile
spreco di banda come inutili spese in attrezzature troppo costose; e così
favorire tutti gli utenti ma specialmente le categorie oggi emarginate per
problemi di costo o di impreparazione culturale: quelli che l'Unione Europea
nella Dichiarazione di Bonn (http://gandalf.it/net/bonn.htm)
definisce i "non abbienti di informazione".
ALCEI - lieta dell'attenzione che il governo e il
parlamento intendono dedicare ai problemi dell'utenza internet - auspica che le
autorità competenti vogliano approfondire questi temi con la necessaria
attenzione e si mette a disposizione per offrire tutto il supporto possibile per
l'attuazione di provvedimenti ben orientati ed efficaci.
ALCEI - Electronic Frontiers Italy
Associazione per la libertà nella comunicazione elettronica interattiva
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http://www.alcei.it
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