Larga banda: Puntoit scrive a Prodi
18.10.01
Caro Presidente,
Mi permetto di rivolgermi a Lei per informarLa sugli esiti del seminario, sul
tema della larga banda e dell'UMTS, che si è svolto a Roma lo scorso settembre
presso la Camera dei Deputati, alla presenza del Presidente della Camera, del
Ministro delle Comunicazioni, del Ministro dell'Ambiente e di tutti i principali
operatori del settore.
Il seminario è stato organizzato da Puntoit, un'associazione di persone che
rappresenta con i suoi duemilacinquecento aderenti e soci un punto di
riferimento nella promozione dell'Information Society italiana. Il numero e la
qualità dei relatori presenti è stato sicuramente il miglior testimone della
necessità di tale incontro.
Durante la discussione, gli operatori hanno mostrato motivi di preoccupazione
sia per il ritardo che si è accumulato in Europa nella diffusione della larga
banda che per la mancanza di armonizzazione a livello europeo. Gli effetti sono
già stati mostrati nell'assegnazione delle licenze per la telefonia mobile di
terza generazione, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il ritardo nello sviluppo della larga banda non sembra essere imputabile
solamente alle congiunture di mercato, ma all'assenza di una corretta strategia
per incentivare gli investimenti necessari per l'innovazione.
Noi crediamo che sia necessario che la Commissione europea si faccia promotrice
di una nuova iniziativa per favorire una maggiore diffusione ed uso della larga
banda in Europa, anche in vista del Consiglio europeo che si terrà nella
primavera del 2002 a Barcellona.
Nell'ambito del cosiddetto "telecom package", Le segnaliamo anche il
tema del conflitto sulla definizione dei poteri da affidare alle Autorità
nazionali competenti ad applicarlo.
Per dare certezza al mercato appare necessario un meccanismo capace di
assicurare un'interpretazione coerente ed armonizzata in tutti gli Stati membri.
Gli operatori italiani chiedono di poter operare con le stesse regole dei loro
colleghi europei.
Se l'auspicato obiettivo di costituire un'autorità per le Telecomunicazioni a
livello europeo non si rivelasse possibile, Le chiediamo, Signor Presidente,
almeno di continuare a sostenere le proposte originarie della Commissione sulla
Direttiva Quadro per le telecomunicazioni. Molti operatori europei sono
pienamente convinti della positività dell'articolo 6, sui poteri delle
Autorità Nazionali e della Commissione, così come formulato dalla Commissione.
L'approvazione di tale articolo permetterebbe un miglior processo di
armonizzazione e creerebbe un clima di certezza giuridica, particolarmente
necessario per lo sviluppo degli investimenti.
Mi permetta infine di chiederLe un incontro, in modo da poter meglio
chiarificare le posizioni esistenti ed esprimere il sostegno e l' apprezzamento
del settore verso l'operato della Commissione.
PorgendoLe i sensi della mia più alta stima e ringraziandoLa per l' attenzione
che vorrà dedicare a questo importante tema, La saluto.
Luigi Gambardella
presidente di Puntoit
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