Serve un'agenzia per la sicurezza
della Rete
di Claudio Manganelli* - 06.12.01
Caro Direttore,
prendo spunto dall'articolo Troppi virus:intervenga il
legislatore! per consentirmi di esprimere ad alta voce alcune riflessioni
che da qualche tempo mi frullano nella testa. Ti chiedi cosa fa, in proposito,
l'Ufficio del Garante che sembra distratto dagli eventi, anche catastrofici, che
avvengono sulla rete. Ebbene, per averci fatto una full immersion per
quattro anni, in qualitą di componente del primo collegio, debbo farti notare
che l'organico consentito dalla legge istitutiva del Garante, la 675/96, e i
successivi decreti legislativi e regolamenti non consentono davvero a
quell'Autoritą di disporre di un adeguato numero di risorse "skillate"
in tutto lo scibile, noto e prevedibile, adeguato a coprire eventi estremamente
diversificati che, in modo inconsapevole o capzioso, catturano e trattano dati
personali, li violano e li modificano, ad insaputa dell'ignaro utente.
Credo anche che tu sappia bene che, con l'elezione alle Camere dei membri del
nuovo collegio sia venuta a mancare ad esso proprio l'esperienza informatica
prevista dalla legge istitutiva (meraviglia comunque il fatto che solo
pochissimi addetti ai lavori ed interessati alle necessitą di trattamento dei
dati personali abbiano criticato questo evento!) Cosa puoi pretendere quindi
dagli Uffici di Monte Citorio, subissati da quintali di carta, telefonate e
ricorsi?
Credo che, per affrontare con efficacia la questione della lotta al crimine
informatico e all'adeguamento delle misure di sicurezza, sarebbe necessario
costituire con sollecitudine una task force, visto che, nelle realtą
governative sono disseminate esperienze consolidate (AIPA, Polizia Postale, GAT
della Guardia di Finanza e chissą quante altre!). E' quindi importante che
proprio dal mondo degli operatori sulla rete si reclami al pił presto e a gran
voce la costituzione di una agenzia per la sicurezza della rete che, assieme ai
Ministri delle Comunicazioni e dell'Innovazione tecnologica e al Garante, possa
costituire il centro di controllo e sviluppo delle iniziative tecniche e
giuridiche per tutelare i cybernauti e i loro computer.
Saluti. Claudio Manganelli
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