Il Tar Lazio ha appena concluso l'esame del ricorso presentato da Telecom
Italia contro la maxi sanzione (152 milioni di euro) comminata dall'Antitrust
per abuso di posizione dominante in danno di concorrenti e consumatori nei
mercati dei servizi intermedi e finali di TLC.
Si tratta, probabilmente, di uno dei procedimenti antitrust di maggiore
rilevanza degli ultimi anni, e non solo in ragione delle proporzioni della
sanzione comminata alla Telecom ma anche - ed anzi soprattutto - della materia
trattata e degli interessi e diritti in gioco nel mercato delle
Telecomunicazioni, assolutamente strategico per il futuro della democrazia nella
societą dell'informazione.
La questione di merito meriterą senz'altro un approfondimento nei prossimi
giorni (per i primi spunti all'indomani dell'udienza, si rinvia a C.
Giurdanella e G. Scorza, Conto alla rovescia per Telecom, su Punto Informatico). E'
intanto utile dare alcuni cenni sulla vicenda processuale.
Il ricorso č stato presentato da TI lo scorso 31 dicembre e, dopo essere
stato trattato - limitatamente all'istanza cautelare - nella Camera di
Consiglio del 12 gennaio, č stato poi fissato, per la trattazione congiunta di
cautelare e merito, all'Udienza del 16 febbraio (presidente Savo Amodio,
consigliere anziano Gaviano, relatore Panzironi).
All'udienza finale erano presenti, oltre alle due parti principali, anche
Albacom, Colt Telecom, Fastweb, Tiscali, Wind (per il mercato TLC nazionale)
Assoproviders, AIIP (per le associazioni di internet providers), Cittadini
Europei (per le associazioni di consumatori), oltre che Consip spa e l'Autoritą
di garanzia delle comunicazioni.
Dopo una discussione durata ben quattro ore, la causa č passata in
decisione.
Il TAR Lazio ha quindi depositato due provvedimenti:
- un'ordinanza cautelare pubblicata il 17 febbraio, con cui
sospende cautelativamente la sanzione pecuniaria posta a carico di TI (ma non i
comportamenti anticoncorrenziali stigmatizzati dall'Antitrust), "in
pendenza della decisione di merito, peraltro imminente";
- il dispositivo di sentenza pubblicato il 22 febbraio che
accoglie "in parte" (senza altro specificare), il ricorso di TI.
Si attende ora l'imminente deposito delle motivazioni.
(C.G.)
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