Il Palazzo di vetro, la legge per
tutti
di Manlio Cammarata - 23.07.97
Da ieri, 22 luglio 1997, tutte le nuove
disposizioni legislative emanate dal Parlamento e dal Governo saranno
disponibili, gratis, per qualsiasi cittadino che abbia la possibilità di
collegarsi a Internet.
Non solo. Il cittadino potrà conoscere anche tutto l'iter legislativo, dai
disegni di legge originari, agli emendamenti, ai resoconti dei dibattiti
parlamentari. Con un clic potrà vedere anche le schede personali dei deputati e
dei senatori. L'attività parlamentare diventa "trasparente",
finalmente possiamo dire che "il Palazzo è di vetro".
Questa è la prima notizia, che è sfuggita alla
stampa di informazione. Non è sfuggita la seconda: a ogni parlamentare è stato
consegnato un personal computer portatile, provvisto di modem e stampante, ma ha
ricevuto insignificanti trafiletti o addirittura commenti beffardi. Invece è un
fatto importantissimo, perché non si tratta solo di un costoso omaggio, ma di
uno strumento di lavoro essenziale (vedi l'intervista
al senatore Falomi).
Infatti il notebook è già predisposto per l'accesso alle agenzie di
stampa e alle più importanti banche dati (oltre a quelle del Senato e della
Camera) e ha un accesso full Internet a tariffa urbana da moltissime
località, grazie a un accordo con Telecom Italia.
E' evidente che non saranno molti i parlamentari in grado di servirsi subito del
PC (che dovranno restituire alla fine della legislatura), ma il loro numero
crescerà rapidamente, anche grazie ai corsi organizzati dalle Camere e
all'aiuto delle rispettive strutture informatiche. In questo modo non solo tutta
l'attività potrà svolgersi con procedure più efficaci - si pensi all'utilità
della posta elettronica - ma si diffonderà nel Palazzo quel minimo essenziale
di cultura tecnologica che oggi è una lacuna gravissima. E primo o poi si
dovrebbero vedere i risultati, in una produzione legislativa più corretta e
coerente in materia di informazione e comunicazione.
Ma la prima notizia, quella delle leggi
pubblicate su Internet in forma ipertestuale, merita una valutazione attenta. Si
tratta di un'altra svolta che potremmo definire "epocale", come
l'avvio della rete unitaria della pubblica amministrazione e l'introduzione del
documento informatico. Non si deve trascurare il fatto che richiede non solo un
impegno molto pesante da parte dei servizi informativi delle due Camere, ma
anche che è il risultato di un lungo lavoro "politico" dei due
vice-segretari, Carlo Pinzani per il Senato e Fortunato Cocco per la Camera dei
Deputati, che hanno dovuto superare resistenze non indifferenti.
Ora il dato è tratto: il principio del libero accesso dei cittadini ai testi
legislativi è affermato, c'è lo strumento per realizzare la trasparenza
dell'azione parlamentare. Il Palazzo è di vetro, almeno sul piano potenziale.
Si dirà che sono ancora pochi gli italiani che dispongono di un accesso
personale a Internet, ma la questione non è importante come sembra a prima
vista. Perché, a parte il fatto che sembra realmente iniziata la tante volte
annunciata esplosione del numero degli abbonati, ci sono e ci saranno sempre in
maggior numero enti, uffici e associazioni di ogni genere, che potranno fornire
ai cittadini l'accesso, l'assistenza e soprattutto la diffusione delle
informazioni con i mezzi tradizionali.
Restano ancora molti problemi da risolvere,
perché la disponibilità delle nuovi leggi non è ancora la disponibilità
"della legge" nel suo insieme. C'è tutta la produzione normativa
degli enti locali, ci sono le norme europee, c'è soprattutto l'enorme massa
della legislazione precedente che continua a essere chiusa negli archivi del
Poligrafico e della Corte di Cassazione. Questo materiale deve essere messo a
disposizione di tutti, anche se è chiaro che la maggioranza dei cittadini non
passerà il suo tempo a "navigare" tra capi, titoli e commi.
Dal punto di vista tecnico il problema non è risolvibile in poco tempo, anche
per la mole immensa del materiale da trattare. Ma è venuto il momento di
incominciare, di affrontare e risolvere prima di tutto l'aspetto politico di una
reale questione di democrazia.
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