Le precedenti interrogazioni:
AC 3-00330
(Vitali)
AC 4-04268
(Zacchera)
AC 4-05003 (Zacchera)
AC 4-05339 (Floresta)
Camera dei deputati
Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01119
Pubblicato il 12 dicembre 2007
Seduta n. 265
STANCA - Ai Ministri dell'interno, per le riforme e le innovazioni nella
pubblica amministrazione e per gli affari regionali e le autonomie locali. -
Premesso che:
nell'ampio programma di Governo, a pagina 36, è
affermato che "è particolarmente importante il rilancio ed il
potenziamento della carta di identità elettronica (CIE)" e in vari
documenti dei maggiori partiti della coalizione di maggioranza è indicato che
la CIE sarebbe stata distribuita all'incirca a metà della popolazione per la
fine del 2007 e a tutta la popolazione entro il 2011;
la CIE, già introdotta con norme nel corso
della XIII Legislatura, a conclusione delle prime fasi di diffusione
sperimentale - con l'emissione di oltre due milioni di carte - attuate nell'arco
della XIV Legislatura, ha mostrato di essere un progetto troppo costoso, sia per
lo Stato che per il cittadino, eccessivamente complesso, troppo lento nella sua
attuazione, complicato dal punto di vista organizzativo, con l'adozione di
tecnologie non adeguate per alcuni aspetti e per altri assolutamente non
giustificate, solo per citare alcuni aspetti tra i più critici;
proprio per i motivi sopra indicati fu ritenuta
necessaria dal precedente Governo la creazione e la rapida diffusione della
Carta nazionale dei servizi (CNS), oltre 15 milioni di esemplari in meno di due
anni, in attesa della piena diffusione della CIE, con cui è pienamente
compatibile e molto meno costosa, per rendere disponibile uno standard
nazionale di autenticazione per l'e-government,
creando così le premesse per un impulso alla creazione di servizi online;
esiste un'evidente contraddizione tra le
affermazioni di alcuni rappresentanti del Governo che hanno più volte
pubblicamente manifestato l'intenzione di promuovere l'utilizzo della CIE e i
giudizi negativi espressi dal nuovo Presidente del CNIPA, l'organo tecnico che
presiede alla realizzazione delle politiche di e-government,
che ha dichiarato al quotidiano "Il Sole-24 ore" dell'8 ottobre 2007:
"Non sono per la CIE (...) risponde ad una impostazione sbagliata, perché
identifica il supporto tecnico con la finalità (...) viene emessa dal Ministero
dell'interno con la sola finalità del riconoscimento e della sicurezza";
nel 2010 è programmata l'entrata in vigore
delle norme sulla European Citizen Card (ECC) per le quali l'Unione europea sta
lavorando che prevedono gli stessi standard tecnici
del passaporto elettronico, oggi incompatibile con la CIE, e che questa
circostanza dovrebbe suggerire una revisione tecnica completa della CIE e non un
semplice aggiornamento della sua attuale ridondante architettura tecnologica;
l'attuale previsione del costo complessivo della
CIE, tutto a carico dei cittadini, supera abbondantemente il miliardo di euro
(20 euro a carta per almeno 50 milioni di esemplari);
inoltre, è necessario assicurare la massima
trasparenza nell'identificazione dei diversi attori pubblici e privati, e dei
loro ruoli per le procedure di approvvigionamento, assicurando la più elevata
efficienza attraverso il ricorso al mercato,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo intendano riferire,
nel modo più esaustivo possibile, sullo stato di attuazione e dei prevedibili
sviluppi del progetto CIE, cosi rilevante per la modernizzazione del Paese;
quale sia lo stato di avanzamento del progetto,
quante carte siano state emesse nel corso di questa Legislatura e quali siano le
previsioni di distribuzione per i prossimi anni;
se il Governo intenda proseguire nel progetto
con o senza la revisione dell'architettura tecnologica della carta, con o senza
la revisione del processo di emissione, con o senza il cambiamento delle attuali
responsabilità delle amministrazioni centrali e locali coinvolte, con o senza
qualsiasi altro significativo cambiamento normativo, tecnico o organizzativo;
quale sia l'orientamento del Governo circa la
CNS; in particolare quali siano le azioni intraprese o da intraprendere nel
prossimo futuro se l'orientamento è di continuare nel suo impiego, o altrimenti
come supplire, nell'attesa di una larga diffusione della CIE, all'adozione di
uno standard nazionale di
autenticazione per i servizi online;
quali rapporti di fornitura esistano con
operatori pubblici o privati, in quali aree e con quali finalità; se e quali
bandi di gara siano in corso o in fase di preparazione;
quali e quanti fondi siano disponibili nel
bilancio dello Stato per assicurare l'avanzamento del progetto.
|