Il testamento telematico
di Enrico Maccarone *
- 18.06.98
Vedi anche Preselezione
informatica per i notai
Diverse agenzie di stampa hanno recentemente
riportato la notizia della avvenuta attivazione di un nuovo sito Internet "Rest
in Peace", qualificandolo come il primo sito di onoranze funebri on
the web attraverso il quale potere, tra l'altro, lasciare le proprie
volontà testamentarie, con firma digitale e previo pagamento di una cospicua
somma (tra i 1000 e i 2000 dollari).
Qualcosa di analogo è nato recentemente anche in Italia.
A parte la materia, che per ovvi motivi
scaramantici genera ben poca simpatia, fin qui nulla di strano: si tratta di una
occasione di business on line come tante altre.
Ciò che attira l'attenzione del giurista, e di chi come me attivamente ha
partecipato e tuttora partecipa alla formulazione della normativa italiana in
materia di firma digitale e documento informatico, è il particolare risalto
dato alla possibilità che viene fornita all'utente (perdippiù, per il sito
web citato, a costi elevati ed a mio giudizio spropositati) di formulare via
Internet il proprio testamento telematico "con tanto di firma
elettronica": una nuova specie di testamento olografo, privo del più
importante dei suoi elementi caratteristici e cioè l'autografia.
Tale possibilità non è prevista né in Italia, né in alcun altro paese
europeo e di civil law.
In materia testamentaria (e soltanto per sapere
della esistenza o meno di un testamento, ma non certo per leggerne i contenuti)
quali unici esempi di informazione on line troviamo - almeno in Europa
- quello austriaco (Registro Testamenti di Vienna, già attivo da alcuni anni) e
quello costituente la sperimentazione italiana, la cui realizzazione è stata
già da tempo proposta alla competente amministrazione presso il Ministero di
Grazia e Giustizia.
In entrambi i casi abbiamo a che fare con siti "chiusi", accessibili
soltanto a pubblici ufficiali e persone a ciò autorizzate, che forniscono
risposte soltanto dopo che sia stata data prova dell'avvenuto decesso del
testatore.
Sulla falsariga di tali esperienze, e considerata
anche l'esigenza di fornire adeguate risposte alla notevole richiesta di
servizi in tale settore, da tempo si parla anche di un registro virtuale europeo
dei testamenti, ove far convergere - nel pieno rispetto della privacy e delle
norme in materia testamentaria - tutte le informazioni provenienti dai singoli
Stati membri dell'U.E.
Uno scenario futuro, del quale soltanto in questi anni cominciano a delinearsi
regole ed elementi.
Al contrario degli altri paesi europei (che non
hanno ancora legiferato in materia), in Italia sarà tra poco possibile (sin
dagli ultimi mesi del corrente anno, non appena emanate le regole tecniche
previste dall'art.
3 del DPR 513/97 pubblicato su G.U. del
13.3.1998) il testamento per atto pubblico telematico e cioè - alla stregua
degli atti pubblici in genere - il testamento redatto da notaio sotto forma di
documento informatico con l'osservanza delle norme tecniche sopra richiamate:
un vero e proprio atto pubblico notarile informatico, privo del supporto
cartaceo ma al contempo dotato della validità ed efficacia riconosciutegli dal
codice civile, dalla legge notarile e, per ultima, dalla legge Bassanini n.
59/97 e suoi regolamenti di attuazione.
Per la verità all'interno della comunità
giuridico-informatica si parla già da tempo (per ultimo all'interno di un
convegno svoltosi a Ferrara ai primi del '97) della possibilità di un nuovo
"tipo" di forma testamentaria riconducibile idealmente al testamento
olografo, ma privo del requisito della autografia: un testamento redatto dal
testatore su documento informatico (e come tale non autografo) e da lui firmato
digitalmente, ma con l'aggiunta (in sostituzione della autografia) di almeno
due chiavi biometriche (l'impronta della retina, e/o l'l'impronta
digitale, e/o l'impronta vocale). Ma qui siamo nella teorizzazione pura e
qualsiasi approfondimento svierebbe il lettore meno informato.
Tornando al sito Internet "Rest In Peace",
raggiungibile allo URL http://www.restinpeace.com
, c'è da sottolineare che esso è allocato su un server virtuale del circuito
http://www.pasadena.net
con sede a Los Angeles e che pertanto tutte le affermazioni provenienti dagli
ideatori del sito circa la validità dei "testamenti on-line" sono
veritiere e corrette, ma solo se riferite ai cittadini della California e per
testamenti da far valere in quella realtà, non certo in Italia.
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Notaio in Palermo
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