1. Prima di incominciare
di Manlio Cammarata e Enrico Maccarone -
11.11.99
Con la normativa sul documento informatico si è realizzato un significativo
balzo in avanti verso la realizzazione della società dell'informazione e sono
state poste le premesse normative per il tanto atteso, e ormai ineluttabile
cambiamento dei rapporti tra cittadini e Stato, che dovrebbe vedere sempre più
lo Stato al servizio del cittadino, e non il contrario.
Questo stimolo, e la consapevolezza di potere in qualche modo contribuire al
miglioramento della qualità della vita, hanno animato le persone che tempo
dedicano, e dedicheranno ancora, il loro impegno a un progetto di grandi
dimensioni, che non si esaurisce nel dettare regole sulla "firma
digitale". Essa è infatti alla base di un sistema complesso, che comprende
il protocollo informatizzato della pubblica amministrazione, l'archiviazione
ottica dei documenti, il mandato elettronico di pagamento e anche la carta
d'identità elettronica: un sistema nel quale la firma digitale non sempre
costituisce un elemento essenziale. Tutto questo nel grande quadro della Rete
unitaria della pubblica amministrazione, che collegherà uffici e cittadini
applicando il modello universale dell'internet.
E la stessa internet è già uno strumento, oltre che un modello, per i
rapporti tra i privati: oggi con il nascente commercio elettronico, domani con
transazioni che richiedono formalità più strette e l'uso di documenti
"validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge", cioè provvisti
della firma digitale, apposta o associata secondo le norme dettate dal DPR
513/97 e dai successivi provvedimenti.
Il successo dell' innovazione dipende soprattutto da come essa sarà accolta
sia dal mondo del diritto, sia dai cittadini. Per questo è necessaria
un'attività di divulgazione attenta a non creare equivoci sugli aspetti teorici
e pratici del documento informatico e a non generare aspettative esagerate o, al
contrario, atteggiamenti di rifiuto.
Certo, siamo al cospetto di una materia nuova, la cui comprensione non è
immediata, perché sono necessarie alcune conoscenze di base che non fanno parte
del tradizionale bagaglio culturale dei giuristi e di coloro che dovrebbero
informare i cittadini - in primo luogo i giornalisti. Tra le conseguenze di
questa situazione si possono individuare la facile e frequente confusione tra
commercio elettronico da un lato e firma digitale o documento informatico
dall'altro, o anche - come è purtroppo accaduto in alcuni dei sempre più
frequenti convegni e sulla stampa di informazione - l'enunciazione di principi
spesso inesatti e fuorvianti.
Fra l'altro, la novità della materia induce tutti coloro che se ne occupano
ad approfondire alcuni aspetti particolari, fra i quali sono di particolare
rilievo:
- La natura tecnica della firma digitale
- La struttura del documento informatico
- La smaterializzazione della scrittura
- Le relazioni tra firma digitale e crittografia
- La firma digitale autenticata
- Il ruolo dei certificatori nella normativa italiana
- Le autorità di certificazione nel commercio elettronico
- L'impiego delle chiavi biometriche
- La certificazione nella pubblica amministrazione
Sono questi alcuni degli argomenti di un libro sulla firma digitale, che
stiamo preparando da alcuni mesi, ma che non potrà essere pronto in breve
tempo.
Per questo abbiamo deciso di anticiparne su InterLex alcune parti, quelle più
importanti per capire i termini essenziali della normativa sul documento
informatico e delle sue applicazioni. Invitiamo i lettori a esprimere dubbi e
osservazioni, che ci serviranno per rendere più chiaro e utile il testo
definitivo.
Un'ultima, ma non marginale avvertenza: questa "introduzione" è
pensata per coloro che si accostano per la prima volta alla materia. I contenuti
sono volutamente semplificati e gli esperti si accorgeranno subito della
mancanza di alcuni passaggi importanti, ma non indispensabili per la prima
comprensione degli aspetti essenziali del documento informatico. Questi punti
saranno trattati al momento opportuno.
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