Proposta di un programma
nazionale di ricerca sul tema "Freeware"
Sintesi e punti fondamentali
della proposta
di Angelo Raffaele Meo* -
23.11.2000
Sintesi
Si propone di convogliare risorse economiche relativamente modeste su quell'enorme
patrimonio collettivo disponibile su Internet che è il cosiddetto software
"free".
Scopi di un progetto nazionale su quel tema potrebbero essere l'acquisizione
gratuita di programmi di ottima qualità, con riduzione del deficit della
bilancia commerciale di almeno mille miliardi all'anno, l'utilizzazione
nelle scuole di materiale didattico di altissimo livello a costi molto
contenuti, la creazione di nuovi modelli di business per l'industria nazionale
del software, lo sviluppo a basso costo di programmi di alta qualità per la
pubblica amministrazione, la partecipazione a grandi progetti internazionali
rivolti anche alle esigenze dei paesi in via di sviluppo, la coniugazione dei
principi dell'economia con gli ideali della solidarietà.
Introduzione
All'inizio dello scorso anno il
sottoscritto ha presentato al Ministro per l'università e la ricerca
scientifica e tecnologica una bozza per un programma
nazionale di ricerca, o progetto finalizzato, sul tema "Freeware".
Essa viene allegata per completamento di informazione al presente documento.
Si presenta qui un riassunto di quella proposta, che potrebbe eventualmente
essere inquadrata in due programmi nazionali sui temi "Informatica" e
"Telecomunicazioni".
Finalità
Oggetto del progetto è il
"freeware", il software distribuito gratuitamente su Internet. Il
"freeware" comprende il "software free", talora anche
chiamato "open source", che oltre ad essere gratuito è disponibile in
forma sorgente, come sequenza delle istruzioni scritte dal programmatore, e
quindi è aperto a variazioni o modifiche in funzione delle specifiche esigenze
dell'applicazione. È questo un enorme patrimonio di conoscenze, frutto di una
collaborazione spontanea degli istituti di ricerca e dei singoli studiosi di
tutto il mondo, che è rappresentato ormai da oltre mille miliardi di caratteri
scritti. Finalità del progetto è la creazione degli strumenti tecnologici e
organizzativi necessari per la fruizione da parte delle imprese e della pubblica
amministrazione del patrimonio stesso, per il suo arricchimento con contributi
delle strutture pubbliche di ricerca e delle imprese italiane e per la
realizzazione di benefici economici e scientifici per il Paese.
Aree di attività
Importanti organizzazioni
scientifiche si sono attribuite ruoli di razionalizzazione del
"freeware" e coordinamento delle attività di sviluppo relative.
Questo lavoro ha avuto comunque una prevalente caratterizzazione scientifica e
ha avuto finalità industriali.
L'obiettivo centrale del progetto qui proposto è invece rappresentato dalla
sistematizzazione organica, a fini industriali, comprensiva del lavoro di
certificazione e di ampliamento, ove necessario, del materiale disponibile. Il
sogno è fare dell'Italia la capitale mondiale del "freeware". Sette
aree di attività, concettualmente sequenziali ma praticamente interallacciate,
caratterizzeranno il lavoro da svolgere.
Nella prima area si produrrà un inventario
dell'esistente, insieme a una prima grossolana valutazione e classificazione.
Il risultato del lavoro sarà rappresentato da un sito pubblico, o meglio da una
rete di siti pubblici, dotati delle fondamentali funzionalità della sicurezza,
e soprattutto della mutua autenticazione sito-visitatore con certificazione
delle firme, contenente le informazioni di sintesi di ogni frammento
significativo del freeware, insieme ai relativi puntatori in rete. L'informazione
testuale sarà scritta in inglese, italiano, francese e tedesco.
La seconda area di attività avrà
come obiettivi centrali la valutazione e la certificazione dei singoli
prodotti o linee di prodotti da parte di strutture pubbliche di ricerca. La
valutazione sarà effettuata dal duplice punto scientifico-tecnico e
industriale-commerciale, con enfasi sulle implicazioni di progresso scientifico,
sulla rilevanza applicativa, sulla dimensione del bacino d'utenza potenziale.
In questa fase, si procederà separatamente per linee applicative verticali,
selezionate sulla base dei criteri indicati e delle risorse disponibili.
La terza area di lavoro,
strettamente interconnessa con la seconda, sarà finalizzata alla produzione
della documentazione e della manualistica dei singoli moduli software
certificati. Tale documentazione dovrà riguardare sia gli aspetti delle
funzionalità e delle prestazioni offerte dai singoli prodotti, sia quelli dell'operatività
del codice sorgente. In altri termini, si dovrà consentire all'utente non
professionale di utilizzare senza troppe difficoltà il programma applicativo,
come ad esempio il sistema di videoscrittura, e si dovrà mettere il
professionista software nelle condizioni di installare, correggere e modificare
un sistema operativo o un ambiente di sviluppo.
La documentazione tecnica potrà essere prodotta solo in lingua inglese; quella
funzionale dovrà essere scritta almeno in italiano, inglese, francese e
tedesco.
Il risultato di questa terza area di
attività sarà costituito da una serie di "compact disc", uno per
ciascuna linea di prodotti significativa.
