Una e-mail del presidente della FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana
e della FPM – Federazione Contro la Pirateria Musicale, Enzo Mazza, chiede una
rettifica della notizia apparsa come "ultim'ora" nell'articolo Diritti
degli utenti, qualcosa si muove pubblicato sul numero scorso.
Mazza afferma che la lettera inviata
dalle associazioni a varie autorità non può essere una risposta
all'interrogazione Acerbo_Folena sul "Patto di Sanremo", poiché è
datata 16 giugno, mentre l'interrogazione è del 20. E si chiede se mai non sia
vero il contrario: l'interrogazione come risposta alla lettera?
Sta di fatto che la missiva è stata fatta girare dopo la presentazione
dell'interrogazione... ma non è questo il problema. Il problema è nei
contenuti della lettera, puntualmente commentati da ALCEI nel comunicato
che pubblichiamo in questo stesso numero.
Da oltre un decennio l'industria dei contenuti investe cifre ingenti in una
"lotta alla pirateria" che non sembra sortire risultati apprezzabili.
Pesanti azioni di lobby sui legislatori (con ripetuti tentativi di attribuire
agli internet provider compiti e responsabilità che non competono a loro),
pubblicità intimidatorie o addirittura terroristiche, diffusione di statistiche
ottenute su dati di parte e via elencando.
E la "pirateria" continua quasi indisturbata, perché il mondo
digitale offre strumenti di diffusione delle idee che nessuna legge o
autodisciplina può contrastare seriamente.
Le potenzialità della Rete per la distribuzione e la condivisione dei contenuti
sono state scoperte dagli utenti molto tempo prima che l'industria si accorgesse
della loro esistenza. E ancora adesso i "detentori dei diritti"
(ovvero i "padroni delle idee") non sembrano aver preso atto che il
vecchio armamentario dell'intimidazione e della repressione non serve a nulla.
L'arroganza degli argomenti esposti nella lettera lo dimostra con chiarezza. Ma
non servirà a nulla, se non a suscitare altre polemiche e a colpire qualche
malcapitato, senza incidere sostanzialmente sulla circolazione illegale delle
opere protette.
E' necessario battere altre strade.
(M. C.)
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