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Pubblica amministrazione

CIE: la quinta interrogazione parlamentare

21.01.08

 

Le precedenti interrogazioni:
AC 3-00330 (Vitali)
AC 4-04268 (Zacchera)
AC 4-05003 (Zacchera)
AC 4-05339 (Floresta)

Camera dei deputati
Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01119


Pubblicato il 12 dicembre 2007
Seduta n. 265

STANCA - Ai Ministri dell'interno, per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e per gli affari regionali e le autonomie locali. -

Premesso che:

nell'ampio programma di Governo, a pagina 36, è affermato che "è particolarmente importante il rilancio ed il potenziamento della carta di identità elettronica (CIE)" e in vari documenti dei maggiori partiti della coalizione di maggioranza è indicato che la CIE sarebbe stata distribuita all'incirca a metà della popolazione per la fine del 2007 e a tutta la popolazione entro il 2011;

la CIE, già introdotta con norme nel corso della XIII Legislatura, a conclusione delle prime fasi di diffusione sperimentale - con l'emissione di oltre due milioni di carte - attuate nell'arco della XIV Legislatura, ha mostrato di essere un progetto troppo costoso, sia per lo Stato che per il cittadino, eccessivamente complesso, troppo lento nella sua attuazione, complicato dal punto di vista organizzativo, con l'adozione di tecnologie non adeguate per alcuni aspetti e per altri assolutamente non giustificate, solo per citare alcuni aspetti tra i più critici;

proprio per i motivi sopra indicati fu ritenuta necessaria dal precedente Governo la creazione e la rapida diffusione della Carta nazionale dei servizi (CNS), oltre 15 milioni di esemplari in meno di due anni, in attesa della piena diffusione della CIE, con cui è pienamente compatibile e molto meno costosa, per rendere disponibile uno standard nazionale di autenticazione per l'e-government, creando così le premesse per un impulso alla creazione di servizi online;

esiste un'evidente contraddizione tra le affermazioni di alcuni rappresentanti del Governo che hanno più volte pubblicamente manifestato l'intenzione di promuovere l'utilizzo della CIE e i giudizi negativi espressi dal nuovo Presidente del CNIPA, l'organo tecnico che presiede alla realizzazione delle politiche di e-government, che ha dichiarato al quotidiano "Il Sole-24 ore" dell'8 ottobre 2007: "Non sono per la CIE (...) risponde ad una impostazione sbagliata, perché identifica il supporto tecnico con la finalità (...) viene emessa dal Ministero dell'interno con la sola finalità del riconoscimento e della sicurezza";

nel 2010 è programmata l'entrata in vigore delle norme sulla European Citizen Card (ECC) per le quali l'Unione europea sta lavorando che prevedono gli stessi standard tecnici del passaporto elettronico, oggi incompatibile con la CIE, e che questa circostanza dovrebbe suggerire una revisione tecnica completa della CIE e non un semplice aggiornamento della sua attuale ridondante architettura tecnologica;

l'attuale previsione del costo complessivo della CIE, tutto a carico dei cittadini, supera abbondantemente il miliardo di euro (20 euro a carta per almeno 50 milioni di esemplari);

inoltre, è necessario assicurare la massima trasparenza nell'identificazione dei diversi attori pubblici e privati, e dei loro ruoli per le procedure di approvvigionamento, assicurando la più elevata efficienza attraverso il ricorso al mercato,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo intendano riferire, nel modo più esaustivo possibile, sullo stato di attuazione e dei prevedibili sviluppi del progetto CIE, cosi rilevante per la modernizzazione del Paese;

quale sia lo stato di avanzamento del progetto, quante carte siano state emesse nel corso di questa Legislatura e quali siano le previsioni di distribuzione per i prossimi anni;

se il Governo intenda proseguire nel progetto con o senza la revisione dell'architettura tecnologica della carta, con o senza la revisione del processo di emissione, con o senza il cambiamento delle attuali responsabilità delle amministrazioni centrali e locali coinvolte, con o senza qualsiasi altro significativo cambiamento normativo, tecnico o organizzativo;

quale sia l'orientamento del Governo circa la CNS; in particolare quali siano le azioni intraprese o da intraprendere nel prossimo futuro se l'orientamento è di continuare nel suo impiego, o altrimenti come supplire, nell'attesa di una larga diffusione della CIE, all'adozione di uno standard nazionale di autenticazione per i servizi online;

quali rapporti di fornitura esistano con operatori pubblici o privati, in quali aree e con quali finalità; se e quali bandi di gara siano in corso o in fase di preparazione;

quali e quanti fondi siano disponibili nel bilancio dello Stato per assicurare l'avanzamento del progetto.

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