Hacker e virus:
arrivano gli "agenti" del Web?
di Tale Digi - 18.05.2000
Mentre ministri e poliziotti discutono a Parigi
sui crimini del Web, e mentre in Italia circola e poi scompare la notizia di
strane intrusioni nei siti ministeriali, arriva questa lettera:
Caro Direttore,
secondo indiscrezioni raccolte in ambienti parlamentari, il Governo, recependo
alcuni suggerimenti provenienti da autorevoli esponenti di Authorities
nazionali, starebbe per presentare un DDL sull'"antivirus di stato".
Il DDL sarebbe informato ai seguenti principi:
- ogni comunicazione in e-mail deve passare per uno snodo ipertecnologico
pubblico (gestito congiuntamente da AIPA, INTERNI, DIFESA, ESTERI e con la
partecipazione straordinaria del Ministero della Sanità);
- ogni tentativo di diffusione di virus e worm sarà punito con la reclusione
fino a 10 anni; sconti di pena in caso di colpa lieve;
- le Società iscritte all'albo di Stato per la firma digitale avranno un ruolo
prioritario nella definizione dei nuovi standard di sicurezza;
- verrà istituito un numero verde per denunciare i sospetti;
- Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza istituiranno Nuclei speciali che
pattuglieranno INTERNET giorno e notte.
Potete verificare?
mario montella
La notizia è vecchia, ma la
questione è ancora attuale e in questi giorni se ne discute nella riunione del
G8 a Parigi. Il progetto, attualmente fermo in Italia per i motivi che vedremo
tra un attimo, di fatto è un'estensione europea di Echelon e prevede una
sorveglianza continua del Web affidata ad "agenti" software (in una
versione appositamente studiata dallo staff di Negroponte al MIT). La gestazione
del progetto è stata molto laboriosa, perché ogni forza di polizia voleva un
proprio server - secondo lo schema delle sale operative, con conseguente
dispersione degli sforzi e il rischio di interventi multipli. Dopo lunghe
discussioni e - pare - dopo un intervento discreto ma deciso della CIA, è
prevalsa la soluzione del mega-server. Si tratterebbe di un supercomputer IBM
gestito congiuntamente dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri, dalla Guardia di
Finanza, dalla Polizia forestale, dalla Polizia penitenziaria, dalla Polizia
veterinaria e dalle Polizie municipali dei quasi 9000 Comuni italiani.
Naturalmente la macchina sarebbe collegata con i server messi in piedi dagli
altri paesi europei, il tutto sotto la supervisione americana.
Come funzionerà, in pratica, il
sistema? Le simulazioni condotte dall'AIPA prevedono che quando un agente
scopre, attraverso un algoritmo di tipo euristico, una qualsiasi condotta
illegale da parte di un utente del Web, invia il file sospetto al server
operativo unificato, che analizza il codice. Se il sospetto è confermato, fa
partire un applet che si palesa sul browser o che arriva come messaggio
di posta elettronica.
La comunicazione dovrebbe risultare più o meno così:
Centro Unificato Telematico Interforze
La S.V. è invitata a presentarsi entro due ore presso il più vicino
Commissariato della Polizia di Stato o Stazione dei Carabinieri. In caso di
inosservanza del presente precetto si procederà all'immediato sequestro
dell'intero sistema informatico, compreso il tappetino del mouse. |
Il disegno di legge si è fermato e
l'avvio del sistema è stato rinviato a causa di un cavillo del Garante per la
protezione dei dati personali, che in una nota riservata ha osservato che:
a) il trattamento dei dati personali che viene operato dal Centro Unificato
Telematico Interforze è legittimo, se il Parlamento approva la legge, e quindi
non richiede il consenso degli interessati (art.
12, comma 1, lettera a) della legge 675/96)
b) è necessario tuttavia inviare a tutti gli interessati l'informativa di cui
all'art. 10;
c) tale informativa può essere validamente inviata per e-mail;
d) questo invio per e-mail costituisce senza dubbio una manifestazione di mail
spamming;
e) il mail spamming dovrà essere disciplinato da un decreto legislativo,
previsto dalla legge 676/96,
art. 1, comma 1, n. 6 lettera n);
f) in attesa di tale decreto legislativo (per il quale, fra l'altro, è scaduta
la delega), le varie Autorità coinvolte non possono iniziare il servizio... |