La quarta area di attività, la più
complessa e interessante dal punto di vista scientifico, sarà volta a completare
le linee di prodotti disponibili con moduli nuovi, necessari per completare
vere e proprie "suite" di sistemi operativi, strumenti e ambienti di
sviluppo, sistemi per la gestione di basi di dati, ambienti di rete, programmi
applicativi per l'ufficio o, al limite, per la gestione e il controllo di
processi produttivi. Ovviamente, non si potrà coprire tutto l'universo delle
aree applicative attualmente occupate dai molti programmi del mercato, ma si
dovranno operare scelte precise, che tengano conto della rilevanza scientifica,
della dimensione del bacino d'utenza, della fattibilità economica. Così,
pare opportuno orientarsi prevalentemente al mondo del personal computer, in
considerazione della sua dimensione, e alle aree applicative delle reti, dei
"data base", dell'ufficio.
Eccezionalmente i sottosistemi
attuati per l'integrazione di "freeware" esistente e di moduli
nuovi, sviluppati nell'ambito del progetto, potranno prevedere anche un ruolo
per prodotti disponibili sul mercato purché di basso costo per l'utenza e a
condizione che i produttori coinvolti accettino l'integrazione del loro
software nei nuovi strumenti.
Questa quarta area di attività
dovrà essere svolta nel quadro dei grandi progetti internazionali del settore.
Ciò risponde al dovere morale di portare un contributo come sistema paese a
quell'enorme patrimonio di conoscenze a cui si intende attingere. Anche il
prof. Stallman, il ben noto fondatore della Free Software Foundation, ha
manifestato spontaneamente il suo desiderio di collaborare al progetto italiano.
Tra le aree più importanti in cui intervenire ci sono il G.N.U., il sistema
operativo "UNIX-like" del mondo free, e il progetto messicano GNOME,
finalizzato allo sviluppo di una "suite" di prodotti per l'ufficio.
Una quinta area di attività sarà
rivolta alla costruzione di una linea di moduli per la scuola.
Giustamente il Forum ha posto l'accento
sul problema dell'alfabetizzazione informatica. Tuttavia, a mio giudizio, l'alfabetizzazione
non deve essere interpretata nel solo senso di insegnare l'uso del computer e
degli applicativi per l'ufficio, ma deve comprendere l'insegnamento della
programmazione e di strumenti non grafici per l'uso del calcolatore. L'industria
dell'informazione ha un'unica materia prima, la cultura tecnico-scientifica
nel settore, e questa cultura si acquisisce prevalentemente sui banchi di
scuola, il più presto possibile.
Nell'ambito di questo capitolo del
progetto si dovrà sviluppare una "suite" di prodotti per la scuola,
fisicamente costituiti da "floppy disk" o CD-ROM, contenenti programmi
e documentazione didattica. Essi dovranno essere ritagliati in funzione del
livello della scuola e dello hardware disponibile. Con il software libero, a
differenza di quanto avviene per il software proprietario, sarà possibile
utilizzare nelle scuole milioni di calcolatori, dismessi dalle aziende o dalle
pubbliche amministrazioni perché obsoleti, senza alcun condizionamento del
livello didattico.
Una sesta area di attività sarà
dedicata allo sviluppo di programmi per la pubblica amministrazione.
Ritengo che molte gare della
pubblica amministrazione siano illegali, perché ritagliate in funzione del
prodotto X del produttore Y (spesso esplicitamente indicato nel bando). Ciò
comporta spese inutili, il peggioramento della bilancia commerciale e la perdita
di opportunità per le poche industrie nazionali del settore.
Nell'ambito di questo capitolo si potranno sviluppare prodotti nuovi per il
mercato internazionale, come ad esempio, ambienti di cooperazione in rete e
specifici applicativi per le singole amministrazioni.
I prodotti per la P.A. devono essere liberi, per ragioni di trasparenza. Come
verificare, altrimenti, che all'interno non si nascondano trappole per
catturare dati personali e farne traffico illegale?
Infine, una settima area di
attività riguarderà la collaborazione con i paesi in via di sviluppo.
Un capitolo del bilancio potrà essere dedicato alla creazione di una rete per
la distribuzione di software libero verso i paesi del terzo mondo e per l'instaurazione
di rapporti di collaborazione e formazione con questi.
Non si intendono ricercare solo utili di immagine, ma anche benefici reali sia
sul breve sia sul lungo periodo.
Benefici attesi
Almeno quattro ordini di benefici
potranno essere ottenuti con il progetto. In primo luogo, si potrà realizzare
una significativa riduzione dell'attuale forte squilibrio della bilancia
commerciale in materia di software, dell'ordine di almeno mille miliardi all'anno.
In secondo luogo, sarà possibile
determinare la nascita di nuovi modelli di business; dalla vendita di software
free, all'offerta di servizi, dallo sviluppo di applicativi basati su software
free al software proprietario.
In terzo luogo, si potrà migliorare
la qualità e la produttività dei servizi, ad esempio, nella Pubblica
Amministrazione.
Infine, il progetto favorirà lo
sviluppo di una cultura informatica avanzata nelle nuove generazioni, ad
esempio, introducendo ed utilizzando nelle scuole di ogni ordine e grado
software liberamente ispezionabile e modificabile dagli studenti. Una decisione
in tal senso è stata presa, nel dicembre 1998, dal Governo del Messico ed è
allo studio in diversi altri Paesi.
* Politecnico di
Torino
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